http://www.solosavoia.it/2014/01/04/violato-locone-infallibile-savoia/

VIOLATO L’OCONE. Infallibile Savoia Torrecuso battuto a domicilio grazie alle reti di Carotenuto e Terracciano. Prova di forza degli uomini di Feola sospinti da oltre 500 tifosi

VIOLATO L’OCONE. Infallibile Savoia

05-01-2014 – Infallibile! Sei su sei. Il Savoia non conosce ostacoli nei derby con le corregionali. 18 punti conquistati, il massimo ottenibile. Un ruolino di marcia strepitoso contro le campane, nonostante tutte abbiano affrontato la capolista con una determinazione fuori dal comune. Oggi lo ha fatto il Torrecuso che, seppur lontano parente dalla squadra che subì un umiliante pokerissimo alla prima giornata, ha dovuto arrendersi alla voglia di primato di Scarpa e compagni, sospinti dalla carica dei 500 giunti da Torre Annunziata.

CREPE ORGANIZZATIVE – Quando si dice che il Savoia deve fuggire da questa categoria, si afferma il vero. La società beneventana ha confermato enormi crepe organizzative che hanno  davvero evidenziato l’estrema approssimazione nel preparare il match contro la capolista. Dalla mancata prevendita dei biglietti che avrebbe potuto provocare tensioni all’arrivo dei tifosi, all’assenza di un’area riservata alla stampa o alla dirigenza ospite che ha dovuto assistere alla gara in piedi. I colleghi si sono disposti alla men peggio, in una tribuna coperta che contava molta più gente di quanto ne avrebbe potuto contenere il settore. Un rischio non da poco che solo per il buon senso di tutti non è degenerato. Di certo lo sconfitto di giornata non è la squadra che ha tenuto testa alla capolista ma la società di patron Rillo che si era atteggiata, in settimana, ad essere pronta per ricevere il Savoia. Alla prova dei fatti, ha clamorosamente fallito.

LA CARICA DEI 500 – I tifosi hanno vinto ancora. Non c’era dubbio. Passione e mentalità ultras hanno fatto la differenza. Un sostegno costante, intenso, fatto di canti e cori che hanno suscitato stupore ed ammirazione anche nel pubblico di casa. Scene da ricordare, con la marea umana che ha invaso il settore ospiti dell’Ocone come mai si era visto da queste parti. Quando si dice che i tifosi per alcune squadre costituiscono il dodicesimo uomo in campo, il Savoia rientra in quella casistica. Sull’1-1 la torcida torrese ha alzato alto il suo sostegno fino al gol vittoria di Terracciano. E la squadra ha ringraziato nella maniera giusta correndo sotto la rete di separazione a festeggiare i tre punti con la propria gente, quasi un contatto fisico d’altri tempi, di un altro calcio: una scena bellissima. La marcia di avvicinamento al big match dell’Esseneto del prossimo 19 gennaio non poteva cominciare meglio.

LA PARTITAFeola resta fedele al suo 4-2-3-1 schierando a sorpresa Bizzarro al posto di Tiscione che parte dalla panchina. Subito in campo Carotenuto con Del Sorbo spostato in vece dell’infortunato Meloni. Per il resto squadra tipo. Fiorucci getta nella mischia il neo acquisto Accetta per un settore offensivo costituito quasi tutto da under. Il match vive nella prima parte di sprazzi. Le due squadre si rispettano e nel primo quarto d’ora non si vivono emozioni se si eccettua un colpo di testa di Stendardo al 4’ che termina di poco a lato.

CAROTENUTO L’OPPORTUNISTA – Al 19’ il Savoia passa. Un vero e proprio ‘regalo’ della premiata ditta Minichiello-Improta che confezionano, su un piatto d’argento, il vantaggio dei bianchi. Il terzino sinistro effettua uno sprovveduto retropassaggio al proprio portiere, Minichiello non stoppa la sfera, ne approfitta Carotenuto che si inserisce come un falco e mette la palla in rete. La legge dell’ex è confermata con il numero undici torrese che inizialmente non esulta, prima di farsi prendere per la gioia del gol lasciandosi andare ai festeggiamenti con i compagni. Il Savoia domina. Al 38’ bello scambio Del Sorbo-Scarpa con il capitano che fa partire un gran diagonale. Stavolta Minichiello ci mette una mano e devia in angolo. Termina così la prima frazione.

PARI TORRECUSO – Nella ripresa il Savoia continua a gestire l’incontro. Al 54’ i bianchi vanno vicini al raddoppio con Carotenuto che su calcio di punizione, all’altezza della bandierina, impegna severamente il portiere locale che con un colpo di reni toglie la palla dall’incrocio. Al 60’ i padroni di casa impattano il match. Punizione dalla trequarti di Cersosimo, la sfera giunge in area di rigore, si accende una mischia, il più lesto è Diego Zerillo che insacca la sua nona rete stagionale. Il pari risveglia il Torrecuso che per i successivi dieci minuti mette alle corde Stendardo e compagni. Il Savoia accusa il colpo e fa fatica a reagire anche se è dei bianchi la più limpida occasione della ripresa. Siamo al 74’ quando su azione d’angolo, capitan Scarpa colpisce di testa, la palla si stampa sulla traversa e torna in campo senza che nessun attaccante dei torresi riesca ad approfittarne, la difesa libera.

TERRACCIANO IL GIUSTIZIERE – Il Savoia torna a macinare gioco ed avanza il baricentro, stavolta è il Torrecuso alle corde. All’81 Pascuccio ferma con le cattive Tiscione, è il secondo giallo ed espulsione. Beneventani in dieci. Sulla susseguente punizione si presenta Terracciano, il suo tiro, viene deviato dalla barriera di quel tanto che basta da cambiare la traiettoria della palla. Minichiello non riesce ad intervenire e guarda la sfera terminare in fondo al sacco. Siamo all’82’, la gioia è incontenibile. Terracicano e compagni corrono dai tifosi per festeggiare (nella foto). La torcida si carica a mille. Feola rinforza la mediana sostituendo uno stanco Carotenuto con Di Pietro. Dopo cinque minuti di recupero il match si chiude. Per il Savoia è la sesta vittoria su sei derby disputati. Poco importa che da Agrigento giunga la notizia del successo degli akragantini sul Pomigliano. Ciò che conta è aver ottenuto tre pesantissimi punti su un campo trappola che solo due turni fa aveva visto il Torrecuso battere proprio l’Akragas per 1-0. In un sol colpo il Savoia viola per la prima volta in stagione l’Ocone e sigla due reti, tante quante subite dai beneventani tra le mura amiche nelle precedenti nove gare. Se questa non è una vittoria da primato, poco ci manca.

(Giovanni Caracciolo)





Lascia un commento

I NOSTRI PARTNERS