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L’AVVERSARIO DI TURNO. L’Akragas

L'AVVERSARIO DI TURNO. L'Akragas

17-01-2014 – Ci siamo quasi. Tra poco meno di 48 ore Akragas e Savoia saranno in campo per la sfida delle sfide. Nel nostro consueto appuntamento dedicato all’AVVERSARIO DI TURNO in collaborazione con GolSicilia.it vi sveleremo tutto del mondo akragantino per un match senza segreti. La formazione di Agrigento arriva alla gara da seconda forza in campionato dopo essersi impegnata realmente una sola volta nelle ultime tre partite (contro il Pomigliano). Ricordiamo infatti, a fine anno, il 7-0 con i giovanissimi del Noto e la ormai famosa “partita/non partita” di domenica scorsa con il Ragusa durata solo 10 minuti. I “Rigoli boys” sono stati bravi a non abbassare la guardia e a preparasi al meglio alla gara, senza lasciare nulla al caso, mettendosi bene in testa che la partita di domenica allo stadio “Esseneto” può valere una stagione.

I PRECEDENTI (A cura di Giuseppe Lucibelli) – Si contano sulle dita di una mano le sfide disputate ad Agrigento. Quattro volte appena il Savoia ha incontrato “i Giganti” nel corso della sua ultracentenaria storia. La prima risale alla stagione agonistica 1965-’66, Campionato di serie C girone C. Franco Faraone Mennella è il presidente del Savoia, sulla panchina un tandem inedito: Antonio Giglio e Giacomo Blason. Alla 14.a giornata, ovvero il 19 dicembre 1965, arriva l’Akragas a Torre Annunziata. Un gol dell’ala sinistra Esposito definisce il risultato della partita. Nel girone di ritorno, alla 31.a giornata, i bianchi approdano per la prima volta ad Agrigento. Primo maggio 1966: un gol di Franzò regala ai siciliani la vittoria. A fine stagione il Savoia retrocederà in serie D dopo l’infausto spareggio al “Flaminio” di Roma contro il Nardò. La sfida si ripropone dopo ben 15 anni, è il Campionato di serie C2 girone D, stagione agonistica 1981-’82.  Il 29 novembre 1981 ad Agrigento, per l’11.a giornata, il Savoia di Mario Trebbi è costretto a cedere l’intera posta in palio proprio nei minuti finali della partita. Un gol del terzino Orlandi all’89’ fa esultare l’Akragas. L’arbitro di quella partita era Nicchi di Arezzo. I bianchi si riscattano nella gara di ritorno, guidati da Ciro Scognamiglio, subentrato alla 20.a giornata (2-0, con gol di Pepe e Margiotta) ma la formazione del presidente Franco Immobile non riesce comunque a salvarsi e retrocede nel Campionato Interregionale. La terza trasferta nella Valle dei templi è datata 27 dicembre 1992. 15.a giornata del Campionato di serie C2 girone C. Luigi Farinelli è il presidente, Sergio Eberini inizia il campionato, sostituito da Franco Fabiani all’11.a giornata. E proprio con Fabiani in panchina il Savoia espugna lo stadio di Agrigento con una netta vittoria (0-3). Questa la formazione che riuscì a centrare il colpaccio: Verderame, Cosentino, Sanguedolce, Amura, Costantino, Incitti, Amato, Irrera, Marino (75’ Torino), Caruso (79’ Vivo), Soviero. Vantaggio di Marino al 24’, raddoppio di Caruso al 50’ e tris di Gigi Incitti all’85’. Vittoria anche nella gara di ritorno, il 6 giugno 1993 (32.a giornata) con un netto 5-1. Il Savoia termina comunque in zona retrocessione e perderà anche lo spareggio di Lamezia Terme contro il Licata. Ma un fortunoso ripescaggio consentì alla squadra dei fratelli Farinelli di ripresentarsi ai nastri di partenza del Campionato di serie C2 girone C. Ultima sfida ad Agrigento: 24 aprile 1994. Finisce in parità 1-1. Vantaggio dei torresi al 6’ con Sanguedolce, pareggio del peperino Nuccio al 18’. Era il Savoia di Gigi De Canio, che l’anno successivo traghetterà i bianchi in C1.

I NUMERI – Numeri da vera capolista quelli della squadra biancazzurra, che solo per “colpa” del Savoia, non si trova in testa alla classifica. Infatti, andando a guardare il resto delle graduatorie degli altri gironi di serie D, i siciliani sarebbero nella gran parte di questi in cima alla graduatoria. Secondo posto in classifica frutto di 15 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte. Esseneto vero e proprio fortino, con solo vittorie e un unico pareggio, ottenuto dall’ostico Due Torri ad inizio dicembre. Come detto numeri importanti, su tutti spicca la miglior difesa del campionato, con soli 13 gol subiti (14 quelli del Savoia). In avanti una coppia d’attacco seconda solo a quella della stessa capolista, con 21 reti divise tra Saraniti e Arena. In tutto per i “giganti”, 42 gol messi a segno.

PUNTI DI FORZADifesa bunker quella registrata da mister Rigoli. Astarita, Chiavaro, Vindigni, Parisi e De Rossi sono il giusto mix per una retroguardia che lascia davvero poco lavoro al giovane portiere Valenti, guarda pali esplosivo sulla linea di porta, un po’ meno in uscita. Il centrocampo, privo del lungodegente Bonaffini, è guidato da capitan Pellegrino. Uomo fondamentale si sta rilevando l’ex Città di Messina, Assenzio che sta andando in rete con una frequenza da attaccante, sempre pericolosi i suoi inserimenti offensivi. In attacco è risaputo il feeling tra Saraniti ed il “genio” Arena, con loro spesso Savanarola o anche l’ultimo arrivato Nassi, giocatore con gol e presenze anche in serie B.

ULTIME NOTIZIE – Arriverà al match al meglio della forma la compagine sicula, con tutti gli effettivi a disposizione, né infortunati né squalificati. Mister Rigoli potrà quindi sfruttare al meglio il potenziale a disposizione. Recuperato dopo l’infortunio alla caviglia, anche l’uomo in più della squadra Nicola Arena. L’Akragas dovrebbe scendere in campo con Valenti in porta, sulle fasce difensive De Rossi a Parisi, centrali Astarita e uno tra Chiavaro e Vindigni (ballottaggio), in mediana Pellegrino, Assenzio e Aprile. Attacco a tre con Saraniti al centro, Arena a sinistra e Savanarola che si è riconquistato il posto da titolare, dalla parte opposta. 

(Luciano Passalacqua)





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