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NIENTE RANCORI. Simonetti e Maglione per la Lega Pro Il diesse: “Lavoreremo in sintonia per vincere il campionato”. Il neo diggì: “I meriti di questo grande Savoia sono tutti di Simonetti”

NIENTE RANCORI. Simonetti e Maglione per la Lega Pro

28-01-2014 – “Uniti per vincere!”. Mario Luce nella nostra intervista pubblicata sabato sera è stato chiarissimo. L’indirizzo societario è univoco. In questo momento decisivo della stagione è necessario che tutte le forze in campo remino dalla stessa parte per raggiungere il tanto desiderato traguardo della promozione. Le vittorie della squadra sono solo la puntuale conclusione di quanto ruota intorno al terreno di gioco. Dirigenza, tifoseria, stampa, ognuno pronto a dare il suo contributo alla causa comune. SOLOSAVOIA.IT ha ascoltato il diesse Tonino Simonetti sul presente e l’immediato futuro, cominciando dal ‘fugace’ incontro, tenutosi sabato mattina, con il neo direttore generale Francesco Maglione (nella foto).

MAGLIONE & SIMONETTI – I due probabilmente non si ‘piaceranno’ mai fino in fondo. Il loro modo di vedere e gestire il calcio è differente. Ma l’intelligenza ed il buon senso di due uomini ‘navigati’ nel mondo pallonaro di mettere da parte incomprensioni e diversità di vedute, non può che far bene al Savoia e risultare determinante nelle dodici ‘finali’ che restano fino al 4 maggio. A confermarcelo sono entrambi.

“Prima di tutto viene il Savoia – afferma Simonetti – così quando sabato mattina ho incontrato Maglione abbiamo messo una pietra sopra sul passato a Nocera (l’arrivo di Maglione segnò l’addio di Simonetti con i molossi ndr) per guardare costruttivamente al prosieguo di questa stagione. Stiamo giocando per un traguardo troppo importante per lasciarcelo sfuggire. Domenica abbiamo dimostrato quanta fame ha questa squadra di arrivare in Lega Pro. Ecco perchè nel rispetto di tutti, in primis del presidente, ho deciso di guardare avanti mettendomi a disposizione. Poi a fine stagione tireremo le somme e ci siederemo intorno ad un tavolo per decidere il da farsi. Ma state sicuri che Simonetti, Maglione e tutti gli altri lavoreranno in sintonia”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’avvocato Maglione.

“L’obiettivo assorbente è la promozione. Questo devono tenerlo bene in mente tutti, ecco perché nel distensivo colloquio che ho avuto sabato mattina con il direttore Simonetti si è addivenuti alla volontà comune di proseguire insieme per il bene del Savoia che sta alla base del nostro lavoro. Deve essere chiaro che il mio ingresso non deve alterare assolutamente gli equilibri preesistenti ma deve essere solo visto in chiave prospettica. L’ho detto alla presentazione e lo confermo oggi: la squadra che sta vincendo il campionato è stato costruita da Tonino Simonetti ed a lui vanno i meriti, lungi da me assegnarmi cose non mie”.

ENTUSIASMO COINVOLGENTE – Dipanati definitivamente dubbi sull’attuale coesistenza tra le due figure di direttore generale e direttore sportivo con le sagge ed oculate parole di entrambi, tese alla più totale distensione e collaborazione, proseguiamo nella nostra intervista a tutto campo con il diesse.

Domenica il bianchi alè finale cui ha partecipato ci ha mostrato un Simonetti sempre più entusiasta.

“E’ vero. Io sono un passionale e quando ci vuole ci vuole. Nel senso che, a volte, è bello lasciarsi andare e condividere emozioni forti. Domenica le ho provate ed ho voluto festeggiare con i ragazzi. Questa è una piazza particolare che ti dà tanto e che, allo stesso tempo, vuole tanto. Io credo di aver dato il massimo ovunque sono stato. Se il pubblico mi vuole bene è perché ha apprezzato tutto il mio impegno. Lo è a Torre come lo è stato a Battipaglia e Nocera”.

Simonetti tiene a sottolineare un suo elemento distintivo.

“A me non interessa lasciare un buon ricordo come direttore sportivo. Nel calcio l’unanimità di idee non è per nessuno. Non lo è stato neanche nei confronti di un genio come Maradona, figuriamoci per me. Ma quello che ci tengo è che resti un grande ricordo del Simonetti uomo, a questo ci tengo tantissimo. E’ un mio modo di vivere tutte le esperienze professionali ed umane”.

TORRECUSO DECISIVO – Il direttore ha una sua convinzione su quale sia stato il match più importante della stagione.

Quando gli chiediamo se ritiene che domenica scorsa si possa aver detto la parola fine ai sogni dell’Akrragas, lui non ha dubbi.

“Torno indietro di qualche domenica. Ritengo che la vittoria decisiva sia stata quella con il Torrecuso. In primo luogo perché abbiamo vinto contro una squadra imbattuta in casa e poi perché dovevamo ancora affrontare l’Akragas nello scontro diretto ed un passo falso prima avrebbe potuto complicare le cose. Invece, il successo di Ponte ci ha consentito di scendere in campo all’Esseneto dall’alto di tre punti di vantaggio, costringendo gli avversari a giocare per un solo risultato”.

Per Simonetti il rischio è uno solo.

“Non dobbiamo deconcentrarci. Abbiamo ampiamente dimostrato di essere i più forti sul campo. L’unico rischio sarebbe un calo di concentrazione che non possiamo permetterci. Rigoli lo sa benissimo ecco perché mantiene alta la tensione anche se è destinato a rimanere con un palmo di naso”.

L’APPELLO – Il direttore è consapevole del notevole feeling che ha con il pubblico torrese. Domenica dalla Curva si è alzato alto un coro a suo favore.

Ecco perché, ‘approfittando’ della nostra intervista, rivolge un accorato appello alla tifoseria legato all’iniziativa lanciata dalla società di riempire il Giraud nel derby con l’Agropoli grazie ad una ‘politica’ di prezzi di bassi.

“La gente è determinante per noi. I giocatori sentono tutto il sostengo del loro popolo quando sono in campo. Per questo mi appello alla tifoseria affinché venga sempre più numerosa allo stadio. Siamo primi in classifica e crediamo di meritare l’affetto del pubblico. Già con l’Agropoli anche grazie all’iniziativa sui prezzi popolari, credo che potremo ottenere ottimi risultati. Da qui alla fine del campionato mi aspetto un Giraud sempre più affollato”.

IL FUTURO – Direttore un’ultima domanda riguarda il suo futuro.

Sarà a Torre?

“Pensiamo a vincere quest’anno poi vedremo. Vi dico solo che già ci sono squadre che mi stanno facendo la ‘corte’. Mi riferisco a Taranto, Matera e Nocerina. Ma al momento il mio unico e solo pensiero è il Savoia e poter festeggiare con il presidente Luce la promozione uno accanto all’altro. E’ un impegno che mi sono assunto dal primo giorno con questa piazza ed intendo onorarlo”.

(Giovanni Caracciolo)





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