19-01-2014 – Provate a prenderci. Ci ha tentato in tutti i modi l’Akragas di Pino Rigoli a raggiungere in vetta la capolista Savoia. Ma gli attacchi dei siciliani si sono infranti contro il muro di un super Maiellaro che in almeno due occasioni ha chiuso la saracinesca ad Arena sigillando lo 0 a 0. I bianchi hanno ottenuto quello che volevano, mantenere la distanza di sicurezza dalla diretta inseguitrice.
BATTAGLIA TRA CIVILTA’ – Sono usciti indenni dalla Valle dei Templi gli undici gladiatori ‘romani’ che hanno portato alto il nome dell’antica Oplonti nell’arena ‘greca’ di Akragas. Si può così definire epico lo scontro dell’Esseneto nobilitato dalla presenza di oltre cinquemila spettatori ma ‘ferito’ dall’assenza forzata del popolo torrese. Alcuni tifosi sono comunque giunti ad Agrigento e da una collinetta hanno assisto al match insieme ad alcuni sostenitori locali.
LE SCELTE – Feola schiera dal primo minuto un indomabile Ruscio che all’ingresso in campo per il riscaldamento, accolto tra i fischi dello stadio, risponde con un plateale ‘Gridate, non vi sento’. Per il resto formazione obbligata con Esposito al posto di Carotenuto e Manzo a rilevare Terracciano. Per Pino Rigoli, invece, solo l’imbarazzo della scelta con il trio Saraniti-Savanarola-Assenzio nel tentativo di scardinare l’arcigna difesa dei bianchi.
LA PARTITA – Pronti via. L’adrenalina sale subito alta. Fallo a centrocampo, si accende una mischia. A farne le spese è Del Sorbo subito ammonito. Ma non sarà l’unico momento di tensione sul terreno di gioco. Ad ogni interruzione, faccia a faccia tra i ventidue in campo che si fronteggiano a muso duro. Alla fine in molti finiranno sul taccuino di un arbitro impeccabile nelle decisioni.
SUPER MAIELLARO – Padroni di casa pericolosi all’8’. Arena calcia dal limite e chiama subito Maiellaro agli straordinari. Perfetto il tuffo del numero uno torrese che si distende alla sua sinistra e devia la sfera in angolo. Tre minuti ed arriva la risposta del Savoia. Cross di Scarpa e gran bel gesto atletico di Tiscione che in sforbiciata manda a lato.
Al 39’ ancora biancazzurri insidiosi. Su azione d’angolo Maiellaro blocca una palla danzante in area anticipando di un soffio Arena pronto al tap-in.
43’ Il portierino biancoscudato dimostra di essere in stato di grazia. Su azione di rimessa, Arena supera con doppio dribbling Stendardo e si presenta a tu per tu col numero uno torrese. Decisiva la deviazione col ginocchio sinistro che devia la palla di quel tanto che basta per spedirla in angolo.
Si chiude così, dopo due minuti di recupero, la prima frazione di gioco.
SAVOIA ORDINATO – Nella ripresa si annotano pochissime occasioni da gol. Un ordinato Savoia rende evanescente qualsiasi tentativo di forcing avversario. Addirittura sono i bianchi ad avere la ghiotta opportunità per violare l’Esseneto. Da un lancio dalle retrovie, siamo all’80, il neo entrato Meloni si presenta a tu per tu con Valenti che ha la freddezza di restare in piedi e respingere il tentativo di pallonetto del bomber in maglia bianca.
Girandola di sostituzioni nei cinque minuti di recupero. Poi l’esultanza al triplice fischio di Amabile. La capolista torna a casa convinta della propria forza e consapevole di aver superato lo scoglio più difficile col piglio della grande squadra.
IMMENSO CAPITANO – Uno scatenato Scarpa a fine gara alza al cielo orgoglioso la sciarpa del Savoia, rivolgendosi verso i cinquanta irriducibili ultras torresi costretti all’esterno dell’Esseneto. Qualche giocatore akragantino lo avvicina con tono minaccioso ma il capitano sfodera il suo carisma e risponde a tono a chi osa sfidarlo. In contemporanea 500 tifosi festeggiano al Giraud l’ennesima impresa dei propri beniamini. Siamo la capolista… provate a prenderci!
(Giovanni Caracciolo)
