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L’AVVERSARIO DI TURNO. La Vibonese Bianchi mai vincenti a Vibo. Occasione per sfatare un tabù. Il tecnico Ammirata: “Il Savoia è la squadra più forte. Per batterli bisognerebbe legarli!”

L'AVVERSARIO DI TURNO. La Vibonese

14-03-2014 – La ventisettesima giornata è alle porte. Il calendario offre un’altra trasferta in Calabria dopo il pari contro l’HinterReggio di due settimane fa. Stavolta l’AVVERSARIO DI TURNO è la Vibonese protagonista di un campionato dai due volti. Un inizio disastroso, una seconda parte caratterizzata da un nuovo corso, con Ammirata in panchina al posto di Soda e molti innesti nel mercato di fine anno. Scopriamo chi si frapporrà a Scarpa e compagni sulla strada della promozione in Lega Pro.

I NUMERI – Ventisei punti in graduatoria, quattordicesimo posto, cinque i punti dall’Orlandina attuale prima squadra a godere della salvezza diretta. In casa la Vibonese ha ottenuto appena due vittorie a quattro pari su dodici incontri. Nove i gol fatti, ben diciassette quelli subiti.  Uno score complessivo da compagine di bassa classifica. A meno di clamorose rimonte la salvezza della compagne di patron Caffo si deciderà negli spareggi post season.  Bisogna però considerare che nelle prime nove giornate del girone di ritorno gli uomini guidati da Ammirata hanno ottenuto ben cinque successi e due pari. La sconfitta più sonante domenica scorsa a Cava (3-0). 

I PRECEDENTI (A cura di Giuseppe Lucibelli) – Domenica prossima andrà in scena la sedicesima sfida con la Vibonese. La storia racconta che la prima volta fu il 21 ottobre 1951 alla seconda giornata del Campionato di Promozione Lega Interregionale Sud, Girone M. L’U.S. Torrese del tandem Salvatore Izzo-Antonio Carotenuto, alla guida di una società con gravi difficoltà economiche, si reca a Vibo Valentia. Allenatore è Ruggero Zanolla che a Vibo giocherà anche l’unica partita della stagione. Un calcio di rigore trasformato dall’ala sinistra Rodirosso, il raddoppio del centravanti Villari e il tris finale della mezz’ala D’Andrea confezionano il secco 3-0 a favore dei calabresi. Savoia e Vibonese si ritrovano dopo circa 30 anni. Nel Campionato Interregionale Girone I, edizione 1982-‘83. All’ottava giornata, è il 7 novembre 1982, i bianchi rendono visita ai calabresi. Un gol di Grillo (61’) regala la seconda sconfitta stagionale in Calabria.  Per due stagioni le squadre sono inserite in gironi diversi, poi si affrontano in tre campionati consecutivi (sempre Interregionale).

Il 2 marzo 1986, alla ventitreesima giornata, Dante Portelli, che aveva subito l’onta dell’esonero prima di essere richiamato dopo il breve interregno di Giancarlo Ridolfi (tre giornate), si presenta a Vibo forte di 5 risultati utili consecutivi. Tirrito illude il Savoia con un gol lampo (4’). Grillo (49’) e il rosso Laganà (64’) ribaltano il risultato. Nella stagione successiva, arriva il primo punto conquistato a Vibo Valentia dai bianchi di Torre Annunziata. Venticinquesima giornata, 15 marzo 1987. Finisce 0-0. A fine stagione la Vibonese si salva per un punto, il Savoia conclude al sesto posto. La sfida con la Vibonese cade ugualmente nel mese di marzo, nella stagione 1987-‘88. Siamo sempre alla 25.a giornata, 20 marzo 1988. Sulla panchina del Savoia tre cambi. Aveva iniziato Antonio Petrone, dopo due pareggi era arrivato Ciro Scognamiglio. All’ottava finalmente l’allenatore definitivo che porterà i bianchi fino alla fine del campionato al sesto posto: il “maresciallo” Peppino Cresci. In Calabria strappa un prezioso pareggio (2-2) grazie ad una bella e fulminea doppietta di Angelo Lubrano (78’ e 79’). Passano quindici anni prima che campani e calabresi si ritrovano in campo, nella nuova serie D. Stagione 2002-‘03. Il Savoia ritorna nel massimo campionato dilettantistico nazionale dopo un periodo buio, prima il fallimento, poi la ripartenza con il titolo dell’Internapoli, grazie al presidente Dario Pasquariello. Alberto Urban viene esonerato proprio nella settimana che precede la trasferta a Vibo, con i bianchi al 5° posto. Arriva Cucchi che va ad impattare con un nulla di fatto (0-0), grazie soprattutto alle prodigiose parate del portiere Vitiello. Siamo alla quindicesima giornata del girone di andata, il 15 dicembre  2002.

Uno stop di altri 10 anni ed ecco la sfida dell’anno scorso. Alla IV giornata la Vibonese di Soda stende un Savoia lanciato sulle ali dell’entusiasmo del ritorno in serie D. Pasquale Vitter giunge in Calabria a punteggio pieno. E’ il 23 settembre 2012. Un gol ad inizio gara di Saturno (7’) ed uno sul finire di Marasco (47’) confezionano la prima sconfitta stagionale, che incredibilmente inizia a far scricchiolare la panchina torrese. In conclusione per i bianchi è una sfida-tabù. Il Savoia non ha mai vinto a Vibo Valentia. Solo tre pareggi e quattro sconfitte. Mister Feola ed i suoi ragazzi devono compiere anche questa impresa, cancellare lo zero nella casella delle vittorie in casa della Vibonese e compiere un altro importante passo verso la meta prefissata.

L’AVVERSARIOAlfonso Ammirata, sessantatre anni, palermitano, una vita in serie C, ha lontani trascorsi campani a Castellammare di Stabia e Marcianise. Scende a Vibo Valentia nel 2012 chiamato dal presidente Caffo per tentare il miracolo della permanenza in LegaPro: non ci riesce ma lascia di sé un ottimo ricordo, tanto da essere richiamato nella città ionica a novembre dello scorso anno per sostituire Soda  e provare  l’impossibile: salvare una squadra ultimissima, con soli tre punti e mai vincente nei dieci incontri disputati.

Mister, ci descriva la sua Vibonese, diametralmente trasformata da quando è ai suoi ordini.

“Con il mercato invernale abbiamo sostanzialmente cambiato fisionomia, ci siamo attrezzati al meglio per provare a cambiare l’inerzia del torneo. Abbiamo disputato un ottimo girone di ritorno anche se in pochi se ne accorgono dal momento che continuiamo a restare nelle retrovie. Tuttavia, se il mese di marzo si chiudesse in bellezza, potremmo anche pensare alla salvezza diretta. E questo sì, che sarebbe un miracolo”.

Domenica vi tocca  la capolista.

Li leghiamo tutti e vinciamo la partita! Scherzi a parte, il Savoia è squadra di grande qualità, tecnicamente di livello superiore e senza punti deboli. Un brutto cliente”.

Come l’affronterete?

Bisogna assolutamente evitare l’uno contro uno e fare in modo di frenarne le ripartenze. Se poi daremo anche il meglio di noi stessi, un risultato positivo è alla portata”.

Un piccolo vantaggio può essere rappresentato dall’ennesima assenza della tifoseria torrese.

“In genere, sono contrario a queste misure anche perché non è possibile che per pochi facinorosi debba pagare il grosso dei tifosi. L’impianto generale dei divieti di trasferta va certamente rivisto”.

Il Savoia è a più undici sull’Akragas. Ha già vinto il campionato?

“Ho il massimo rispetto per tutti e dico che bisogna attendere la certezza matematica per esprimersi. E’ chiaro, però, che solo il Savoia  può perdere il campionato”.

Ci fornisca un parere sulle due battistrada.

 “Il Savoia è la squadra più forte. L’ha dimostrato sul campo. L’Akragas gioca un buon calcio ma la differenza la fanno i numeri che sono tutti a favore dei bianchi. Diciamo che i siciliani sono l’unica squadra che ha dato fastidio alla capolista”.

(Matteo Potenzieri)





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