04-02-2014 – All’inizio della nuova avventura targata Lazzaro Luce, uno dei volti nuovi era quello del vice presidente Gianluca Marciano (nella foto). Lo definimmo da subito un dirigente sui generis, un ‘esecutivo’ al servizio del Savoia. A sette mesi di distanza abbiamo avuto modo di apprezzarne le doti sul ‘campo’, non quello di gioco naturalmente, ma nel settore prettamente organizzativo e possiamo affermare, senza tema di smentita, che il vice presidente Marciano dà concretezza agli impegni. SOLOSAVOIA.IT lo ha raggiunto telefonicamente mentre era impegnato con le maestranze di Nuoro per organizzare il lavoro aziendale, una vera e propria ‘confessione’ nella quale Gianluca ci ha raccontato momenti di soddisfazione ma anche fasi di grande dispiacere, il riferimento alla vicenda del presidente è palese. L’ottimismo però non manca e gli auspici sono più che positivi.
STADIO GIRAUD – Il primo argomento che affrontiamo è relativo allo stadio. Marciano dal primo giorno si è assunto la ‘gestione’ operativa della struttura.
Il Giraud è tornato ad essere un gioiellino. Tanto è stato fatto ma quali saranno i prossimi interventi?
“Abbiamo lavorato con estrema solerzia nei mesi estivi per ripristinare una struttura che al nostro arrivo sembrava una cattedrale nel deserto. Siamo riusciti ad ottenere l’agibilità dei distinti, chiusi da tempo, abbiamo reso fruibili tutti i settori, servizi compresi. Ma non ci fermiamo qui. A fine campionato daremo una ‘rinfrescata’ generale poi decideremo la possibilità di installare i tornelli per il campionato di Lega Pro che stiamo meritando sul campo e che non credo possa sfuggirci. In quel contesto dovremo valutare se mantenere un numero di spettatori al di sotto dell’obbligo dei tornelli, oppure aumentare la capienza con l’installazione delle barriere agli ingressi”.
LA ‘VOCE’ DEL GIRAUD – Un’iniziativa della quale Marciano va fiero è il nuovo ‘speakeraggio’ dello stadio. Il dirigente ci spiega l’aneddoto che ha portato a questa scelta.
“Notavo che in quasi tutte le strutture dove ci recavamo, nonostante ci fossero diverse carenze, l’impianto audio era sempre perfetto. Questa cosa ha sfidato me stesso, così nella gara di Messina ho commentato con l’amministratore Manca la circostanza che nonostante il ‘Celeste’ fosse vuoto con pochissimi spettatori, la voce dal campo era nitida. Al Giraud non era così. In quel momento valutammo insieme di procedere con una grossa novità. Essendo impossibile, nel breve, risistemare l’impianto dello stadio, cosa che faremo a fine campionato, abbiamo ‘fittato’ per la partita col Rende un service per organizzare la base audio”.
Poi?
“Il resto lo ha fatto lo speaker che abbiamo scelto. Ha dimostrato grande spessore, è stato bravissimo nel coinvolgere da subito la Curva e tutto lo stadio. Solo un tifoso dei bianchi avrebbe potuto dare tanta enfasi in quel particolare contesto. Abbiamo ricevuto tanti complimenti. Tutti attendono la lettura delle formazioni e gli inviti ai ‘gol’ per essere coinvolti nello spettacolo e partecipare alla festa. L’iniziativa ha avuto successo e così abbiamo deciso di renderla fissa per tutte le gare casalinghe. Siamo molto soddisfatti perché abbiamo voluto in questo modo fare un regalo ai tifosi che hanno apprezzato”.
LA PIAZZA TOP – Torre Annunziata è la terza esperienza di Marciano nel mondo del calcio.
Dopo Sarno e Santa Maria Capua Vetere è arrivato il Savoia che Gianluca non tarda a definire.
“Il top. Qui si vive di calcio e non nascondo che è stata proprio la storia e la passione di questa città a convincerci di entrare nel Savoia. Al nostro arrivo abbiamo incontrato notevoli disfunzioni organizzative e strutturali. Non a caso non abbiamo confermato nessuno della scorsa stagione, proprio per dare un significato diverso al nostro operato. Il fascino di questo piazza ci coinvolge ogni giorno di più. Vi confesso che guardo spesso le immagini della semifinale di Coppa con il Gladiator. Quella sera, nonostante la sconfitta sul campo, tornammo a casa con lo spettacolo del pubblico nei nostri occhi. Probabilmente in quel momento ci innamorammo del Savoia”.
‘IO’ E LAZZARO… – Gianluca Marciano è tra le persone maggiormente legate a Lazzaro Luce. Il suo non è solo un rapporto lavorativo ma c’è tanto affetto ed amicizia alla base.
“Non posso negare che sono ancora scosso di quanto accaduto. Se mi fermo a pensare mi intristisco perché per me Lazzaro è un padre, mi ha praticamente cresciuto. Sul lavoro lui è la mente, io il braccio, nel senso che lui mi definisce ‘manovalanza’ perché quando si tratta di mettere mano ad operare non mi tiro mai indietro, lavorerei senza sosta per 24 ore. Una sintonia assoluta che mi auguro possa ricostituirsi presto. Io ci credo, tutti noi ci crediamo”.
UN FOTO EMOZIONANTE – Ieri Veriana Romano, moglie dell’amministratore Manca, ha ‘postato’ sul suo profilo facebook una foto molto significativa. C’erano in auto Luce, Marciano e Manca con una scritta d’augurio: ‘presto in onda’.
Marciano ci racconta cosa ha provato nel vedere quell’immagine che abbiamo ‘scelto’ nella foto di copertina di questa intervista.
“Quando l’ho vista volevo scrivere un messaggio ma mi sono venute le lacrime agli occhi e non ci sono riuscito. Ho messo ‘mi piace’ ma non sono potuto andare oltre. Troppo bella ed emozionante quella foto che ricorda la trasferta di Noto. Eravamo in auto con Veriana e la compagna di Lazzaro, un’andata spensierata, lo si vede dai volti sorridenti, convinti che avremmo fatto risultato. Poi la sconfitta e qualche giorno dopo la vicenda che ha colpito il presidente. Capirete quindi quali sensazioni ha innescato in me quella foto. Faccio un augurio a me stesso ed ai cinque componenti di quell’auto, di ripetere un viaggio insieme, con gli stessi sorrisi, magari per tornare ancora più felici per una vittoria del Savoia”.
(Giovanni Caracciolo)