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I NUMERI. Bilancio da record Tutte le statistiche del Savoia targato Lazzaro Luce al termine di un girone di andata entusiasmante. Bianchi con un ruolino di marcia impressionante

I NUMERI. Bilancio da record

01-01-2014 – Numeri, che passione. La matematica non fa parte del gioco e la lasciamo agli studenti, qui andiamo alla ricerca di numeri che possano spiegare e far comprendere meglio il “fenomeno” Savoia targato Luce. Perché una squadra è vincente quando tutto l’assetto risulta organico e finalizzato ad un obiettivo ben preciso. La lettura dei numeri anche nel calcio assume i connotati di una cartina al tornasole che diventa prova irrefutabile, decisiva nell’espressione di un giudizio complessivo.

NUMERI VINCENTI – Un girone d’andata da favola, una conferma sul campo che fa pendant con i pronostici della vigilia del campionato. Al giro di boa il Savoia si presenta davanti a tutte le squadre avversarie, tagliando il traguardo di metà percorso con numeri davvero speciali. Andiamoli a conoscere e ad analizzare. Cominciamo dai  punti in classifica: 43. In tutta la serie D ha fatto meglio solo il Pordenone e il Marano, nel Girone C, con 44 punti.  Il numero di vittorie, 14, è il più alto della serie D, ex aequo con le due capolista del Girone C. Se entriamo nello specifico del nostro Girone emergono altri numeri da capogiro: 24, il maggior numero di punti conquistati in casa; 19 il maggior numero di punti conquistati fuori casa;  8  il  maggior numero di vittorie in casa (su otto partite disputate); 6 il maggior numero di vittorie fuori casa,  ex aequo con l’Akragas; 2 il minor numero di sconfitte; 27 gol al “Giraud” equivalgono al miglior attacco casalingo; 19 reti realizzate fuori casa consegnano la palma del miglior attacco “esterno”; per finire alla migliore serie di vittorie consecutive 8: Savoia e Akragas, ex aequo.

STORIA GIRONE D’ANDATA- Nella sua centenaria storia il Savoia non aveva mai totalizzato così tanti punti nel girone d’andata, neanche quando ha centrato promozioni esaltanti ed avvincenti. Negli ultimi 8 campionati di serie D, ad esempio, il maggior punteggio è stato conquistato nella stagione 2006-‘07, con Paolo Anastasio sulla panchina ed Alessandro Farinelli alla presidenza. 33 punti, frutto di 9 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte con 23 gol realizzati e 14 gol subiti, consentendo ai bianchi di piazzarsi al secondo posto, alle spalle della Sangiuseppese, capolista con 36 punti. A quota 32 punti il Savoia girò nella stagione agonistica 2003-‘04, quando c’era Andrea Chiappini sulla panca e Matachione alla presidenza. 10 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte, 26 gol fatti e 15 subiti. Terzo posto ex aequo con la Casertana. Nella stagione del ritorno in serie D, 2002-‘03, dopo l’esperienza InterSavoia, con Dario Pasquariello alla presidenza, Urban prima e Cucchi dopo sulla panchina, il Savoia si piazza al giro di boa al quarto posto con 30 punti grazie alle 8 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte, 20 i gol fatti e 15 quelli subiti. A quota 30 il Savoia arriva anche nel campionato 2004-‘05, sempre sotto la presidenza Matachione, con Guglielmo Ricciardi allenatore. Stesso score, diverso il numero delle reti, 23 gol fatti e 16 subiti. Per un secondo posto a pari punti con il sorprendente Solofra, alle spalle della lepre Real Marcianise di mister Boccolini a 34 punti.

Il minimo raggiunto in questi ultimi otto campionati di serie D sono datati 2005-‘06, Livio Maranzano in panchina e 2008-‘09 con Vincenzo Angellotti presidente e Mauro Agovino allenatore. Soltanto 17 punti, frutto, in entrambi i casi, di 4 vittorie, 5 pareggi e 8 sconfitte. Andando a ritroso nel tempo, considerando i campionati dalla serie D in su, il Savoia che più si avvicina all’attuale è sicuramente quello della stagione 1967-‘68. Del presidente Giuseppe Decina e del tandem di allenatori Spartano-Lopez, di questo “storico” 11: Boesso, Bertossi, Nazzi, Di Mauro, Genisio, Simonaggio, Magagnotti, Santin, Terreri, Carnevale ed Esposito. Ebbene quella squadra conquistò 13 vittorie, 2 pareggi e subì 2 sconfitte per un totale di 28 punti che trasformati con il punteggio attuale si tramuterebbe in 41 punti. 10 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte, per un totale di 35 punti (attuali) in altre due stagioni: 1969-‘70, il Savoia dei fratelli Russo presidenti e Emidio Zanotti allenatore con la serie C conquistata in Lega ai danni della Turris; 1989-‘90, quando il sogno diventa realtà con la promozione in serie C2 grazie al tandem famiglia Farinelli alla dirigenza e Mario Schettino, sulla panchina. Per nulla trascendentale il girone d’andata nell’anno della fantastica promozione in serie B, con i fratelli Moxedano in cabina di regia e Osvaldo Jaconi al posto di comando. 8 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte uno score che totalizzava 29 punti!

TUTTI I GIRONI – Tenendo sempre gli ultimi campionati della serie D sotto la nostra lente d’ingrandimento, andiamo a verificare a quanti punti hanno girato le capoliste dei diversi gironi. Record di punti è 44. Totalizzati nel 2005-‘06 dal Rovigo di mister Parlato (Girone D) con 13 vittorie, 5 pareggi e 1 sconfitta (girone a 20 squadre), 39 gol fatti e 21 gol subiti e dal Val di Sangro guidato da Cosco (Girone F), con 14 vittorie, 2 pareggi e nessuna sconfitta, 41 gol fatti e 8 gol subiti. Anche il Siracusa di Auteri (Girone I), nella stagione 2008-‘09, girò a quota 44, grazie alle 14 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta con 38 gol all’attivo e 9 al passivo. Con un punto in meno, 43, sono arrivati il Tritium di Mangia (Girone B), nel campionato 2007-‘08, frutto di 13 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta 42 gol fatti e 14 subiti; il Pontisola di mister Porrini (Girone B), con 13 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte, 43 gol fatti e 21 gol subiti e l’Ischia di Campilongo (Girone H), grazie alle 14 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte, 38 gol fatti e 8 gol subiti, entrambi nella passata stagione della serie D. A 42 punti, per finire questa breve carrellata di giri di boa in tutta Italia, approdarono la Sanremese (Girone E) nella stagione 2003-‘04 e il Foligno di Marini nel campionato 2004-‘05. La sua squadra realizzò 46 gol, bottino identico a quello del Savoia di Feola.

PRESENZE – Sono soltanto 3 i calciatori che mister Feola ha sempre schierato ad inizio partita nelle 17 giornate del girone d’andata: Maiellaro, Gargiulo e Scarpa. Se aggiungiamo anche l’ingresso in campo dalla panchina, allora Meloni raggiunge il terzetto battistrada con 17 presenze. Ad una lunghezza Stendardo e Viglietti. Tiscione ha totalizzato invece 15 presenze, 14 da titolare come De Liguori. Vanta 15 gettoni anche Del Sorbo (6 da titolare + 9 ingressi dalla panchina). A quota 14 presenze troviamo l’under Petricciuolo. Poi via via tutti gli altri, con Panariello che chiude la fila con una sola presenza.

FESTIVAL DEL GOL –  Capocannoniere del Girone è Francesco Scarpa, il capitano del Savoia, capace di realizzare 13 centri (di cui 4 su rigore). A ruota lo segue Giuseppe Meloni a quota 12. Del Sorbo, che sta venendo fuori alla distanza, ha realizzato 5 gol. A quota 4 c’è Pippo Tiscione, segue a 3 Pasquale Carotenuto, con 2 gol troviamo un tandem inedito: Stendardo–De Liguori. Quattro calciatori con 1 sol gol: Viglietti, Bizzarro, Longo ed Esposito. 1 autorete a favore, nell’ultima trasferta di Messina (Cucè).

CARTELLINI GIALLI – In questa classifica il primo è Tiscione, con 5 cartellini gialli e con una giornata di squalifica già scontata. A quota 3, quindi diffidati, troviamo Gargiulo, Petricciuolo e Scarpa. Con 2 cartellini gialli sventolati dal direttore di gara troviamo Del Sorbo, Viglietti, De Liguori, Meloni e Stendardo, che li ha totalizzati nella stessa partita, e quindi ha subito anche un cartellino rosso, l’unico, per fortuna, di tutto il girone d’andata per i colori biancoscudati. Con 1 sol cartellino giallo ci sono: Manzo, Bizzarro e Di Pietro.

PRIMI CON MERITO – Una serie di numeri che ci aiutano a comprendere il “fenomeno” Savoia 2013-‘14, costruito in maniera impeccabile dal presidente Lazzaro Luce, con la magistrale consulenza del direttore sportivo Antonio Simonetti, sotto la guida di Vincenzo Feola. Ovviamente dietro a questi protagonisti principali, compresi tutti gli effettivi dell’attuale rosa, lavorano in “silenzio” altri importanti co-protagonisti e tutti insieme devono continuare a “lavorare” ancora per 17 partite per tramutare in realtà il sogno di un’intera città, di un’intera tifoseria. Quindi punto e a capo.

Si ricomincia. Calma e gesso. Altri numeri ci aspettano… per un fantastico 2014!

(Giuseppe Lucibelli)





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