28-02-2014 – Terz’ultima trasferta stagionale in Calabria per il Savoia (mancano ancora Vibo Valentia e Montalto). Nel nostro appuntamento settimanale dedicato all’AVVERSARIO DI TURNO scopriamo l’HinterReggio, seconda squadra di Reggio Calabria, nata otto anni fa ma che è riuscita già a vivere l’emozione di un campionato in Lega Pro. Con il Savoia sembra una sorta di passaggio del ‘testimone’ per il ritorno tra i professionisti. I reggini stanno vivendo una stagione senza particolari ambizioni, il loro obiettivo resta quello di sviluppare il settore giovanile, grazie al centro sportivo di loro proprietà davvero all’avanguardia.
I NUMERI – 32 punti (sconta un punto di penalizzazione) esattamente a metà classifica, l’HinterReggio è distante 6 punti dai play-off, otto sopra la zona pericolo. 9 le vittorie, altrettante sconfitte, sei i pareggi. Perfetta parità tra gol realizzati e subiti: 25 (neanche la metà di quelli del Savoia che è andato in gol per ben 60 volte!). In ‘casa’ i calabresi hanno vinto in sei occasioni, due i pareggi, tre le sconfitte. La compagine dello Stretto è reduce dall’importante vittoria di Sarno contro la Cavese, un 2-4 che ne ha, decisamente, rilanciato le quotazioni. Il cannoniere della squadra è Aliperta con 7 reti.
I PRECEDENTI (A cura di Giuseppe Lucibelli) – Il Savoia affronta la seconda squadra reggina per la prima volta nel campionato di serie D edizione 2008-09. L’HinterReggio nasce nell’estate 2006 dalle ceneri della Polisportiva Scillese, club retrocesso dalla serie D in Eccellenza. Nasce l’A.C. HinterReggio poi diventata A.S.D. che, della vecchia società mantiene solo i colori sociali: il biancazzurro. Nella stagione 2007-08 conquista il grande salto in Serie D vincendo il campionato di Eccellenza e conquistando la Coppa Italia dilettanti Nazionale. Il calendario fissa l’appuntamento alla settima giornata. Il 12 ottobre 2008 il Savoia si reca a ‘Bocale’ dopo aver riposato e con una classifica non esaltante, frutto di 2 sconfitte, 2 pareggi e una sola vittoria. Mister Mauro Agovino schiera la seguente formazione: Capasso, Vicedomini, Esposito, Papasidero, Gisonna, Perna (52’ Marino), Trovato, Nicoletti, Cappabianca (66’ Barone), Pinto, Marzullo. La partita finisce in parità, senza reti (0-0) ed in inferiorità numerica per l’espulsione di Antonio Trovato. Stesso risultato anche nella gara di ritorno, a Torre Annunziata, il 22 febbraio 2009. Nella stagione agonistica 2011-12 l’HinterReggio compie il grande salto tra i Professionisti. Purtroppo il primo anno tra i Pro non si conclude nel migliore dei modi e dopo un rocambolesco play-out con il Gavorrano la formazione reggina ritorna in serie D. Per la seconda volta, quindi, le due squadre si incrociano. L’equilibrio si è spezzato nel girone d’andata. All’ottava giornata, un gol di Del Sorbo ha regalato a mister Feola e ai tifosi biancoscudati la prima vittoria sull’HinterReggio (1-0). Domenica quarta sfida con i biancoazzurri, il Savoia dei record non può fermarsi nel mirino c’è il 12° risultato utile consecutivo e l’obiettivo di non diminuire il vantaggio sulla immediata inseguitrice.
L’ALLENATORE – Ex allenatore della Primavera della Reggina, Francesco Ferraro dopo le parentesi più o meno fortunate di Acri e Roccella approda all’HinterReggio dove ancora brucia la retrocessione dalla Seconda Divisione della scorsa stagione. Una laurea in Economia e Commercio chiusa nel cassetto, l’allenatore di Polistena ha preferito le tattiche sulla lavagna ai registri contabili.
Il suo HinterReggio all’andata destò un’ottima impressione non confermata poi nel prosieguo di torneo. Cosa è successo?
“Non siamo riusciti a mantenere una costanza nelle prestazioni anche se bisogna dire che le gare con il Savoia fanno testo a parte. Giocare contro la capolista offre sempre motivi per dare il massimo e quella, senza dubbio, fu davvero una ottima prova nonostante la sconfitta. Noi generalmente tendiamo a fare un buon calcio ed in più occasioni ci siamo anche riusciti. Da questo punto di vista direi proprio che la classifica non rispecchia il nostro valore”.
In effetti il cammino della sua squadra è alquanto discontinuo.
“Non dobbiamo dimenticare che nel mese di dicembre abbiamo subìto una crisi societaria che stava addirittura per compromettere la stessa partecipazione al torneo. Fortunatamente, tutto si è ricomposto e molti degli stessi atleti in lista di svincolo si sono riaggregati. Tuttavia, se in un club non c’è serenità non ci può essere continuità. Ecco spiegati i nostri risultati altalenanti”.
Al Giraud propose un coraggioso 4-3-2-1. Gioca abitualmente così?
“Preferisco il 4-3-3 tuttavia, non essendo sufficientemente coperto in tutti i ruoli, talvolta devo adattarmi alle esigenze mie e dell’avversario”.
Ha individuato in genere e nei ragazzi da lei allenati qualche potenziale talento?
“Abbiamo buoni under ma nella maggior parte dei casi noto che mancano della fondamentale esperienza di un settore giovanile che, a mio avviso, insegna moltissimo e li aiuta a crescere anche in fatto di tecnica individuale. Degli under che militano in serie D apprezzo la maggiore prontezza e l’aspetto temperamentale ma per poter sfondare serve di più”.
Tra Reggio Calabria e l’HinterReggio non c’è molto feeling. ‘Colpa’ della Reggina?
“Purtroppo la città ignora l’HinterReggio. Pensi che la struttura sulla quale giochiamo e per la quale la società curava la manutenzione, è condivisa con altre realtà minori con il risultato che adesso giochiamo in uno stadio pressoché abbandonato e su un terreno di gioco in pessime condizioni. Senza dimenticare che in settimana ci alleniamo su un campo in erba sintetica con tutte le conseguenze che ne derivano”.
Ne discende dunque che sia voi che il Savoia vi dovrete adattare alla men peggio?
“Certamente. Il Comunale Ravagnese non è un campo indicato per chi vuole giocare al calcio. Trovandoci nelle stesse condizioni del Savoia, speriamo che i bianchi abbiano maggiori difficoltà, non si sa mai”.
(Matteo Potenzieri)