22-12-2013 – Un misto di soddisfazione e delusione. Questo si respira negli spogliatoi del ‘Celeste’ dopo il rocambolesco 3-3. Da un lato la gioia di aver recuperato l’handicap dei tre gol in meno di mezz’ora, dall’altro l’amaro in bocca per una gara che poteva e doveva essere giocata in maniera diversa.
FEOLA – Il primo a presentarsi ai taccuini dei giornalisti è il tecnico Feola.
Un punto guadagnato o due punti persi?
“Questo pareggio per noi vale come una vittoria. E’ stata una gara particolare, non saprei come commentarla. Ci siamo complicati la vita da soli ma siamo stati anche sfortunati. Abbiamo creato tanto e colpito un palo e una traversa. Ad un certo punto ho temuto di perdere la partita, nel finale potevamo addirittura vincerla. Forse lo meritavamo”.
Tiscione sottotono. Se potesse tornare indietro, rifarebbe le stesse scelte?
“Riproporrei gli stessi undici. Oggi, rispetto alle sconfitte di Noto e Gioia Tauro, abbiamo creato tantissime occasioni da rete. All’ultimo minuto Di Pietro ha avuto anche l’opportunità di siglare il 4-3. Peccato”.
Le marcature del Città di Messina sono nati da alcune indecisioni di Maiellaro, oggi, per la prima volta, apparso insicuro.
“I due gol subiti su punizione sono frutto di un infortunio del nostro portiere. Ma non dimentichiamoci che sull’1 a 3 Maiellaro ha fatto una grande parata e dato il via alla rimonta”.
BIZZARRO – E’ ancora il protagonista in positivo di questo Savoia. Ha cambiato volto al match quando ha sostituito uno spento Tiscione. Suo il gol del 2 a 3 e il cross da cui è scaturito il pari finale. Forse avrebbe meritato la maglia da titolare anche quest’oggi.
“Non è mai facile entrare a partita in corso. Sono contento di aver contribuito ad agguantare il pari. Sinceramente non mi aspettavo una reazione del genere dopo il 3-0, eppure Feola ci ha dato la giusta carica. Alla fine è andata bene”.
SCARPA – E’ stato colui che ha dato il via alla riscossa del Savoia. Da vero capitano, nonostante il 3-0 e una partita che sembrava ‘maledetta’, non ha mollato, credendo fino alla fine alla rimonta.
“Il pareggio ci va stretto, purtroppo siamo partiti con l’handicap. Oggi la porta sembrava stregata. Resta comunque un punto importante anche se meritavamo qualcosa in più. Queste sono partite che vanno vinte. Se fosse durata solo cinque minuti in più, avremmo portato a casa i tre punti”.
Intanto l’Akragas batte il Noto (7-0) e accorcia le distanze dal Savoia. I siciliani sono ora a -3 dai bianchi.
“Siamo primi e tranquilli. Deve preoccuparsi chi insegue. Noi non dobbiamo commettere l’errore di girarci indietro”.
MANCA – Chiudiamo con le parole dell’amministratore unico Manca (nella foto), che ha assistito alla gara insieme ai vice-presidenti Santaniello e Marciano.
“Venerdì avevo visto i ragazzi carichi e concentrati. Ero certo che oggi ci avrebbero regalato un’altra gioia. Invece, alla prova dei fatti, non mi sono piaciuti. Primo tempo scialbo, abbiamo dato la possibilità agli avversari di fare i protagonisti. Addirittura, abbiamo permesso a Vella di diventare l’eroe di giornata”.
A questo Savoia va comunque riconosciuto il merito di non aver mai mollato.
“E’ vero ma non dovevamo arrivare al punto di essere costretti a rimontare un passivo così pesante. Dovevamo avere un approccio diverso al match e con una maggiore organizzazione potevamo ottenere tranquillamente la vittoria”.
(Giovanni Caracciolo)