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L’AVVERSARIO DI TURNO. La Cavese

L'AVVERSARIO DI TURNO. La Cavese

14-02-2014 – Il campionato propone il derby numero nove per il Savoia. L’AVVERSARIO DI TURNO è la Cavese del presidente Manna. I metelliani sono reduci dall’exploit in casa dell’Akragas che ha fatto sorridere non solo i salernitani ma tutta Torre Annunziata con il Savoia che ha potuto capitalizzare al massimo l’importante successo sull’Agropoli. Con gli aquilotti è sfida storica, ben 43 i precedenti dei quali 20 a Cava. Basterebbe solo questo per definire il match del ‘Lamberti’ come il DERBY dei DERBY anche se à META’ per l’assenza dei tifosi torresi, fermati dalle autorità di Pubblica sicurezza. Scopriamo i prossimi avversari dei bianchi con numeri, precedenti e con un’interessantissima intervista al direttore sportivo Salvatore Casapulla. Buona lettura.

I NUMERI38 punti in classifica (uno di penalizzazione), terza in graduatoria, la Cavese è la squadra del momento, capace di ribaltare il risultato all’Esseneto di Agrigento, segnando ben tre gol alla Rigoli’s band. E’ questo il biglietto di presentazione dei metelliani che vantano il terzo miglior attacco del torneo (44 gol) con il capocannoniere De Rosa, 14 centri a pari merito con Scarpa e la sesta miglior difesa (-25). Dopo il Savoia, gli aquilotti sono la squadra meno battuta del torneo, solo 3 sconfitte delle quali una al Giraud nella gara d’andata (2-1). Tra le mura amiche Manzi e compagni hanno vinto 4 match, pareggiati 5 e perso una sola volta nel derby con la Battipagliese (2-3), dopo quel match ben otto risultati utili consecutivi. Nei precedenti sette derby stagionali i metelliani hanno vinto una sola volta (con il Pomigliano) poi tre pareggi e tre sconfitte.

I PRECEDENTI (A cura di Giuseppe Lucibelli)La Coppa Giordano, edizione 1920, mette di fronte Cavese e Savoia per la prima volta nella loro blasonata storia. Ma il 25 luglio, a Salerno, la Cavese, nella gara di semifinale, non si presenta e i bianchi vincono 2-0 a tavolino. In campionato il Savoia debutta a Cava de’ Tirreni in Prima Categoria (attuale serie A) il 17 dicembre 1922. Era la quinta giornata: 4-1 per i torresi con Bobbio, Parodi e una doppietta di Ghisi.  La prima vittoria della Cavese si registra dopo due stagioni. Sempre in Prima Categoria. E sarà l’unica sconfitta stagionale dei ragazzi del tandem Di Giorgio–Wisbar, laureatisi vice-campioni d’Italia l’anno precedente, nella doppia sfida con il Genoa del grande Garbutt.

Siamo giunti all’11 gennaio 1925. L’ala destra Polisano (18’) e capitan Guasco su rigore (83’) firmano la prestigiosa vittoria.

Le due squadre si perdono di vista e si ritrovano nella stagione 1940-’41, in serie C. Il derby è in calendario alla quinta giornata, vincono gli aquilotti. Finisce 2-2, primo pareggio in quel di Cava. La sconfitta più eclatante è datata 8 giugno 1952. La Cavese è proiettata verso la Quarta Serie, l’U.S. Torrese dei presidenti Antonio Carotenuto ed Emilio Ricciardi lotta per non retrocedere. Alla trentaduesima giornata i giochi sono quasi fatti. E la Torrese, ormai salva, arriva a Cava de’ Tirreni demotivata e con i panni della vittima sacrificale, si registra un mortificante 5-0.

Il Savoia non vince a Cava dal lontano primo marzo 1970. Campionato di serie D, girone G, ventitreesima giornata. Un gol di Malvestiti al 41’ regala una vittoria importantissima. L’ultimo precedente risale alla stagione passata, quando finì 0-0. Tirando le somme, in casa della Cavese si contano 6 vittorie dei bianchi, 4 pareggi e 10 vittorie degli aquilotti, 22 le reti realizzate dal Savoia, 29 dalla Cavese.

Sul numero del derby bisogna fare una distinzione. Sarà il n. 42 o il n. 44 della storia? La differenza è dovuta alla doppia sfida del San Paolo di Napoli, nella stagione 1963-’64. Fase finale del Campionato di Promozione per l’accesso alla serie D.  Per gli appassionati di statistiche non ci sono dubbi, siamo al derby n. 44… e c’è da sfatare un tabù che resiste, guarda caso, da 44 anni…

POLEMICHE INUTILISalvatore Casapulla non è solo il diesse dei metelliani, è un vero e proprio punto di riferimento, un trait d’union tra società e squadra, una figura imprescindibile nel sorprendente campionato della Cavese.

Con lui abbiamo fatto un passo indietro, all’Esseneto. Ci ha raccontato il clima teso e le polemiche montate ad arte dall’entourage akragantino, molto simili a quelle che erano state costruite prima del match con il Savoia.

“Mi è dispiaciuto tantissimo che a fine primo tempo ci abbiano detto che stavamo impegnandoci al massimo per dare una mano al Savoia. Poi quando a fine gara i giornalisti hanno continuato su questa sterile polemica sono scoppiato. Ho risposto a tono dichiarando che la Cavese è una squadra di tutto rispetto, gioca con chiunque allo stesso modo e nessuno deve permettersi di avanzare dubbi. Abbiamo vinto entrambe le gare con l’Akragas e non è certo colpa nostra se non sono riusciti a conquistare nemmeno un punto con noi. Il fatto è che con un budget ridotto stiamo facendo un campionato di grandissimo livello, loro con tutto quello che hanno speso sono a nove punti dalla capolista. Poi il Savoia non ha bisogno dell’aiuto degli altri, il punteggio in classifica lo dimostra. Noi giochiamo contro tutti per noi stessi, faremo lo stesso anche domenica”.

RISPETTO PER DE ROSA – L’altra polemica aveva riguardato l’intervista rilasciata da Claudio De Rosa a SOLOSAVOIA.IT.

La pagina ufficiale facebook dell’Akragas aveva riportato, alla vigilia del match, le parole del capitano, estrapolate dal nostro articolo, per cercare di creare tensioni.

Ho letto la vostra intervista e non ci ho visto nulla di strano. Non abbiamo mosso alcuna eccezione a Cava non vedo perchè da Agrigento abbiamo alzato un polverone. Claudio ha sempre dichiarato il suo doppio legame con Cava e Torre. Era normale che dicesse quelle parole. Lui è un gran giocatore, un professionista esemplare, un uomo dotato di straordinari valori. D’altronde in entrambe le città, nonostante la rivalità tra le due tifoserie, è proprio Claudio l’elemento comune, il rispetto e l’apprezzamento che suscita nelle due tifoserie non  deve essere messo in discussione da nessuno”.

CAMPANE GARANZIA DI LEALTA’ – Casapulla chiude il discorso Akragas con una considerazione totalmente condivisibile.

“Le squadre campane stanno dimostrando di giocare con lealtà e correttezza dappertutto. Sono una vera garanzia di lealtà. D’Altronde nei primi sette posti della graduatoria ci sono ben 5 corregionali. Questo vorrà pure significare qualcosa”.

LA SORPRESA CAVESE – Il diesse approfondisce il campionato degli aquilotti.

“Siamo noi la vera sorpresa tra le campane. Il Savoia sta facendo il campionato che tutti si aspettavano. Agropoli e Battipagliese hanno in rosa grandi nomi e sono partite con ambizioni di primato, il Torrecuso ha speso un bel po’ per costruire la squadra, noi abbiamo puntato sui giovani e sulla compattezza del gruppo ottimamente guidato da Chietti. Siamo pronti alla sfida con la capolista convinti dei nostri mezzi. Sarà una grandissima partita”.

DERBY A META’ – Una volta giunta la notizia del divieto per i tifosi del Savoia di recarsi al ‘Lamberti’, abbiamo definito il match di Cava come un DERBY A META’.

E’ d’accordo?

“Si, avete proprio ragione. Non è possibile che la tifoseria del Savoia resti a casa. E’ una sconfitta per il calcio. Non mi stancherò mai di dirlo, di alzare la voce, perché il bello dello sport è rappresentato proprio dalla gente che assiste alle gare. Sarebbe stato bellissimo vedere una partita con gli sfottò ed i cori da entrambe le parti. Non sarà così e ne sono davvero dispiaciuto. D’altronde i tifosi di entrambe le squadre, anche sulla vostra pagina facebook, sono uniti nel condannare questa assurda decisione. Potrebbe essere il punto di partenza per un futuro diverso. Ci credo”.

(Giovanni Caracciolo)





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