01-03-2014 – Marco Guida orgoglio di Torre Annunziata. Il fischietto torrese è sempre più un ‘punto d’onore’ per la nostra comunità. Il calcio sta davvero rappresentando un volàno importante per il rilancio d’immagine della città. Savoia, Ciro Immobile (freschissimo della convocazione nella Nazionale ‘A’ di Cesare Prandelli) e Marco Guida: tre eccellenze di pura torresità. Mentre i bianchi stanno conquistando, con pieno merito, la Lega Pro, il nostro Marco è stato chiamato a dirigere l’incontro più importante del week end: MILAN-JUVENTUS, la ‘classica’ del calcio italiano, tra le due squadre più blasonate del Paese con il maggior numero di scudetti vinti.
IL PREDESTINATO – Marco Guida è un predestinato. Ha esordito all’età di 15 anni, il 20 dicembre 1996. Nella stagione 2002/2003 la ‘prima’ in serie D. Nel 2006 è stato promosso in CAN ‘C’ e nel 2009/2010 nella CAN ‘A e B’ (che poi si è divisa). L’esordio in cadetteria il 21 agosto 2009 con Albinoleffe-Vicenza (2-2). Ma il grande momento arriva il 31 gennaio 2010 con la prima direzione di gara in serie A: CHIEVO-BOLOGNA. Nel giugno 2011 riceve il premio ‘Giorgio Bernardi’ quale MIGLIOR ESORDIENTE IN A e dal primo gennaio 2014 è INTERNAZIONALE. Davvero una carriera impressionante che fa di Marco Guida un arbitro dal grande futuro.
LA FORZA DELL’UMILTA’ – All’indomani dell’importante designazione del ‘Meazza’ abbiamo deciso di ascoltare il suo ‘massaggiatore’ personale. Stiamo parlando di Andrea Vecchione che da oltre cinquant’anni ‘cura’ i muscoli di tantissimi atleti. Una vita nel calcio, nel Savoia, per un uomo schivo e modesto del quale non si può che parlar bene.
Andrea massaggia Guida da più di 10 anni. Sembra proprio che Marco si fidi solo delle ‘mani magiche’ di Vecchione.
“Marco è un ragazzo eccezionale. Al di la della sua bravura come arbitro, è un ottimo ragazzo. Le sue doti principali sono l’umiltà e l’intelligenza. Non si è assolutamente montato la testa, conservando l’educazione ed il rispetto nei confronti degli altri”.
Andrea ci racconta un aneddoto che, guarda caso, ha preceduto di un giorno la designazione del match di Milano.
“Marco è venuto al Giraud mercoledì. Discutendo con lui gli ho detto che arriverà lontano perché riesce a trasmettere serenità ai giocatori in campo senza mai eccedere. Questa caratteristica è di pochi. Domani sera si troverà di fronte tanti campioni ma sono certo che se la caverà alla grande rimanendo se stesso”.
CHE EMOZIONE – Vecchione di una cosa è certo.
“Domenica sera guarderò solo lui. Non mi interessano i giocatori, per me il migliore dovrà essere Marco Guida da Torre Annunziata”.
Cosa proverà quando lo vedrà in campo?
“Non mi vergogno a dire che mi commuoverò, di sicuro mi uscirà qualche lacrima (Andrea già si emoziona solo a parlarne ndr). Ho visto crescere questo ragazzo (ha cominciato a massaggiare Marco nel 2002 ndr) ed oggi ritrovarmelo ad arbitrare una partita così importante mi inorgoglisce e mi dà sensazioni forti”.
SAVOIA NEL CUORE – Marco quando può corre al Giraud per vedere il ‘suo’ Savoia. Lo segue da sempre e non ha mai fatto mancare la sua presenza allo stadio.
“Lui è molto legato alla città. Non appena può viene al Giraud per allenarsi, per intrattenersi con noi, per vedere qualche allenamento del Savoia. La domenica, quando gli impegni glielo consentono, compra il biglietto e viene a vedere la partita dei bianchi come un vero tifoso”.
IL SINDACO – Un ultimo commento su Guida ce lo concede il sindaco Giosuè Starita.
“La designazione della partita di Milano è un bella notizia per la città e per lo stesso Guida. E’ il riconoscimento di tanti sacrifici fatti, un gran merito per il suo operato”.
Il primo cittadino amplia il senso del discorso.
“Vedere un nostro concittadino esibirsi in un palcoscenico così importante, sotto gli occhi di media e spettatori, è motivo di grande soddisfazione per la nostra comunità che evidenzia come nella nostra città, seppur tra mille difficoltà, ci siano energie positive e valori di forte impatto”.
(Giovanni Caracciolo)