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REMUNTADA SAVOIA. Dal 3-0 al 3-3 in 11’ Doppio Scarpa e Petricciuolo: i bianchi acciuffano la Cavese al 94’. 400 tifosi attendono festanti il rientro della squadra al Giraud

REMUNTADA SAVOIA. Dal 3-0 al 3-3 in 11’

16-02-2014 – Un pari che sa tanto di vittoria. Il rocambolesco e clamoroso 3-3 di Cava de’ Tirreni, contro un’acerrima avversaria, fa sorridere la capolista che, sotto di tre reti ad undici minuti dal termine, riesce nell’impresa di pareggiare una partita ormai compromessa. Invariate le distanze (+9) dall’Akragas fermato dal Montalto sullo 0-0.  Non arriva la nona vittoria consecutiva in un derby ma il punto conquistato è davvero importante, sia perché arrivato in rimonta e in pieno recupero, sia perché ha dimostrato ancora una volta che questa squadra non molla mai fino alla fine. Due volte capitan Scarpa e Petricciuolo regalano il pari finale. Non c’è che dire: questo Savoia ha mille risorse e tanta voglia di LEGA PRO.

TENSIONE FINALE – Al pareggio realizzato da Petricciuolo monta alta la tensione in tribuna. L’entourage torrese esulta a gran voce ed i tifosi della Cavese non la prendono bene. Solo l’intervento della polizia e degli steward permette ai dirigenti del Savoia di giungere incolumi negli spogliatoi. Non va tanto meglio in campo ai giocatori. Al triplice fischio di chiusura, mentre i calciatori torresi guadagnando la strada del sottopassaggio, parte qualche parola grossa ed alcuni schiaffi. Una pagina senz’altro da cancellare perché ben lontana dalla sportività che la società metelliana, con il presidente Manna ed il diesse Casapulla, hanno saputo dimostrare anche nel dopo partita.

E’ QUI LA FESTA – Il Giraud è pronto ad attendere i propri beniamini. La squadra tarda ad arrivare. Sono quasi le 18 quando giunge il bus della capolista, trattenuta al ‘Lamberti’ oltre il dovuto per le veementi proteste del pubblico di casa, cui non è andato proprio giù il pareggio al 94’. La festa è grande. Quasi 400 persone assiepano Piazzale Gargiulo. Applausi e cori accompagnano l’avvicinamento del torpedone. Si alza altissima ed entusiasta la voce del popolo oplontino. La Curva Sud sembra trasferitasi all’esterno dell’impianto. Si parte con ‘Chi non salta insieme a noi cos’è…?’, per arrivare al ‘Bianchi alè’, passando per ‘La capolista se ne va’. Il momento più intenso si registra quando la folla porta in trionfo capitan Scarpa. Emozioni allo stato puro che abbiamo raccolto e raccontato nei video pubblicati sulla pagina facebook di SOLOSAVOIA.IT.

FINALE THRILLING – Abbiamo scelto di raccontare la cronaca della gara partendo dagli ultimi, intensissimi, minuti che hanno registrato la grande rimonta del Savoia. Minuto 77: Pippo Tiscione entra in area e viene atterrato da Montanga. Per l’arbitro è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Scarpa: palla da un lato, portiere dall’altro. E’ l’1-3, siamo al 79’. E’ il primo sussulto. I minuti passano e sul campo c’è solo il Savoia. Gli aquilotti sono esausti, in tre sono vittima dei crampi. All’87’ cross dalla sinistra di Tiscione, Scarpa anticipa tutti e di testa mette in rete con un gran colpo di testa: 2-3. Sembra la replica della partita di Messina.  Il pubblico di casa comincia ad aver paura e dopo aver cullato per ampia parte della gara il sogno di tirare uno sgambetto alla capolista, adesso capisce che l’inerzia dell’incontro si è capovolta. La definitiva svolta giunge a 30 secondi dal termine. La Cavese usufruisce di una rimessa laterale, l’arbitro ordina l’inversione per fallo commesso nella ripresa del gioco. La palla giunge a Stendardo che scambia con Petricciulo. Il laterale lascia partire un cross che si trasforma in un tiro imprendibile, una vera e propria palombella che si insacca sotto l’incrocio dei pali tra lo stupore generale. E’ 3-3, la  gioia è incontenibile. Dal silenzio del ‘Lamberti’ si sentono le urla in campo e sugli spalti di dirigenti, calciatori e tutti i presenti di fede bianca, fotografi e giornalisti compresi. E’ apoteosi, arriva il triplice fischio. Il Savoia supera un altro durissimo scoglio verso la promozione.

LE SCELTE – Facciamo un passo indietro ed analizziamo le scelte iniziali di Feola. Come avevamo preventivato, il tecnico schiera il 4-3-3. La diga di centrocampo è affidata a De Liguori, Gargiulo e Di Pietro. In attacco Del Sorbo è preferito a Meloni. Rientra Scarpa. Retroguardia con il ritorno di Petricciuolo sulla destra e Panariello a sinistra. L’obiettivo del tecnico è quello di fermare un certo Claudio De Rosa. Attorno al fantasista una doppia marcatura che se eviterà al numero 10 di andare a rete, non gli vieterà di servire due assist in occasione del secondo e terzo gol aquilotto. Quando poi i bianchi sono sotto di tre reti, l’ingresso di Meloni porta addirittura al 4-2-4. Sarà la scelta giusta.

TRIS CAVESE – Buona parte della gara ha visto i padroni di casa gestire il match. Non è che il Savoia non ci abbia tentato, anzi. Ma sotto rete sono stati proprio i cavesi a bucare per tre volte la porta di Maiellaro. Siamo al 39’ del primo tempo quando Terracciano subisce un fallo. L’arbitro non interviene e il numero 4 resta a terra dolorante. La palla giunge a Scarpa che rallenta il gioco attendendo la sospensione da parte del direttore di gara. La cosa non avviene, un avversario ‘ruba’ la sfera al capitano e serve Cosmo Palumbo. Bolide dai trenta metri, a difesa torrese ferma, e palla alla destra di Maiellaro. Cavese in vantaggio. La rabbia dei giocatori torresi è tanta, proteste nei confronti del signor Massimi di Termoli e della panchina metelliana. A farne le spese è Carotenuto che si porta verso Chietti per lamentarsi. L’arbitro lo espelle. Si va negli spogliatoi con i nervi a fior di pelle. Inizia la ripresa, neanche il tempo per fare ordine che dopo 42” De Rosa intercetta un passaggio sbagliato di Stendardo, cross al centro e Panariello,nel tentativo di anticipare Pisani, devia nella propria rete. La Cavese raddoppia. Passano 7 minuti ed i padroni di casa triplicano. E’ ancora De Rosa che vede e premia l’inserimento di Contino. Il numero 9, sul filo del fuorigioco, si presenta tutto solo davanti a Maiellaro ed insacca. Sembra notte fonda per i bianchi che qualche minuto dopo rischiano di subire l’imbarcata con il quarto gol che non si materializza per questione di centimetri. Tutto sembra compromesso ma in campo c’è la capolista. E di lì a poco se ne accorgeranno tutti…

(Giovanni Caracciolo)





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