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PATTO DI FERRO. Dialogo tra Maglione e Simonetti Spazzati via i dubbi di un'impossibile convivenza. Alla vigilia del derby col Pomigliano, Feola mantiene alta la tensione: “D’ora in poi conta solo vincere”

PATTO DI FERRO. Dialogo tra Maglione e Simonetti

25-01-2014 – Messi alle spalle i veleni di Agrigento, con il comunicato stampa di ieri sera con il quale la società ha definitivamente chiuso qualsiasi tentativo di polemica proveniente dalla Sicilia, la concentrazione è rivolta al derby di domani al Giraud contro l’ostico Pomigliano. In un clima freddo con il Vesuvio imbiancato da sfondo, questa mattina la squadra ha sostenuto la consueta rifinitura sotto gli occhi di tifosi, giornalisti e della dirigenza al gran completo. La posta in palio è troppo alta e nessuno vuol lasciare nulla al caso.

INCONTRO DI ‘PACE’ – In questi giorni si sono fatte numerose illazioni sulla ‘convivenza’ tra il diesse Simonetti ed il neo direttore generale Maglione. Sulla loro paventata incompatibilità sono stati costruiti veri e propri teoremi. Tutto è stato spazzato via stamattina. Poco dopo le 11.00 Maglione è giunto al campo e dopo aver salutato i presenti si è avviato verso la panchina dove c’era Simonetti ad osservare l’allenamento. Dieci minuti di colloquio fitto fitto tra i due, immortalato da SOLOSAVOIA.IT (nella foto). Un vero e proprio patto di ferro tra i due esperti direttori per convogliare la propria esperienza verso un unico obiettivo: la Lega Pro. Un incontro che tutti auspicavano e che il buon senso e la maturità delle persone coinvolte ha risolto ancor prima che si potessero avanzare ulteriori dubbi.

13 BATTAGLIE – Per Vincenzo Feola il pareggio dell’Esseneto è un risultato come gli altri. Anzi, il tecnico preferisce mantenere la calma e spegnere i facili entusiasmi.

“Ho notato troppa euforia nell’ambiente dopo la partita di domenica. Non abbiamo ancora vinto nulla. Ci aspettano 13 battaglie, 13 finali e solo alla fine potremo tirare le somme. Per ora preferisco tenere la massima attenzione sulla partita di domani”.

Non c’è dubbio che il Savoia è artefice del proprio destino. Chi segue può solo sperare, nulla di più.

“Ne siamo consapevoli, tutto dipende da noi. Ho parlato con i ragazzi ed ho chiesto la stessa cattiveria e determinazione messa in campo nelle trasferte con Torrecuso ed Akragas”.

LE SCELTE – Feola non anticipa mai le sue scelte. Come da tradizione non lo ha fatto neanche stamattina.

“Scenderà in campo chi sta meglio. Devo valutare chi utilizzare per sostituire Viglietti e Petricciuolo. Ho convocato 22 giocatori, Arpino compreso. Non c’è Somma che ha la febbre”.

Occhio di riguardo per i diffidati con De Liguori e Del Sorbo che si sono aggiunti a Scarpa.

Per Yeboah è lo stesso tecnico a confermarci che ci vorrà ancora qualche giorno per il tesseramento. Il ghanese sarà disponibile per il derby contro l’Agropoli dopo la sosta della prossima settimana per la Viareggio Cup alla quale parteciperà Petricciuolo.

Un ultimo pensiero è per le dichiarazioni di Rigoli.

“Non voglio commentarle. Dispiace che un collega si lasci andare a frasi del genere. Purtroppo nel nostro mondo non è l’unico. Ma a me non interessa, io guardo avanti e penso solo al Savoia”.

BOESSO – Domani un ospite d’eccezione sarà al Giraud. Si tratta di Gaspare Boesso ‘storico’ numero uno dei bianchi che nella stagione 1964-‘65 firmò il record di imbattibilità tra i pali di 1149 minuti, con ben 12 gare di fila senza subire gol. Quell’anno il Savoia, allenato dal duo Spartano/Lopez, ottenne la promozione in C. Prima della partita la società farà dono al grande portiere, accompagnato dal nipote Giuseppe D’Ambrosio, di una targa e di una maglia, naturalmente con il numero 1.

(Giovanni Caracciolo)





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