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A Palazzolo hanno vinto gli ultras Sciarpe, bandiere, striscioni, cori. I tifosi del Savoia hanno dato spettacolo. In 100 in Sicilia per rispedire al mittente le accuse di “tifo violento”

A Palazzolo hanno vinto gli ultras

14-01-2013 – A Palazzolo qualcuno ha vinto. Se sul campo le squadre hanno pareggiato e negli spogliatoi si è dato vita ad una zuffa incivile, le cui responsabilità andranno accertate, chi era sugli spalti ha conquistato, con onore, il successo. Ci riferiamo a loro: ai tifosi del Savoia, i tanto vituperati, offesi, ultras. Hanno dato vita ad una giornata di sport sana, pacifica, mossa unicamente dalla fede per la propria squadra del cuore. Quanti flash ad immortalare i momenti indimenticabili della trasferta in terra siciliana, “desiderata” da 140 giorni, da quando, per la solita giustizia sommaria, gli organi competenti, dall’Osservatorio per le manifestazioni Sportive al Casms, passando per Commissariati, Questure e Prefetture di turno, come tanti Ponzio Pilato, hanno sempre preferito lavarsi le mani con ordinanze fredde nei contenuti ma gravissime nelle determinazioni che vietavano, una dopo l’altra, le trasferte ai sostenitori del Savoia, “giustificandole” con motivazioni sommarie, quali una generica “pericolosità…per atti posti in essere in precedenza…”. La spada di Damocle è stata, di certo, quanto accaduto a Pomigliano. Ma punire in questo modo un’intera tifoseria è fuori da ogni regola.  Sabato mattina il Prefetto di Siracusa ha dato il via libera ai sostenitori torresi, decidendo di disattendere gli organi inferiori, Casms su tutti, assumendosi la responsabilità di permettere la trasferta libera dopo quattro mesi di “emarginazione”. In cento circa hanno voluto sobbarcarsi il lunghissimo viaggio: 638 km di speranza, di voglia di tornare a sventolare il proprio vessillo in uno stadio che non fosse il Giraud. I supportes oplontini hanno dimostrato di meritare in pieno il credito “condizionato” del Prefetto di Siracusa. E’ stato bellissimo leggere tanti messaggi e vedere le immagini sui social network che testimoniavano le tappe di avvicinamento a Palazzolo. Una volta arrivati, i tifosi hanno subìto un restrittivo controllo delle forze dell’ordine ma, con gran senso civico, si sono adeguati anche a quest’ennesima “onta”. La fotografia più bella? Il loro ingresso sugli spalti del Scrofani-Salustro. Sciarpe, bandiere, striscioni, cori. L’anima ed il cuore di Torre erano presenti, tornati, finalmente, ad inneggiare ai propri colori. Novantasei minuti di palpitazione, speranza per la possibile vittoria della squadra, delusione per il pareggio finale. Ma tant’è, ciò che contava era vivere il campo, rivivere una giornata di sport. E loro l’hanno fatto, un esempio da seguire ed un ringraziamento da parte di tutti. Ieri i tifosi del Savoia la loro partita l’hanno vinta!

(Redazione)





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