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PRIMA IL RENDE. Feola: “Battiamo i calabresi” Il tecnico invita a prestare attenzione al match di domani, dopo si penserà all’Akragas. Le parole di Starita. L’appello di Manca ai tifosi: “Venite numerosi”

PRIMA IL RENDE. Feola: “Battiamo i calabresi”

11-01-2014 – Sul campo col Rende, con la testa ad Agrigento. Vive su un doppio filo la vigilia del match di domani contro i calabresi. La notizia diffusa, forse ad arte, il venerdì prima dell’incontro con i biancorossi, da un sito agrigentino del divieto per i tifosi del Savoia di recarsi il 19 gennaio all’Esseneto, ha ottenuto una vera e propria alzata di scudi da parte dell’intera comunità torrese. Le proteste dei tifosi nella serata di ieri, l’incontro mattutino tra il sindaco Starita ed i dirigenti del Savoia sono stati tutti indirizzati ad evitare l’ennesima ingiustizia che si tenta di perpetrare in dileggio dello sport e delle regole. Ma il campionato chiama ed i bianchi devono rispondere sul campo con la nona vittoria stagionale al Giraud (11 se si contano anche i due successi in Coppa Italia contro Matera e Marcianise) su altrettanti match disputati nel proprio fortino.

FIDARSI E’ BENE… – Cominciamo proprio dalla stretta attualità calcistica. Questa mattina il Savoia ha sostenuto la rifinitura cui hanno partecipato tutti gli uomini in rosa, compreso Meloni ed Esposito. Niente tesseramento per Yeboah. Ieri sembrava la giornata decisiva ma un problema sorto sul permesso di soggiorno ha fatto optare la società torrese per una giustificata cautela.

In conferenza stampa Feola è pronto per le domande di rito. La prima riguarda le sue intenzioni sulla formazione da opporre al Rende, considerando i quattro diffidati a rischio squalifica.

“Giocherà chi merita. Non sono abituato a fare calcoli anche perché non abbiamo ancora vinto col Rende e ci sono 90 minuti da giocare. Non mi fido dei calabresi che stanno facendo bene in quest’ultimo periodo. Hanno cambiato quasi tutta la rosa con il mercato e questo significa che hanno tutta l’intenzione di salvarsi. E’ giusto rispettarli schierando il miglior Savoia possibile anche perché chi gioca contro di noi mette in campo un agonismo che non evidenzia in altre partite”.

Che il campionato sia parzialmente ‘falsato’  non è poi tanto lontano dalla realtà.

“Più che pensare a chi schiererò domani guardiamo una squadra come il Noto che contro l’Akragas ha messo in campo tutti giovanissimi perdendo 7-0 e come per miracolo dal lunedì successivo è intervenuto deciso sul mercato rinforzandosi. Lo stesso vale per Licata e Ragusa. Così non va bene”.

APPELLO AI TIFOSI – Ieri pomeriggio fuori dal Giraud qualcuno paventava una protesta clamorosa, disertare il match contro il Rende per alzare alta la polemica contro il divieto.

Una scelta che non trova concorde Feola.

“Noi abbiamo bisogno dei nostri tifosi e mi appello a loro affinché vengano allo stadio più numerosi che mai. Sono convinto che non verranno meno anche perché la passione e l’affetto che mettono in ogni gara ci carica più di ogni altra cosa”.

IL SINDACO – E passiamo al ‘caso Akragas’, una questione che sta assumendo risvolti di ordine politico con la possibile discussione del caso in Parlamento. Con l’incontro che si è tenuto questa mattina al Giraud tra il sindaco Starita e la dirigenza del Savoia, rappresentata dall’amministratore Manca e dal vice presidente Santaniello, si sono tracciate le linee di azione per intervenire in maniera ‘preventiva’ ed evitare l’irreparabile. Dalla lettura della dettagliata nota stampa congiunta, diramata dall’Area Comunicazione dei bianchi, si denota il forte spirito di collaborazione e l’azione a 360° tra sindaco e società.

E’ il sindaco Starita a confermarci la nostra impressione.

“Abbiamo posto le basi per evitare un’ingiustizia. Nella mia nota inviata al Prefetto di Agrigento e per conoscenza al ministro Alfano ed al capo dipartimento Postiglione ho evidenziato proprio l’esigenza di tutelare lo sport e le comunità di Torre Annunziata ed Agrigento che hanno tutto il diritto di godersi uno spettacolo nel segno della correttezza reciproca. D’altronde all’andata, al Giraud abbiamo trattato con i guanti di velluto l’Akragas ed i suoi tifosi, non vedo quindi alcun elemento ostativo che possa indirizzare la decisione in maniera diversa. Per me la trasferta sarà libera e così dovrà essere, anche perché al momento non mi è giunta alcuna notizia diversa”.

Lunedì mattina vi sentirete con il sindaco di Agrigento?

“Già l’ho contattato e ad inizio della prossima settimana ci sentiremo nuovamente. Siamo espressione di due comunità dell’Italia meridionale ed è giusto dare il buon esempio di civiltà. Io garantisco per i miei concittadini così come lui farà per i suoi”.

MANCA – Sulla stessa lunghezza d’onda del primo cittadino è Quirico Manca.

“Abbiamo deciso di comune accordo il da farsi. Non vogliamo lasciare nulla al caso perché questa è una battaglia di civiltà e di sport. Negare il diritto ad assistere ad un incontro per motivazioni del tutto strumentali sta fuori da ogni logica. Siamo davvero fiduciosi che questo tanto temuto divieto non arriverà anche grazie alla nostra decisa presa di posizione preventiva”.

Una richiesta finale ai tifosi.

“Avevo sentito da qualche parte che domani c’è chi vorrebbe disertare la partita per protesta. Non ne vedo l’utilità perché gli unici che sarebbero danneggiati da un atteggiamento del genere sarebbero i giocatori, la società e gli stessi tifosi che vanno allo stadio. Questo è il momento per compattarci ancora di più e dimostrare a tutti la nostra unione partecipando numerosissimi alla partita di domani. Mi aspetto i settori colmi di gente festante che spinga i ragazzi ad una grande vittoria. Dopo penseremo all’Akragas”.

Alcuni momenti dell’incontro di questa mattina al ‘Giraud’:

(Alfonso Caracciolo)





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