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DI QUI NON SI PASSA. Una difesa insuperabile La forza di un gruppo che non smette mai di stupire, il potenziale di una squadra che vanta una retroguardia imperforabile ed un attacco stellare

DI QUI NON SI PASSA. Una difesa insuperabile

11-02-2014 – Quando il successo arriva da lontano. La splendida cavalcata che sta facendo volare il Savoia in campionato, è sicuramente figlia della programmazione e della sagacia di aver costruito una vera e propria ‘macchina da guerra’. Nella domenica in cui i protagonisti sono due elementi del reparto arretrato, Maiellaro e Terracciano, arriva la conferma che in questa squadra tutti sono fondamentali. L’attacco è composto da vere e proprie bocche da fuoco: Scarpa, Meloni, Tiscione e Del Sorbo i più prolifici. Nel complesso il reparto avanzato ha realizzato 43 delle 54 realizzazioni totali, ma dalla difesa sono giunte 5 reti delle quali 3 decisive.

DIFESA ALL’ATTACCO – Il gol vittoria di Luca Viglietti contro la Cavese, l’1-2 con il Torrecuso e la realizzazione di domenica scorsa con l’Agropoli di Mario Terracciano, costituiscono le perle di un reparto che in Gigi Maiellaro vede una vera e propria saracinesca chiusa a doppia mandata. Anche questi sono i numeri vincenti della capolista che sta emozionando sempre più il suo popolo, annichilendo gli avversari uno dopo l’altro. C’è davvero tanta roba in questa squadra. La terza miglior difesa di tutta la serie D (-14) dopo quelle di Marano ed Ancona, non può essere un dato casuale: è sinonimo di impegno, dedizione, applicazione pedissequa dei moduli, qualità dei singoli.

RIVINCITA GLADIATOR – In estate il Savoia ha cambiato tutta la rosa della scorsa stagione. Patron Lazzaro Luce ha portato una vera e propria ‘colonia’ dal Gladiator, i migliori naturalmente. La difesa è il reparto che maggiormente si basa sull’ossatura dell’ex squadra sammaritana, con 3/5 ex Gladiator: Maiellaro, Viglietti e Terracciano. Abbiamo deciso di ascoltare i tre alfieri di questo perfetto scacchiere che a SOLOSAVOIA.IT hanno rilasciato dichiarazioni originali, simpatiche, che hanno portato a scoprire i loro pregi.

GLI AMMAZZADERBY – Domenica prossima i bianchi saranno impegnati nel difficilissimo banco di prova rappresentato dalla Cavese. Al ‘Simonetta Lamberti’ sarà di scena il derby più sentito della stagione, purtroppo senza i tifosi torresi a seguito del divieto di trasferta notificato poco fa ai Commissariati P.S. di Torre Annunziata e Cava de’ Tirreni dalla Prefettura di Salerno.

All’andata il gol vittoria fu siglato da Luca Viglietti.

“Ricordo ancora quel momento, come potrei dimenticarlo. Un’emozione unica: segnare, correre sotto la curva, l’abbraccio con i compagni, una sequenza di sensazioni che resteranno sempre nella mia mente”.

Da un goleador ‘per caso’ ad un altro. Mario Teracciano queste emozioni le ha vissute due volte. Suo il gol vittoria con il Torrecuso e la rete di domenica scorsa all’Agropoli.

“Per un difensore il gol è sempre un premio in più, ma quando arriva si fa fatica a dimenticarlo. Se poi è fatto in un derby e risulta decisivo, è il massimo”.

GRANDE GRUPPOTerracciano vede nella compattezza del gruppo il vero segreto di questo Savoia.

“E’ stato importante in estate confermare l’ossatura del Gladiator. Ho sempre pensato che fosse fondamentale per dire la nostra quest’anno. In tutti noi c’era gran voglia di riscatto dopo l’ultima stagione e quando sono arrivati i nuovi li abbiamo accolti a braccia aperte. Da quel momento si è creata una sintonia che ci sta portando a superare ogni ostacolo”.

L’abbraccio con mister Feola al momento del gol ai cilentani la dice lunga sull’unione che si è creata nello spogliatoio.

“Mi è venuto naturale anche se devo ammettere che per me è stata un piccola rivincita perché il mister negli allenamenti è sempre molto severo ed aver segnato mi ha ripagato di tutti i suoi richiami. Tutti noi siamo molto legati a lui”.

Sull’importanza dell’intesa tra i compagni, Viglietti ci offre l’ennesima conferma.

“Lo dico per esperienza personale. Io, Mario (Terracciano ndr) e Gigi (Maiellaro ndr) viaggiamo sempre insieme, giocavamo insieme l’anno scorso ed essere stati riconfermati quest’anno ha migliorato l’intesa già forte tra noi. Ci conosciamo benissimo, sappiamo i nostri pregi e difetti e ci muoviamo a memoria”.

IL BUFFON DI TORRE – Lo scorso 23 ottobre, dopo la bellissima esibizione in Coppa Italia col Marcianise, nella quale era stato il protagonista assoluto parando un rigore in corso di gara e due nella lotteria finale, avevamo definito Luigi Maiellaro ‘Batman’. Lui ricorda l’aneddoto.

“E’ vero, mi definiste un supereroe e come personaggio mi attribuiste quello di Batman. Devo ammettere che mi ha portato fortuna”.

Nel nostro ‘pagellone’ del lunedì abbiamo aggiunto un nuovo ‘nomignolo’ al nostro numero uno: il Buffon di Torre.

Cosa ne pensi?

“Ho letto il vostro giudizio, troppo buoni. Buffon è il massimo per un portiere. Riuscire ad avvicinarmi a lui sarebbe bellissimo, significherebbe il top per il ruolo”.

Marcianise, Akragas e Agropoli, le tre partite ‘perfette’. Le uniche pecche si sono registrate nel 3-3 col Città di Messina.

“Ne sono consapevole. Anche l’anno scorso nello stesso periodo sbagliai una partita contro il Sant’Antonio. Ogni errore mi serve per migliorare. Ne faccio tesoro e da qui vengono gare come quella di domenica”.

SOLIDARIETA’ A VALENTIDomenica scorsa il portiere dell’Akragas, Federico Valenti, al termine del match casalingo perso contro la Cavese (2-3) è stato protagonista in negativo di un alterco con un tifoso della Curva akragantina.

Gigi Maiellaro gli rivolge un pensiero e svela un aneddoto.

“Sono vicino a Federico. Sono situazioni spiacevoli e poco edificanti che comunque fanno crescere. Gli dico di non mollare e continuare ad amare questo gioco come ha sempre fatto. E’ un bravissimo ragazzo. Dopo la partita di Agrigento mi ha inviato un messaggio su facebook per complimentarsi delle mie parate, dimostrando di essere un grande uomo di sport”.

QUANTI PREGI – I nostri tre ‘eroi’ si presentano a vicenda, svelando i rispettivi pregi e qualche difettuccio.

Cominciamo dai ‘giudizi’ su  Terracciano.

Mario non molla maievidenzia Vigliettilui e Stendardo ci dettano i tempi. La loro esperienza è fondamentale. Poi fuori dal campo è una ragazzo che ama scherzare con tutti ma quando si tratta di essere serio è il primo”.

Per Maiellaro.

“Mario ha una gran personalità. Per noi giovani è un punto di riferimento costante, credo non abbia difetti”.

Passiamo ai commenti di Viglietti.

Luca ha una gran doteafferma Terraccianoriesce sempre ad essere a livello ottimale. Non ha cali, non si fa prendere dall’euforia e da momenti di sconforto. Probabilmente è anche la sua fede ad aiutarlo, fatto sta che è un ragazzo molto maturo per l’età che ha”.

La parola a ‘Batman’.

“Conosco Luca da Bacoli. E’ una persona limpida, un ragazzo eccezionale, mette sempre tutto se stesso negli allenamenti e riesce ad arrivare al momento della partita con la giusta concentrazione”.

Infine, il parere sul numero uno.

“Maiellaro crede fortemente in quello che fa – ammette Terracciano. E’ una persona determinata che vuole arrivare lontano. Per il resto è un giocherellone anche se come molti ragazzi si fa prendere dalle situazioni. Confesso che a volte mi capita di ‘schiaffeggiarlo’ per farlo tornare alla realtà”.

L’ultima parola a Viglietti.

“Gigi è un gran portiere. E’ agile, dotato di una reattività eccezionale. Non so ancora come abbia fatto a togliere la palla dal sette domenica scorsa. Fuori dal campo ha sempre il morale alto. Lo conosco da tre anni e non l’ho mai visto triste. Ha un sorriso per tutti e questo lo rende ben accetto da tutti”.

L’INTRUSOAl termine della nostra simpatica chiacchierata arriva un ‘intruso’, naturalmente ben accetto. E’ Antonio Del Sorbo che, riferendosi all’intervista appena conclusa,  sorride dicendo: “Non hanno mai parlato così tanto!”.

Poi interviene Terracciano, con un finale in gran crescendo.

“Fatemi dire qualcosa di lui altrimenti non mi offre più il caffè! Scherzo. Antonio è imprescindibile in questo gruppo. Per me è un fratello, una valvola di sfogo nei momenti difficili. Ci messaggiamo continuamente, tra di noi non ci sono segreti. Questo è lo spirito giusto, quello cui mi riferivo prima quando dicevo che il vero segreto del Savoia è il gruppo”.

(Giovanni Caracciolo)





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