http://www.solosavoia.it/2014/01/21/il-grande-ritorno-maglione-nuovo-diggi/

IL GRANDE RITORNO. Maglione nuovo diggì L’avvocato napoletano è stato voluto da Manca per il salto in Lega Pro. Il caso Akragas finisce in Procura Federale. In arrivo nuovi imprenditori

IL GRANDE RITORNO. Maglione nuovo diggì

22-01-2014 – Importanti novità in casa Savoia. La conferenza stampa annunciata ieri dall’Area Comunicazione non ha tradito le attese. Nella sala stampa ‘Leonardo Sfera’ tre i grandi temi posti sul tavolo, tutti di elevato impatto. Dall’allargamento dell’organigramma societario, con l’inserimento dell’avvocato Francesco Maglione quale direttore generale, alla fattiva ricerca da parte della dirigenza di nuovi imprenditori che possano rafforzare il progetto Savoia, passando per la richiesta di far intervenire la Procura Federale in merito al comportamento ‘antisportivo’ dei tesserati dell’Usd Akragas nel match contro il Pomigliano. MANCA – Arrivano poco dopo le 18.20 i dirigenti del Savoia. Tutti seduti uno accanto all’altro per evidenziare la totale unità del sodalizio torrese. C’è l’amministratore unico Manca, i vice presidenti Santaniello e Marciano, Mario Luce, figlio del pratron Lazzaro, ed al centro una figura nuova: è Francesco Maglione (nella foto).

A prendere la parola è Manca.

“La società si sta organizzando per il salto di categoria e in questo progetto rientra la presentazione del nuovo direttore generale: l’avvocato Francesco Maglione. Sarà con noi fino alla fine del campionato e nella prossima stagione che ci auguriamo di disputare in Lega Pro”.

Prima che giunga un’ovvia domanda, l’architetto anticipa tutti.

“Simonetti resta con noi anche perché Maglione curerà un’altra parte della gestione. Al diesse è riservata la componente  sportiva legata al campo”.

MAGLIONE – L’introduzione dell’amministratore risulta fondamentale per rompere il ghiaccio. Ma il leguleio partenopeo non è certo uno che lesina parole, anzi, il suo intervento sarà lungo ed esaustivo.

“Dopo che ho chiuso con il Bologna (luglio 2010 ndr) avevo deciso di lasciare il calcio ma quando un mese e mezzo fa ho incontrato Manca e Santaniello ho percepito in loro la credibilità e la forza di questa società che ha avuto il coraggio di investire fior di soldi non lesinando sforzi pur di centrare un grande obiettivo. Ritengo che Torre, dopo anni di difficoltà, si possa ritenere fortunata nell’aver trovato imprenditori così seri. Ho conosciuto poco fa Mario Luce e mi sento vicino alla sua famiglia che si è impegnata a regalare un sogno a questa città”.

LA SERIE B – Non poteva mancare una domanda sui trascorsi di Maglione al Savoia.

“Ho un bellissimo ricordo. Questa piazza mi ha subito accolto con grande affetto ed io penso di aver ripagato con eguale stima e professionalità. Vincemmo subito il campionato. Ricordo ancora che dopo la sconfitta interna con la Fermana ci avvicinammo pericolosamente ai play-out. Da quella domenica assunsi la carica di presidente e con la vittoria di Battipaglia, grazie ad un gol del giovanissimo Giulio Migliaccio, fu un continuo crescendo fino all’emozionatissima semifinale di Palermo e alla finale di Avellino con oltre 15.000 torresi a festeggiare la promozione in B”.

IL PRESENTE – Maglione confessa di non conoscere bene questo campionato.

“Ho visto il Savoia per la prima volta contro il Due Torri poi nella battaglia col Torrecuso. La squadra è davvero forte. Quando si tratta di accettare la sfida anche caratteriale non si tira indietro. A Ponte è stato così e sono certo che anche domenica scorsa si è registrata una grande prova di carattere”.

MAGLIONE & SIMONETTI – Il neo direttore generale sgombra il campo da qualsiasi duplicazione di ruoli con il diesse.

“Nell’organigramma di una società il direttore generale è sopra a quello sportivo. Questo sia chiaro. Detto ciò non vedo alcun problema a lavorare insieme a Simonetti. A lui spetta di operare sul mercato, io non interverrò sotto questo frangente. Il mio ruolo è quello di mantenere lo status quo per quest’anno, garantendo e preservando l’intera area tecnica. Lavorerò a stretto contatto con i calciatori, l’allenatore ed il suo staff”.

L’OBIETTIVO – Il Savoia non si è mai nascosto. Da subito ha dichiarato di giocare per vincere il campionato.

Maglione entra in corso d’opera con la squadra prima in classifica.

“Non bisogna credere che ad Agrigento sia finita la stagione. Aver pareggiato con l’Akragas costituisce un risultato di tutto rispetto. Il campionato è ancora lungo e come diceva il maestro di giornalismo Gianni Brera, il calcio è un mistero agonistico. Noi abbiamo un solo bonus e non possiamo sbagliare. Certo se le vinciamo tutte la promozione è matematica ma bisogna mettere in cantiere qualsiasi rischio.  Sono qui per vincere”.

NUOVI SOCI – Un altro punto che ha suscitato l’interesse della stampa presente è stato affrontato dall’amministratore Manca al termine dell’intervento del diggì.

“Stiamo cercando di allargare la compagine societaria perché è necessario costruire una base ancor più forte per ben figurare in Lega Pro. Vi faccio l’esempio dell’Ischia che ha stravinto lo scorso torneo ma già al momento dell’iscrizione al successivo campionato ha avuto difficoltà economiche. Questo non succederà con noi perchè programmiamo. Chiedo a nostri tifosi di esserci sempre più vicini. Domenica scorsa il presidente Alessi, nonostante il risultato sul campo, sarà stato entusiasta per il grande incasso. Noi, al di là dei 1500 affezionati tifosi che passano per il botteghino ogni domenica, non riusciamo ad avere altri introiti dagli incassi. Per questo è necessario ampliare la struttura per rafforzare le fondamenta”.

SAVOIA VS AKRAGAS – L’ultimo tema riguarda il duello ‘infinito’ con l’Akragas che, esauritosi sul terreno di gioco con la supremazia complessiva del Savoia, arriverà anche nelle aule della giustizia sportiva.

Manca ci spiega il perché.

“Abbiamo dato mandato ai nostri legali di verificare gli estremi per comunicare alla Procura Federale tutto quanto accaduto nell’ultimo periodo ad Agrigento. Mi riferisco in primis alle dichiarazioni del presidente Alessi dopo la partita con il Pomigliano (il riferimento è alle parole del dirigente siciliano che aveva dichiarato in un video che 4 giocatori della sua squadra si erano fatti ammonire appositamente per farsi squalificare la domenica precedente al match col Savoia ndr). In tal senso un ringraziamento speciale va a Vincenzo Chirullo il tifoso che per primo ci ha segnalato il fattaccio. Concordammo subito con il responsabile comunicazione Rodolfo Nastro di chiedere di cancellare quel video, così come la richiesta fu allargata ad altri tifosi e giornalisti che hanno aderito alla nostro invito. Eccezion fatta per qualcuno che non ha compreso il senso, tutti si sono stretti intorno a noi perché era nostra intenzione non pubblicizzare la notizia prima del match di Agrigento. Adesso che la partita è alle spalle vi abbiamo spiegato il perché di quella decisione”.

(Alfonso Caracciolo)





Lascia un commento

I NOSTRI PARTNERS