27-12-2013 – L’ultimo ‘viaggio’ del 2013 è alle spalle. A Messina, il Savoia ha incrociato il suo destino con i giallorossi peloritani in un match all’insegna degli errori e delle emozioni senza fine. Purtroppo è mancata la parte più bella, più intensa, quella che dà un senso compiuto ad ogni partita: la tifoseria. Perché quella presente era ben lontana dall’esserlo. Ne siamo stati testimoni dal vivo. Il ‘Celeste’, con i suoi 12.000 posti a sedere, tanto imponente quanto tristemente vuoto, era quasi un inno al non calcio con ben quattro settori deserti: le due curve, i distinti e l’angolo riservato agli ospiti in uno spicchio della curva. Poco più di 300 persone in tribuna centrale, di ultras neanche l’ombra. Abbiamo vissuto così una partita ‘calda’ sul terreno di gioco ma fredda, troppo fredda sugli spalti, pensando a ciò che poteva essere e non è stato. SOLOSAVOIA.IT era presente e vi ha voluto regalare il video della trasferta di Messina. Dalla partenza poco dopo le sei del mattino da Torre, le nostre immagini vi faranno rivivere il passaggio dello Stretto tra le opposte coste di Scilla e Cariddi. Poi l’arrivo sulla terra ferma, in Trinacria con direzione lo stadio ‘Giovanni Celeste’. Abbiamo montato le immagini del riscaldamento dei giocatori, della dirigenza torrese presente, le mille facce di una gara spasmodica, a tratti ‘pazzesca’. I flash di giornata sono legati ai tre gol con tre diversi modi di esultare. Si comincia dalla prima rete di capitan Scarpa che con rabbia e determinazione raccoglie subito la sfera appena entrata in porta per posizionarla a centrocampo. Poi arriva il secondo gol di Bizzarro con l’urlo strozzato in gola dell’ex Gladiator che pensa, insieme ai compagni, a raggiungere il pareggio. Giunge infine la gioia del 3-3: un incontenibile Stendardo corre verso la panchina con la grinta di un leone, una scena che racchiude la domenica di Messina per raccontare la felicità di un risultato ripreso in extremis, cui fa da contraltare la tristezza del settore ospiti vuoto, che sarebbe esploso dall’entusiasmo. Di Pietro, raggiunto il pari, invita i compagni ad un altro sforzo per tentare il sorpasso. Ironia della sorte pochi secondi dopo proprio sui suoi piedi capita l’occasionissima del 3-4. L’ultima scena vede Suppa, secondo di Feola, abbracciare Scarpa che da torrese e capitano non si da pace per la mancata vittoria. E’ questa la storia filmata che vi raccontiamo, racchiusa nel nostro ‘cortometraggio’.
Rivivetelo con noi. Buona visione.
(Redazione)
