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‘C’ SIAMO. Savoia con un piede e mezzo in Lega Pro I bianchi impongono la legge del Giraud. Battuto il Noto grazie alle reti di Longo (2) e Tiscione. Stop Akragas, la capolista scappa a +11

‘C’ SIAMO. Savoia con un piede e mezzo in Lega Pro

09-03-2014 – La LEGGE DEL GIRAUD colpisce ancora! Tredicesima vittoria interna consecutiva per un Savoia da record. Solo la Juve in tutta Europa ha fatto meglio con 14 successi tra le mura amiche. Ma non solo. Dei nove gironi di D è proprio quello della squadra di Feola ad avere il massimo divario tra la prima e la seconda. 11 punti di vantaggio: 64 a 53 con otto giornate da giocare (7 reali per i bianchi considerando lo 0-3 a tavolino contro il radiato Ragusa). Non c’è che dire, questo Savoia non finisce mai di stupire. La tranquillità con la quale ha superato il Noto per 3-1, nonostante cinque assenze di peso e l’attacco orfano contemporaneamente di Meloni e Del Sorbo, è segno evidente che questa squadra oramai non ha più rivali. E’ conto alla rovescia per il ritorno in grande stile tra i professionisti.

LA PARTITAFeola recupera in extremis Gargiulo colpito da febbre venerdì sera. Fabio Longo svolge l’inedito ruolo di punta centrale, alle sue spalle Carotenuto. In difesa Panariello si conferma prima scelta per sostituire l’infortunato Viglietti. In casa Noto, Betta schiera un muro davanti alla porta di Ferla, un 5-3-2 che la dice lunga sulle intenzioni dei granata. A sorpresa gioca dal primo minuto l’ex Manfrellotti che quest’anno aveva punito i bianchi in Coppa Italia a Pomigliano (un rigore procurato ed un gol nel 2-1 per i vesuviani).

UN DIESEL NEL MOTOREIl Savoia sa anche aspettare. Inutile accelerare subito e rischiare una ripartenza avversaria. Nella prima fase i bianchi lavorano ai ‘fianchi’ l’avversario, lo studiano, trovano i punti deboli. La partenza è quella di un motore diesel che al momento giusto metterà il turbo. Siamo al 4’: Gargiulo serve Petricciuolo, cross perfetto in area, arriva  di gran carriera Longo che di testa chiama Ferla al primo intervento. Sette minuti dopo l‘azione si ripete. E’ ancora il numero 2 a servire la punta di giornata che, tutto sola, di testa non inquadra incredibilmente lo specchio della porta. Al 13’ risponde il Noto. E’ Manfrellotti a rendersi pericoloso dagli sviluppi di un angolo, la sfera termina di poco fuori alla sinistra del portiere di casa. 24’ arriva il vantaggio. Gran giocata di Scarpa che serve Carotenuto, il numero 11 verticalizza perl’accorrente Longo: stop, palla a terra e gran diagonale che termina in fondo alla rete. Ferla è battuto, azione da manuale del calcio: è l’1-0. Al Giraud comincia la festa.  La prima frazione arriverà a conclusione senza ulteriori emozioni.

LA CAPOLSITA SCAPPA – Il Savoia sa che è meglio non correre rischi, così nei secondi 45 minuti schiaccia il piede sul’acceleratore e chiude subito il match. Minuto 59. Terracciano lancia Tiscione, assist in area per Longo che in tuffo di testa gonfia la rete. Ormai c’è solo il Savoia in campo, i netini non sanno reagire, le maglie bianche sbucano dappertutto. Al 65’ arriva il momento di gloria anche per Pippo Tiscione che segna con un gran tiro di destro che si insacca nell’angolino basso dove Ferla non può proprio arrivare. Il 3-0 è servito. Chapeau alla capolista.

DISTRAZIONE MAIELLARO – Il tris mette in ghiaccio il risultato così può capitare un piccolo calo di tensione. A farne le spese è Maiellaro che si complica la vita tentando un dribbling su Mandarano. Errore fatale, il numero 10 gli ruba la palla e segna il gol della bandiera (67’). Il Giraud perdona ed applaude il proprio numero uno.

SCARPA L’ULTRA’ – C’è un momento della partita che la dice lunga sull’entusiasmo dilagante che ha ormai contagiato tutti. A risultato acquisito dalla Curva si alza un coro contro i rivali della Nocerina. In mezzo al campo capitan Scarpa salta con gli ultras. E’ il flash più significativo dell’incontro. Sarà poi festa grande. ‘La capolista se ne va’ ed il ‘bianchi alè’ gonfiano il petto del pubblico d’orgoglio e di forza.

Questo Savoia gioca, diverte e vince. La sensazione è che nessuno possa fermare la marcia trionfale verso la Lega Pro.

(Giovanni Caracciolo)





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