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23a GIORNATA. Il punto sul girone ‘I’ Finale thrilling a Cava de’ Tirreni. Delude l’Akragas, avanza ancora la Battipagliese. Bene l’Agropoli, exploit del Rende a Capo d’Orlando

23a GIORNATA. Il punto sul girone ‘I’

17-02-2014 – Sempre primo il Marano nella speciale classifica tra le 160 formazioni di serie D. Anzi, la squadra veneta allunga sulle più dirette inseguitrici che diventano tre: Pordenone, Savoia e Correggese, tutte appaiate in seconda posizione a 57 punti contro i 62 dei bianconeri. Terza è la Pistoiese dell’ex Morgia a 54, immediatamente seguita dalla Lucchese a 53. Nella graduatoria dei gol fatti, comanda la Correggese con 63 reti, seconda la Pistoiese a 58, piazza d’onore per il Savoia a 57. Per quanto concerne le difese più ermetiche, resiste l’Ancona con appena 11 gol subiti, secondo è il Pordenone, meno 13, poi il Marano a meno 15. La differenza reti premia ancora la Correggese con un più 45, segue la Pistoiese a 42, terzo il Savoia con 40. Questi i dati statistici dopo la ventitreesima giornata in serie D. Nel nostro appuntamento settimanale con il PUNTO SUL GIRONE passiamo adesso ad analizzare cosa è successo nel raggruppamento ‘I’. Un turno che arride alla Campania che conquista 9 punti contro i 7 di Sicilia e Calabria. Fattore campo praticamente inesistente: sono appena 2 le vittorie interne in 8 partite. Cinque incontri finiscono con la spartizione della posta, uno l’exploit esterno, non considerando la vittoria a tavolino del Licata sul radiato Ragusa. Solo 21 le reti di giornata con il derby del Lamberti a far la parte del leone con sei gol e tanto spettacolo. Lo scontro diretto fra i capocannonieri del girone vede Scarpa battere De Rosa: sono due i centri del capitano oplontino che si portaa quota 16 contro i 14 dell’ex Savoia. Dietro, si muove solo Tarallo dell’Agropoli che insacca l’undicesimo gol in campionato.

SAVOIA, CHE RIMONTA! – Il Savoia fa sempre notizia. Dopo Messina, ancora un miracolo dei bianchi che nell’ultimo quarto d’ora di partita, recupero compreso, agguantano una forte Cavese passando dalla polvere di un 3-0 con poche repliche all’altare di un 3-3 che conferma gli uomini di Feola squadra più che mai principe del torneo. Per gli aquilotti, comunque, rimane la soddisfazione di poter allungare la serie positiva a nove turni.

BATTIPAGLIA AVANZA – Del pareggio di Cava non approfitta l’Akragas. Con il Comprensorio Montalto non si va oltre uno scialbo zero a zero allungando a quattro i match senza vittoria. Ottima la perfomance della Battipagliese. La quarta vittoria consecutiva, al Pastena è 2-1 di rimonta alla Gioiese con gol di Esposito in  pieno recupero, autorizza le zebrette a pensare di poter agguantare la piazza d’onore attualmente occupata dagli akragantini in chiaro affanno.

LE ALTRE – Bene anche l’Agropoli di Pirozzi. Immediatamente riscattato il ko di Torre Annunziata contro un Pomigliano che non ripete l’exploit di Coppa Italia e paga le tossine accumulate nel corso della semifinale di Arezzo. Ancora Campania in lotta per la post season con il Torrecuso. I sanniti rispondono bene agli assalti dei calabresi dell’Hinterreggio e portano a casa un buon pareggio. Sesto risultato utile per il Noto che però dalla partita con il Città di Messina si attendeva qualcosa di meglio che un pareggio ad occhiali. Di contro, per gli uomini di Fiorucci, il punto vale oro. E’ crisi a Capo d’Orlando. La sconfitta interna con il Rende (due gol di Pignatta che comincia a far valere le sue qualità di bomber) ed appena tre punti in sette partite, sanciscono il prolungato momento no degli isolani che si mantengono fuori dalla lotta salvezza solo per la modestia delle antagoniste interessate. Per i biancorossi calabresi, invece, tre punti che aiutano a credere ancora in una salvezza diretta. Zona calda che vede ancora, pienamente, invischiate Vibonese e Due Torri che scelgono di non rischiare e si spartiscono la posta. Per le statistiche, i rossoblu non perdono da sette partite mentre gli isolani non conoscono vittoria da ben tredici partite. Servono a poco al Licata i tre punti a tavolino. Troppa distanza dalla zona play-out ma soprattutto una striscia di undici partite senza vittoria interrotta solo da un match vinto senza giocare.

(Matteo Potenzieri)





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