23-02-2014 – Sala stampa particolarmente affollata. La capolista fa sempre più notizia e la curiosità aumenta. Gli stessi calciatori dell’Orlandina, dall’esterno osservano sorpresi così tanti addetti ai lavori. Anche questo è il Savoia.
IL MEA CULPA DI MELONI – Tutti si attendono mister Feola, invece il responsabile comunicazione accompagna in sala stampa Giuseppe Meloni (nella foto) protagonista di un episodio che non è piaciuto alla curva.
Le scuse sono sentite e sincere.
“Ho sbagliato. Sono stati attimi di poca lucidità. Dopo aver sciupato un’ottima occasione, sono stato sostituito. In quel momento, preso dal nervosismo, mi sono tolto la maglia e son corso verso gli spogliatoi. E’ stato un gesto di pura tensione. Già mi sono chiarito con il mister ed i compagni. Chiedo scusa a loro, alla società ma in primis ai tifosi. Quel gesto non era assolutamente voluto”.
LA COMRPENSIONE DI FEOLA – Mentre il bomber sta per concludere il suo intervento arriva Vincenzo Feola.
L’allenatore come un buon padre di famiglia difende il suo atleta.
“Peppe non sta al 100% e sta trovando qualche difficoltà di troppo. Per noi è preziosissimo e sarà fondamentale per il resto della stagione. L’episodio di oggi è già alla spalle. Ha sbagliato, lo ha ammesso ed ha chiesto scusa. La questione è chiusa. Certo, mi dovrà offrire i dolci (sorride ndr) e pagare una multa alla società ma il giocatore non si discute”.
A proposito dei fischi dopo la sostituzione di Meloni, il tecnico ha sentito quelli indirizzati a lui.
“Dalla tribuna qualcuno ha fischiato la mia decisione. Mi assumo la responsabilità delle mie scelte e vado avanti. Rispetto tutti ma le decisioni vanno prese ed io ritengo di averlo fatto con le giuste motivazioni”.
L’ANALISI – Subito dopo l’allenatore passa alla disamina della partita.
“L’Orlandina ha giocato con disinvoltura. Sapevo che avremmo potuto trovare qualche difficoltà, ecco perchè sabato avevo chiesto di non abbassare la guardia. Inconsciamente quando si giocano queste partite ci si potrebbe rilassare. Noi non possiamo permettercelo. Dopo un primo tempo che non mi è piaciuto, negli spogliatoi ho strigliato duramente i ragazzi e nella ripresa avete visto un Savoia con la giusta cattiveria e determinazione”.
Domenica prossima i bianchi saranno ospiti dell’Hinterreggio che oggi ha battuto la Cavese sul neutro di Sarno. Per Feola è la conferma di quando va dicendo da inizio stagione.
“Che vi avevo detto? Chiunque ci affronta consuma così tante energie fisiche e mentali che per riprendersi ci mette tempo. La Cavese ha dato tutto contro di noi ed oggi si è fatta superare dall’Hinterreggio”.
Dopo le belle parole per Meloni, l’allenatore ha anche un bel pensiero per il capitano.
“Complimenti a Scarpa che ha fatto tirare il rigore a Tiscione. Questo è segno di un gruppo forte ed unito nel quale ognuno gioca per i compagni e non per se stesso”.
SCARPA A QUOTA 17 – Per il cannoniere del raggruppamento ‘I’ oggi è arrivato il gol numero 17. Scarpa scherza fuori dall’ufficialità dell’intervista ed ammette che quel numero gli porta fortuna.
Poi si passa alle domande in sala stampa. La prima è relativa al rigore.
“Per me era netto. Ero solo davanti alla porta e sono stato atterrato. Sul secondo rigore ho ceduto volentieri il tiro a Pippo perché in questo campionato è lui il giocatore che se n’è procurati più di tutti e meritava questo mio gesto”.
Scarpa è onesto quando ammette.
“Non abbiamo giocato una bella partita, abbiamo tirato poco in porta. Merito dell’Orlandina che non ci ha concesso la profondità. Bravo Del Sorbo a chiudere il match in pochi minuti”.
DOPPIO DEL SORBO – Il bomber è felicissimo. Mentre attende il suo turno ‘punzecchia’ Scarpa che è pronto a parlare, sinonimo di un clima sereno e di grande intesa nello spogliatoio.
“Dedico i due gol a mia moglie Rita che è in attesa del nostro primo bambino. Sono contento di aver segnato la doppietta che mi ha consentito di tagliare il traguardo dei 100 gol in carriera. Adesso punto la doppia cifra col Savoia (con la doppietta di oggi l’attaccante è a quota 8 marcature ndr) sperando di festeggiare la promozione con i miei gol”.
Siamo a -9 del traguardo.
“Ora davvero mancano nove finali, a cominciare da domenica su un campo difficile. Nessuno ci regala niente, già sappiamo che troveremo un Hinterreggio che vorrà fare bella figura contro di noi ma sappiamo come comportarci”.
L’AVVERSARIO – E’ il neo tecnico Galfano ad esprimere il pensiero in casa Orlandina.
“Quando si eredita una squadra due giorni prima di una sfida così importante credo non si possa fare di più. Ho chiesto ai ragazzi di dare il massimo per non subire un’imbarcata”.
Nonostante la sconfitta Galfano vede il bicchiere mezzo pieno.
“Conosco il Savoia ed il merito dei miei ragazzi è stato quello di non aver permesso alla capolista di schiacciarci. Se poi ci mettiamo che il primo rigore è generoso e la seconda rete è giunta da angolo, posso ritenermi soddisfatto della nostra prestazione”.
(Giovanni Caracciolo)