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STORIE DI CAPITANI. Scarpa, Guarro e De Rosa Tre simboli di un Savoia tra passato e presente che si incroceranno nei prossimi due derby. Il numero 10 dei bianchi: “Domenica sarò in curva”

STORIE DI CAPITANI. Scarpa, Guarro e De Rosa

02-02-2014 – Nella domenica dell’ultima sosta stagionale (a Pasqua si giocherà il giovedì Santo e con il Ragusa sarà uno stop tecnico), prima del tour de force che si concluderà il prossimo 4 maggio, SOLOSAVOIA.IT ha chiamato a raccolta tre simboli di un Savoia tra passato e presente. Pensieri e parole di calciatori legati a Torre Annunziata che nelle prossime due settimane incroceranno i loro destini nei derby con Agropoli e Cavese. Ci riferiamo all’attuale capitano Ciccio Scarpa ed alle ex bandiere Nino Guarro e Claudio De Rosa che hanno indossato con onore la maglia bianca.

CICCIO SCARPA – Cominciamo dal nostro capitano-goleador. Ciccio Scarpa domenica prossima sarà costretto a saltare la sfida ‘fraterna’ con l’amico Guarro, prima di tuffarsi da protagonista nel derbissimo contro i metelliani.

La squalifica di un turno lo costringerà a vedere la gara dagli spalti. Ma anche da fuori il numero 10 torrese saprà come farsi sentire.

Sarò in curva a fare l’ultrà. Canterò, sosterrò i compagni, festeggerò la nostra vittoria tra la mia gente, poi scenderò in campo a cantare il bianchi alè finale”.

A sette giorni di distanza dal match con i cilentani, Scarpa ha già ‘previsto’ la sua domenica da spettatore ‘attivo’. Non mancherà, comunque, il saluto con  Guarro.

“Con Nino c’è una profonda amicizia. Abbiamo giocato insieme a Pagani e da allora si è creata una sintonia tra noi che ha trovato il punto di incontro nella nostra città e nel tifo per il Savoia. Di certo ci saluteremo con affetto anche se nel corso dei novanta minuti, come è giusto che sia, ognuno penserà a sé. Mi dispiace non potermi confrontare con lui sul terreno di gioco”.

Guarro ci ha confidato che se dovesse segnare non esulterebbe.

“Ne sono convinto anche se penso sia molto difficile che vada in gol (Scarpa sorride ndr) perché questo Savoia è davvero determinato a vincere ogni partita”.

In percentuale, quanto valgono le prossime due gare nell’economia del campionato?

“Credo che valgano il 50% delle nostre effettive possibilità di vittoria finale. Dopo mancheranno altre dieci partite ma superare Agropoli e Cavese nel miglior modo possibile aumenterà la nostra autostima anche se per festeggiare aspetteremo la certezza matematica”.

Quale dei due sarà il derby più insidioso?

“Guardo una partita per volta e penso solo all’Agropoli. Dopo ci concentreremo sulla Cavese”.

NINO GUARRO – Lo scorso campionato era il capitano del Savoia. Domenica, per la prima volta, varcherà l’ingresso del Giraud da avversario. Per Nino Guarro non sarà una partita come le altre.

Entrare allo stadio costituirà un tuffo nelle emozioni, dovrò fare attenzione a non sbagliare spogliatoio, perché per la prima volta non entrerò in quello di casa. Saluterò con affetto gli amici e i tifosi che incontrerò, poi mi concentrerò per dare il meglio di me stesso per l’Agropoli”.

Cosa è cambiato rispetto alla gara d’andata con il netto 1-3 a domicilio dei bianchi?

“Nel Savoia poco o nulla. La capolista si è confermata la squadra da battere, mantenendo gli impegni di inizio stagione. In noi, invece, è cambiato tanto. Dopo una partenza shock ci siamo ripresi, abbiamo fatto nostro il modulo e le idee di mister Pirozzi. Non esagero se dico che in questo momento siamo la squadra più in forma del campionato e non sarà facile per il Savoia superarci”.

Eppure sono 17 i punti che vi distanziano dalla capolista. Probabilmente la superiorità del Savoia va al di là della gara d’andata.

“E’ vero. Il Savoia sta guidando il campionato dalla prima giornata e questo vuol dire tanto. In casa hanno sempre vinto anche grazie al grande tifo che solo il Giraud sa dare. Purtroppo l’anno scorso non abbiamo potuto godere del sostegno della gente per tutto il girone d’andata e questo ha compromesso la nostra stagione. Quest’anno i tifosi hanno dato sempre il proprio contributo e la classifica lo evidenzia. Torre ed il Savoia meritano la Lega Pro perché in D non hanno nulla da dover dimostrare. Eppoi, se l’Akragas veramente voleva mettere paura alla capolista, avrebbe dovuto battere la Battipagliese. Invece hanno addirittura perso. Credo che i giochi per la vittoria finale siano fatti”.

L’ex capitano chiude con una promessa.

“E’ chiaro che nei novanta minuti giocherò per l’Agropoli con tutta la mia grinta. Subito dopo il triplice fischio tornerò a tifare per la mia squadra del cuore. Ma se dovessi segnare non esulterei, non potrei mai farlo davanti alla mia gente”.

CLAUDIO DE ROSA – Chiudiamo con Claudio De Rosa. Grande capitano del Savoia di qualche anno fa, simbolo attuale della Cavese. Tra due settimane  lo scontro diretto.

Domenica prossima affronterete l’Akragas, poi il Savoia. Vi sentite un po’ arbitri del campionato?

“Andremo all’Esseneto per fare risultato. Non siamo abituati a difenderci e per questo avremo un atteggiamento offensivo. Mi auguro davvero di ottenere un risultato positivo, in primo luogo per la mia squadra e poi per dare una gioia anche ai tifosi del Savoia che sicuramente seguiranno la nostra partita a distanza”.

Gli anni passano ma il cuore è sempre diviso tra Cava e Torre. De Rosa non ne ha fatto mai mistero, guadagnandosi il rispetto e la stima di entrambe le tifoserie, storicamente rivali. Al ‘Lamberti’ potrebbero non confrontarsi per il probabile divieto di trasferta che sarà comminato ai sostenitori dei bianchi.

“Sarebbe un vero peccato. I derby ormai non sono più veri ed intensi come prima. Quando si nega ad una delle due tifoserie di partecipare all’evento si fa un torto al calcio ed alla passione di gente che vive di emozioni. Spero davvero che non ci sia il divieto, sarebbe bellissimo vedere entrambe le tifoserie sostenere i propri beniamini”.

Probabilmente la Cavese è stata la miglior squadra vista al Giraud. E’ uscita sconfitta (2-1) ma ha lasciato in tutti un’ottima impressione. Al ‘Lamberti’ cosa aspetta il Savoia?

“Faremo di tutto per vincere. Vogliamo questi tre punti per guadagnarci un posto nei play off che crediamo di meritare per quanto dimostrato in questo campionato. Non sarà facile perché avremo di fronte la capolista che sta meritando sul campo il primato. Di certo per loro non sarà una passeggiata perché abbiamo tutta l’intenzione di fare l’impresa della domenica”.

Per il Savoia è un’abitudine. Ogni avversario vuol scrivere il proprio nome nella storia del campionato, tentando di fermare la capolista.

“Sta nel gioco. E’ chiaro che affrontare la squadra più forte ti fa giocare oltre ogni limite. E’ uno stimolo naturale. Battere il Savoia che sicuramente taglierà il traguardo della Lega Pro costituirebbe una grande soddisfazione. Ma il nostro primo obiettivo è dare un dispiacere all’Akragas poi ne riparleremo”.

(Giovanni Caracciolo)





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