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L’AVVERSARIO DI TURNO. Il Torrecuso Beneventani imbattuti in casa e quarti in graduatoria. Scopriamo pregi e difetti dei rossoblu ascoltando il tecnico Fiorucci e il bomber Zerillo

L'AVVERSARIO DI TURNO. Il Torrecuso

03-01-2014 – Il primo appuntamento del nuovo anno è tutt’altro che semplice. Il Savoia è atteso all’Ocone di Ponte (Bn) dal Torrecuso in un derby che apre in grande stile il girone di ritorno. Se solo si volesse guardare alla gara d’andata non ci sarebbe partita. I bianchi prevalsero 5-0 sulla neo promossa squadra beneventana non lasciando neanche le briciole agli uomini allora allenati da Santosuosso. Ma ne è passata di acqua sotto i ponti e mentre il Savoia si è confermato battistrada per tutto il girone d’andata, la matricola Torrecuso è diventata una vera e propria protagonista in positivo del torneo attestandosi in piena zona play off. Nel nostro consueto appuntamento del venerdì dedicato all’AVVERSARIO DI TURNO faremo la radiografia ai rossoblù per svelarne pregi e difetti.

I PRECEDENTI – L’unico precedente all’Ocone risale alla stagione 2011-‘12, in Eccellenza. I bianchi guidati da Vitter avrebbero stravinto il campionato ai danni del Gladiator ma nonostante un gran ruolino di marcia non riuscirono a vincere in casa del Torrecuso. Il match terminò 2-2 con le reti di Montaperto e Ottobre per il doppio vantaggio ospite, con i sanniti che agguantarono il pari in pieno recupero. Il ritorno al Giraud terminò 4-0.

I NUMERI – I dati statistici rendono l’idea della vera forza dei beneventani che hanno dimostrato di non accusare il loro battesimo assoluto in serie D, confermandosi domenica dopo domenica. 30 i punti in classifica che valgono il quarto posto a pari merito con la Cavese. Otto le vittorie, 6 i pareggi, solo tre sconfitte, una in più del Savoia. 24 le reti realizzate, 18 quelle subite. L’Ocone è il vero fortino dei beneventani. Ben 20 punti sono stati conquistati tra le mura amiche con lo stesso Akragas che si è dovuto arrendere a Zerillo e compagni (1-0). L’imbattibilità interna è tra i punti di forza del Torrecuso.

L’ALLENATORE – Una doppia intervista per questo pre-derby. Abbiamo ascoltato il tecnico Fiorucci e bomber Zerillo, il giustiziere dell’Akragas.Un curriculum importante per Silvano Fiorucci, annoverabile tra quelli che ne sanno una più del diavolo, tanta l’esperienza accumulata tra C1 e C2 con Benevento, Arezzo, Andria, Teramo, Imolese, Sansovino e Foggia dove ha avuto ai suoi ordini Francesco Scarpa. Non si è nemmeno fatto mancare la serie D con l’Orvietana, il Sansepolcro ed il Pierantonio prima di accettare la proposta della famiglia Rillo, già conosciuta ai tempi del Benevento, e tornare in pista con un club neo promosso solo perché lo dice la storia. I numeri infatti parlano d’altro.

Mister, dove vuole arrivare questo Torrecuso?

“A me è stata chiesta la salvezza lanciando magari qualche under di buone prospettive. Girando a trenta punti devo ammettere che non manca molto per raggiungere la quota utile per la permanenza in categoria. A quel punto ce la giocheremo tutta per entrare in zona play off anche se il ritorno è sempre tutt’altra musica rispetto all’andata. In molti, grazie al mercato di riparazione, si sono letteralmente trasformati e potrebbero venir fuori delle sorprese. Domenica ad esempio a Rende abbiamo affrontato una squadra nuova per sette undicesimi rispetto al resto del girone d’andata che ci ha reso la vita difficile al di là del risultato”.

Recentemente la sua squadra ha incontrato e battuto l’Akragas. Cosa pensa della squadra siciliana?

“Trovare punti deboli in una compagine come l’Akragas è impresa davvero ardua. I nuovi innesti in attacco mi sono parsi molto forti e già integrati, bene il centrocampo, ottima la difesa con il centrale Chiavaro che ha tutte le qualità per disputare campionati professionistici ad ottimi livelli. Tuttavia resto della convinzione che sia battibilissima come tutte le squadre se affrontate con la giusta cattiveria agonistica, organizzati e convinti che in campo si scende sempre in undici contro undici. A tal proposito posso ricordare un Foggia-Napoli con gli azzurri proiettati verso la B e noi sicuramente più deboli, chiusasi con un pareggio che riuscimmo ad ottenere grazie alla nostra forza di volontà”.

Ha allenato Francesco Scarpa, uomo squadra, simbolo del Savoia. Come lo descrive? 

“Francesco è stato con me negli anni “pugliesi” in C1, a Foggia ed Andria. E’ un talento naturale ed ottimo atleta. Un vero peccato che non sia riuscito a sfondare nel grande calcio, aveva tutti i numeri per potersi affermare. In serie D è certamente un lusso per la categoria. Per il Savoia è una fortuna annoverarlo in squadra”.

Domenica affronterete la capolista. Sono in vista accorgimenti particolari?

“Saremo estremamente accorti, studieremo la gara nei minimi particolari concentrati a dare il meglio di noi stessi. Nella speranza che non finisca come all’andata anche se quello era un Torrecuso privo di molti giocatori, all’esordio nel nuovo torneo e per giunta contro una squadra desiderosa di dare il meglio al cospetto del proprio pubblico per dimostrare tutto il proprio conclamato valore. Proprio dagli errori e dall’inesperienza di quella gara siamo ripartiti e se oggi siamo quarti in graduatoria, probabilmente, quella lezione ci è servita”.

I tifosi del Savoia avrebbero voluto giocare al ‘Santa Colomba’, considerato il gran seguito previsto per il match di domenica. Non sarà così. Si giocherà all’Ocone.

“E’ giusto così. Il nostro stadio può contenere anche duemila spettatori, ci sarà spazio sufficiente per gli ospiti. Credo sia legittimo che i nostri tifosi si godano la propria squadra sul campo che li ha visti sempre protagonisti soprattutto in un torneo che ci vede matricola dopo l’exploit della scorsa stagione. E’ un premio per noi e per loro. Sarà un onore ospitare la capolista”.   

IL BOMBER – Otto reti in chiusura di girone d’andata. Uno score di tutto rispetto per un attaccante mai troppo prolifico in serie D. Diego Zerillo sembra aver trovato a Torrecuso l’ambiente ideale per far venir fuori tutte le sue qualità.

“E’ vero, qui mi trovo bene, sono tranquillo e a mio agio. Dopo il bel campionato dello scorso anno (14 reti il bottino personale ndr), conto di andare in doppia cifra anche in questa stagione. Ci sono molto vicino anche se la cosa più importante è che la mia squadra faccia bene.”.

Domenica è di scena il Savoia. Un’altra sfida con i fiocchi.

“Sarà certamente una bella partita. Loro vorranno confermarsi in testa così come noi intendiamo fare bella figura davanti al nostro pubblico. Promettiamo massimo impegno. Chi verrà ad assisterci non se ne pentirà.”.

Siete in piena zona play-off, giocate un buon calcio e in casa siete praticamente imbattibili. Non è che pensate a qualcosa di più che alla semplice salvezza?

“La salvezza è il primo obiettivo e intendiamo conquistarla prima possibile. Dopodichè nulla ci impedisce di lottare per qualcosa di più importante anche se il torneo è difficile e la classifica piuttosto corta”.  

(Matteo Potenzieri)





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