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SAVOIA-RENDE. Il pagellone Gargiulo un leone, peccato la sua assenza all’Esseneto. Per Petricciuolo e Scarpa la diffida è come un macigno. Bentornato Tiscione

SAVOIA-RENDE. Il pagellone

13-01-2014 - MAIELLARO 6 – Intervento determinante al 26’ pt su Pignatta che da pochi passi sfiora il pareggio: scatto felino e pallone intercettato. Poco prima su conclusione di Caruso, è Viglietti a dargli una mano.

PETRICCIUOLO 4,5 – E’ il peggiore dei suoi. ‘Sente’ il rischio squalifica per la gara dell’Esseneto e gioca con il freno a mano tirato. Un problema per sè e per i compagni. E’ causa sua se Gargiulo deve intervenire in seconda battuta su un attaccante avversario, commettendo fallo.

VIGLIETTI 6,5 – L’esatto opposto di Petricciuolo. Pur sapendo di essere diffidato non si è risparmiato, giocando su ogni pallone. Una prova di carattere e costanza che va premiata con un voto nettamente sopra la sufficienza. Da segnalare la bella sgroppata nella ripresa con due avversari saltati in velocità come birilli. E’ in un grande stato di forma.

TERRACCIANO 5 – Impreciso e confusionario in diverse occasioni. Subisce due gialli che mettono a rischio la gara dei suoi. Fortuna che il Rende dopo nove minuti dalla sua espulsione resta in dieci, riequilibrando la parità numerica. Mancherà ad Agrigento, Manzo il suo sostituto naturale. Da un suo svarione Pignatta per poco non pareggia ma nella stessa azione è bravissimo ad immolarsi davanti alla porta evitando il gol avversario.

STENDARDO 5 – Probabilmente con la testa era già ad Agrigento. Non si aspettava un Rende così arcigno e pericoloso. E’ andato subito in difficoltà. Troppe indecisioni che all’Esseneto non dovranno ripetersi.

DE LIGUORI 6 – Una gara di ordinaria amministrazione, a volta agisce anche da ultimo difensore nelle ripartenze avversarie. Un suo tiro da buonissima posizione termina oltre la curva. Per Agrigento ci vuole il De Liguori dei bei tempi.

TISCIONE 6,5 – Finalmente. Dopo alcune gare opache, non alla sua altezza, il fantasista palermitano è ispirato. Da un suo cambio di passo ubriacante, al 3’ Marchio è costretto ad atterrarlo. Sarà il rigore che determinerà la partita. Bentornato Pippo.

GARGIULO 7 – E’ il migliore in campo, un giocatore fondamentale per il gioco del Savoia. E’ su tutti i palloni, spezza le azioni avversarie, propone il gioco dei suoi, pronto nei raddoppi. Un calciatore di grande spessore. Purtroppo ad Agrigento non ci sarà e questa si che è un’assenza pesantissima. L’ammonizione che gli determina la squalifica nasce a causa di un erroraccio di Petricciuolo in disimpegno.

DEL SORBO 6 – Una partita non semplice. Pochi i palloni giocabili. Dopo il vantaggio la squadra ha un’involuzione mentale che porta ad un arretramento del baricentro. Essendo lui il terminale in attacco è il più penalizzato. Bravo a far espellere Ginobili. (Dal 30’ st MELONI 6 – Il bomber entra subito in partita, il suo compito è quello di portare in avanti la squadra per evitare di essere schiacciati negli ultimi minuti. Gli riesce bene. Sta riscaldando i motori per il big match di domenica prossima).

SCARPA 6 – Il capitano ‘si contiene’. Consapevole di rischiare la squalifica per Agrigento gioca con intelligenza ed esperienza, evita di buttarsi su ogni pallone come suo solito, si tiene lontano dai pericoli. Marchia comunque il match con il suo quattordicesimo sigillo stagionale che regala i tre punti alla capolista. (Dal 43’ st CRISCUOLO s.v.).

CAROTENUTO 6 – E’ in palla. Ha ripreso lo smalto di inizio stagione. Giocatore prezioso nella rosa di Feola. Poco dopo il vantaggio avrebbe l’occasione per chiudere il match ma alza troppo la palla che termina sopra la traversa. La sua uscita è legata all’espulsione di Terracciano che costringe l’allenatore a rinforzare il reparto arretrato. Il Giraud gli tributa un meritato applauso al momento del cambio. (Dall’8’ st MANZO 6 – Feola, come giusto che sia, decide di inserirlo dopo il rosso a Terracciano. Sarà lui che domenica prossima sostituirà il compagno di reparto nell’arena di Agrigento).

FEOLA 6 – Il coraggio non gli manca. L’aveva detto alla vigilia, l’ha confermato in campo. Ha fatto giocare i titolarissimi, diffidati compresi, prendendosi i suoi bei rischi ed i fischi del Giraud per eventuali provvedimenti disciplinari che avrebbero potuto compromettere la prossima gara. Gargiulo è caduto nel tranello ma la lettura della gara è stata esatta. Non avrebbe potuto agire diversamente perché a differenza dell’Akragas le ultime due gare del Savoia sono state partite vere, nervose, sofferte. E quando il gioco si fa duro è giusto che scendano in campo i suoi ‘leoni’, su tutti Scarpa e Gargiulo.

(Redazione)





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