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SI CHIUDE IL 2013. Un anno di Savoia Dal deludente campionato scorso all’avvento di Luce. Bianchi da record e Campioni d’Inverno. 365 giorni di emozioni raccontati da SoloSavoia.it

SI CHIUDE IL 2013. Un anno di Savoia

31-12-2013 - Un 2013 di slancio. Ci piace etichettare così l’anno che si chiuderà alla mezzanotte di oggi. Come da nostra ‘tradizione’ dedichiamo l’ultimo articolo di questo intenso 2013 alle vicende che hanno contraddistinto la stagione del Savoia. Dal girone di ritorno dello scorso campionato, alla ‘calda’ estate che ha portato all’avvento di Lazzaro Luce alla guida dei bianchi, fino a questa prima, esaltante, parte della nuova stagione conclusasi con il titolo di Campione d’inverno per la squadra diretta da mister Feola.

RIAPRE IL GIRAUD – La prima data da fissare è il 6 gennaio allorquando il Giraud, chiuso per tre mesi da una pesantissima decisione della giustizia sportiva dopo gli accadimenti del derby di Coppa a Pomigliano, riapre i battenti. E’ festa grande. La gente accorre allo stadio e trascina il Savoia al successo sul Ragusa. 3-1 il risultato finale con reti di Guarro, Pallonetto e Manfrellotti. La domenica successiva per i tifosi torresi cadono anche i primi divieti per le trasferte. A Palazzolo sarà via libera. Purtroppo per le altre sfide lontano da Torre non sarà sempre così.

SCONTRO AL VERTICE – La squadra stenta, in società le cose non vanno meglio. E’ scontro tra la cordata torrese, capeggiata da Verdezza, e l’avellinese Sergio Contino. Sui media si susseguono accuse reciproche, intanto i giocatori lamentano stipendi arretrati. La svolta arriva il 5 marzo alle ore 19.55. Davanti al notaio è il momento delle firme. A Contino va il 70% della società, la restante parte nelle mani di alcuni soci torresi: Verdezza, Salvatore, Maia, Caiazzo e Contieri, ognuno col 6%.

SAVOIA VS COMUNE – Con la definizione degli equilibri all’interno della compagine societaria sembrerebbe tornare il sereno nell’orizzonte del Savoia. Non sarà così. Si riaccende un’altra querelle, quella che vede il Comune ‘lamentare’ il non corretto utilizzo dello stadio con la mancata corresponsione dei fitti. Si arriva addirittura al ‘sequestro’ da parte della polizia municipale delle lavatrici utilizzate dal Savoia, la squadra non può allenarsi. E’ una pagina vergognosa dei tesissimi rapporti tra Palazzo Criscuolo e Piazzale Gargiulo. Urge un accordo. Alla fine il buon senso prevale e la delibera del segretario comunale che aveva ‘cacciato’ il Savoia dal Giraud viene ‘sospesa’ fino al termine della stagione. Il campionato può continuare.

FINALE ANONIMO – Nonostante per buona parte del girone di ritorno la squadra di Amura sia in piena zona play off, nelle ultime cinque giornate fa harakiri. Solo sconfitte, dentro e fuori e play-off persi. Un’indegna conclusione che fa ribollire la piazza che chiede chiarezza e certezze per il futuro.  Il 3 maggio scompare un’altro pezzo di storia, a 100 anni compiuti ci lascia Giovannino Giraud.

LA CALDA ESTATEContino vorrebbe il 100% del Savoia, i ‘torresi’ cercano forze nuove. Si apre così una stagione che vede contrapposte le due anime presenti in società. Per la prima volta si fa avanti il nome di Lazzaro Luce, patron del Gladiator. E’ SOLOSAVOIA.IT che il 23 aprile, a campionato ancora in corso, intervista per la prima volta (clicca qui) l’imprenditore di Arienzo che apre ad un suo possibile arrivo. Verdezza e Contino sono ai ferri corti, il commercialista torrese tarda a consegnare il bilancio ed i libri contabili, l’assemblea dei soci è rinviata. Il 29 maggio è un giorno cruciale: Sergio Contino si dimette e Lazzaro Luce esce alla scoperto, dichiarando al nostro portale “Voglio il Savoia” (clicca qui). I tifosi prendono posizione e si schierano con il dimissionario presidente del Gladiator.

INIZIA L’ERA LUCE – Le posizioni si irrigidiscono sempre più. Contino non vuol cedere, Verdezza sembra fare il gioco delle tre carte, Luce preme. La situazione rischia di precipitare penalizzando proprio il Savoia che potrebbe ritrovarsi senza un presidente. Dalle pagine del nostro sito insistiamo per un incontro face to face tra Contino e Luce, cosa che non era ancora accaduta. E’ la soluzione del caso. L’8 giugno, in gran segreto, nei pressi di Avellino, i due imprenditori si ritrovano. Dopo neanche un’ora raggiungono l’accordo: il 70% passa a Lazzaro Luce. A SOLOSAVOIA.IT l’ESCLUSIVA delle notizia attesa da un’intera città (clicca qui), il nostro sito e la nostra pagina facebook ‘esplodono’ di visite, gli organi di stampa riprendono la nostra news. INIZIA L’ERA LUCE.

UN GRANDE SAVOIA – Luce vuol fare le cose in grande. Basta essere un eterno secondo, stavolta vuol primeggiare in quella che è l’esperienza più intrigante da quando ha deciso di entrare nel calcio. Si comincia da una vera e propria rivoluzione nell’organigramma. Via tutti i dirigenti e lo staff del deludente anno precedente, arrivano gli uomini di ‘fiducia’ di Luce: Quirico Manca amministratore unico, Gianluca Marciano ed Orlando Santaniello vice presidenti, Tonino Simonetti direttore sportivo. Per l’Area comunicazione viene scelto l’unico ‘torrese’ della nuova struttura, Rodolfo Nastro. Nella sua prima conferenza stampa, il 2 luglio al Lido Azzurro, Luce chiarisce il suo progetto, ambiziosissimo. Lega Pro subito, poi la B. Sintonia assoluta con i tifosi, inizia un nuovo modo di rapportarsi con l’Amministrazione comunale. Il sindaco Starita partecipa alla conferenza e sostiene la nuova dirigenza. Si pongono le basi per un grande futuro. Il diesse Simonetti ha carta bianca nella costruzione della squadra. Tutti nuovi. Arrivano cinque top player: Scarpa, Tiscione, Stendardo, De Liguori, Meloni, giocatori di esperienza e dai grandi numeri. C’è una vera e propria ‘colonia’ che giunge dal Gladiator: Del Sorbo, Bizzarro, Maiellaro, Viglietti, Terracciano, su tutti. L’organico fa paura, è una vera e propria ‘macchina da guerra’, così come l’aveva definita Luce nella sua prima visita a Torre il 9 giugno.  A condurre questo carrarmato, Vincenzo Feola, ex difensore della Juve Stabia. Per lui è la grande occasione. La squadra si ritrova per il romitaggio in Abruzzo, a Fara San Martino. Il 23 agosto la presentazione ufficiale. Al Giraud in 4000 assiepano la tribuna centrale. E’ uno spettacolo stile hollywodiano. Anche la pagina ufficiale facebook della Lega di serie D riprende le immagini della serata.

INIZIA L’AVVENTURA – Il Savoia non viene meno alle ‘promesse d’estate’ e dopo essersi tolto lo ‘sfizio’ di partecipare al primo turno della Tim Cup a Gubbio (3-0 per gli umbri ed eliminazione), inizia il campionato in grande stile. Otto vittorie nelle prime otto di campionato, è record. Alle spalle l’unica che sembra tenere il passo della capolista è l’Akragas che alla terza giornata è stato strapazzata al Giraud (3-0). E’ un vero e proprio attacco delle meraviglie quello dei bianchi. Meloni, Scarpa, Tiscione, Del Sorbo, Carotenuto, vanno tutti in gol (nel girone d’andata saranno 46 le reti realizzate, più di tutte le squadre partecipanti ai nove gironi di D). A sorpresa alla nona arriva la prima sconfitta in quel di Noto (2-1). I bianchi si riprenderanno subito sospinti da un pubblico unico, entusiasta che rende ogni gara al Giraud uno spettacolo nello spettacolo. Coreografie capaci di far parlare tutti quelle inscenate con Torrecuso, Cavese e Marcianise. In trasferta la passione non conosce ostacoli. Il Savoia vince tutti i derby: in casa con Torrecuso (5-0) e Cavese (2-1), fuori con Pomigliano (0-2), Agropoli (1-3) e Battipagliese (0-1).

LA VICENDA LUCE – Il 7 novembre è un giorno di grande amarezza. Di primo mattino il presidente del Savoia viene condotto nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere per indagini relative all’assegnazione di alcuni appalti riguardanti l’Asl di Caserta. La notizia fa l’immediato giro dei media e la società decide di indire una conferenza stampa il pomeriggio. Davanti ai giornalisti ci sono l’amministratore Manca ed il vice presidente Santaniello. Il messaggio che esce è forte e chiaro. ‘Totale e piena vicinanza al presidente per la sua vicenda personale. Il progetto Savoia non subisce modifiche, va avanti con ambizioni confermate’. La presa di posizione della dirigenza restituisce immediata serenità alla piazza ed alla squadra.

CAMPIONI D’INVERNO – Il Savoia continua nella sua marcia verso il primato. Una mini crisi di risultati porta all’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera del Pomigliano (2-1) ed alla seconda sconfitta stagionale a Gioia Tauro (1-0). L’Akragas raggiunge i bianchi in vetta. Ma nelle successive gare gli akragantini accusano lo stress psicologico della rimonta e nelle tre partite successive realizzano 4 punti contro i nove del Savoia. Alla penultima d’andata i torresi sono a +5 e conquistano il titolo di Campioni d’inverno con un turno d’anticipo. Nel 4-1 sul Due Torri si registra un altro record, quello del gol più rapido nella storia del Savoia. E’ di Antonio Del Sorbo che buca la rete avversaria dopo appena 12 secondi. Il 2013 si chiude con il rocambolesco pari di Messina contro il Città. Un 3-3 in rimonta che porta il Savoia a 43 punti, record assoluto nel girone d’andata in 105 anni di storia del Savoia. L’Akragas è a -3.

ED ORA… IL 2014 – Il 2013 lascia un’eredità importante. Spetta al nuovo anno dare concretezza a quanto seminato nel girone d’andata. Il 19 gennaio il grande appuntamento con la storia di questo campionato. All’Esseneto di Agrigento il match of the year contro l’Akragas, fuori i secondi! La Lega Pro è l’obiettivo dichiarato, possibile. Spetta a Scarpa e compagni trasformare il sogno in realtà per festeggiare tutti insieme con patron Luce il ritorno tra i professionisti.

(Redazione)





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