24-01-2014 – Sembra quasi una storia infinita quella tra Savoia e Pomigliano. Tra campionato e Coppa le due compagini si incrociano spesso. In questa stagione è la terza volta che si confrontano, la prima al Giraud. Nei due precedenti al ‘Gobbato’ una vittoria per parte: 0-2 in campionato; 2-1 nel trofeo tricolore. Per i bianchi è il primo di tre derbies consecutivi che finora hanno sempre sorriso ai ragazzi di Feola. Nelle precedenti sei straregionali, il Savoia ha ottenuto altrettanti successi. Nel nostro appuntamento fisso con la presentazione dell’AVVERSARIO DI TURNO ‘indagheremo’ tra i segreti dei granata che stanno conducendo un campionato fatto di alti e bassi con il successo che non arriva da cinque turni.
I PRECEDENTI (A cura di Giuseppe Lucibelli) – Siamo alla sfida n. 26 in campionato tra Savoia e Pomigliano. Il conto tra le mura amiche è in netto favore dei bianchi che vantano 7 vittorie, 4 pareggi ed una sola sconfitta con 19 gol realizzati e 6 gol subiti. Bisogna tornare indietro nel tempo per scovare l’inizio della sfida dei due club e arrivare al 1950. Campo di gioco “Formisano”, è il 30 aprile. Di scena la Juve Alfa Pomigliano contro i ragazzi di mister Tofani. Ritornano Giulio Negri (263 presenze in maglia bianca) e Secondo Rossi (111 presenze e 45 gol all’attivo), ad irrobustire un telaio già forte. La Torrese vince alla grande. Subito in vantaggio con Castagnola (5’) deve aspettare il 65’ per raddoppiare con Calleri che triplica al 73’. Rossi e Salvatore nei sei minuti successivi archiviano definitivamente la pratica (5-0). Si salta al campionato di Promozione, girone B, stagione agonistica 1963-‘64 Un debutto eccellente sulla panchina torrese. Bruno Pesaola sostituisce il dentista Pietro Manola. E’ il 15 marzo 1964. Il Savoia vince 3 a 1. Al gol di Biemmi (29’) risponde l’ala destra Serra, poi le due ali del Savoia, Gentile e Rovani regalano una importante vittoria. Disastroso, per i bianchi, il campionato di serie D girone G datato 1972-’73, dove si registra il terzo derby con il Pomigliano. Senza società (i commissari Pepe, Mancini, Langella e D’Amelio si barcamenavano in un mare di problemi), quattro allenatori, ventotto calciatori. Un anno da dimenticare. Ultimo posto e retrocessione in promozione. Con Spartano sulla panchina si affronta il Pomigliano il 10 dicembre 1972. Nodari para l’imparabile, Porro spreca un pallone d’oro nei minuti finali, finisce a reti inviolate (0-0). Il 24 ottobre 1982 al “Giraud” il Pomigliano coglie il secondo pareggio, 1-1. La prima ed unica vittoria del Pomigliano (a Torre Annunziata) risale all’8 aprile 1984. De Risi, il bomber di Liveri, castiga i bianchi che vivono un’altra stagione da dimenticare (0-1). Il Pomigliano cade al “Giraud” il 18 novembre 1984, sotto i colpi di Domenico Tortora e Giorgio Vesce (2-0). Un’altra vittoria nella stagione successiva (2-1). Doppietta di Ciucci. Siamo giunti al 29 settembre 1985. Ancora una sfida nel campionato Interregionale risale al 22 febbraio 1987. Derby senza infamia e senza lode che si chiude con un salomonico 0-0.
Due sfide in Eccellenza tra INTERSAVOIA e Pomigliano, una vittoria in casa e un pareggio fuori. Le due compagini campane si ritrovano di fronte il 4 gennaio 2004, il Savoia di Andrea Chiappini vince nettamente (2-0). Si arriva alla stagione 2006/’07. Campionato di Serie D, Girone I. Farinelli presidente e Paolo Anastasio sulla panchina. Alla prima giornata, il 17 settembre 2006, vinse il Savoia per 1-0 con un gran gol di Ciro Porzio. L’ultima volta, qui a Torre Annunziata, le squadre si sono affrontate ancora in Serie D, Girone H, stagione 2007-’08. Alla 16.a giornata, il 9 dicembre 2007 il Savoia di Agovino impatta 1-1. Vantaggio di Marco Incoronato, con un bellissimo gol, spalle alla porta, su invito di Venditto.
eccoci alla sfida n. 26 in Campionato tra Savoia e Pomigliano. Il conto tra le mura amiche è in netto favore dei bianchi che vantano 7 vittorie, 4 pareggi ed una sola sconfitta con 19 gol realizzati e 6 gol subiti.
I NUMERI – 25 punti in classifica che scaturiscono da 6 successi, 7 pari ed altrettante sconfitte (delle quali 5 nelle prime cinque di campionato). 21 le reti realizzate, 23 quelle subite. Il Pomigliano diretto da Biagio Seno che dalla poltrona dirigenziale si è ‘piazzato’ sulla panchina dei granata procede verso il raggiungimento dell’obiettivo minimo: una tranquilla salvezza. I vesuviani sono una tipica squadra casalinga, Dei sei successi ben 4 sono stati ottenuti al ‘Gobbato’ ma l’ultimo assoluto è a Messina sei turni fa, poi un mini ciclo senza vittorie.
L’AVVERSARIO - Nel segno della lettera P: Palmese, Puteolana, Pomigliano, questo il curriculum di Biagio Seno, tecnico dei granata che ama il campo ma anche le scrivanie manageriali se è vero che il presidente Pipola ha dovuto sudare non poco la scorsa stagione per convincerlo ad accomodarsi sulla panchina che era stata di Cimmino prima e Foglia Manzillo poi con risultati da dimenticare. Nell’uno e nell’altro caso comunque, Seno ha dato prova di abilità e competenza non comuni che potrebbero valergli anche piazze più ambiziose pur considerando la sua giovane età.
Mister, dopo un inizio disastroso il suo Pomigliano ha inanellato quindici risultati utili consecutivi, Coppa Italia compresa, prima di “sedersi” nelle ultime giornate.
“Direi che si tratta di un calo psicologico più che fisico dal momento che, ad analizzare bene le due ultime partite con Torrecuso e Cavese, avremmo meritato senz’altro di più che il punto colto. Comunque, si tratta di cose che succedono in un torneo e non c’è nulla di drammatico in quello che ci sta accadendo”.
Domenica, affronterete la capolista. Ha in mente qualche accorgimento particolare per mettere in difficoltà il Savoia?
“Ritengo che per una squadra partita per salvarsi, ogni domenica è buona per conquistare punti utili purchè si giochi al massimo delle proprie capacità. Non credo si debba mai caricare l’avvenimento correndo il rischio di ottenere il risultato opposto a quello atteso. Stiamo preparando questa partita come tutte le altre”.
Riuscirete a recuperare qualcuno degli indisponibili?
“A parte Candrina che rientra dalla squalifica, restano fermi per infortunio sia Rea che Festa, ma siamo abituati a convivere con le emergenze”.
A proposito delle emergenze, la vicenda Gobbato ha destato scalpore, con i suoi giocatori che si sono pesantemente lamentati delle pietose condizioni dlela struttura.
“Non a caso i due indisponibili devono gli stop proprio ad infortuni causati dalle pessime condizioni del nostro campo. Non a caso da questa settimana ci stiamo allenando su altri impianti e continueremo così fino a quando non ci saranno le condizioni minime di idoneità”.
Il Ragusa abbandona il torneo. Il Licata per tre volte ha rinunciato a giocare, il Noto va ad Agrigento con la Juniores. Cosa pensa di questo calcio?
“Potremmo scrivere un libro su questo calcio malato le cui problematiche si acuiscono man mano che si scende di categoria. In questo torneo abbiamo affrontato all’andata squadre affamate di punti e tutte con il coltello fra denti. Adesso ci ritroviamo a dover fare i conti con situazioni strane ed assurde. Sono cose veramente deprimenti, soprattutto per chi lavora in questo mondo e ci crede”.
(Matteo Potenzieri)