12-12-2013 – L’addio, il dietrofront, il perdono. In due giorni Pippo Tiscione (nella foto) è stato capace di ravvivare il mercato del Savoia. Il fantasista martedì pomeriggio aveva manifestato la sua volontà di andar via per tornare a Palermo e giocare in una squadra di Eccellenza. Ventiquattro ore dopo ha fatto marcia indietro chiedendo alla società di essere reintegrato in rosa. Tante le voci che si sono susseguite a ritmo vertiginoso, ad evidenziare che quella di Tiscione fosse una vera e propria farsa all’italiana.
IL SAVOIA RIACQUISTA TISCIONE – Proprio quando tutto sembrava puntare verso un nome nuovo, Andrea Pintori, classe ’80, in arrivo dal Sora, è arrivato il colpo di scena. La dirigenza ha ‘perdonato’ il talento siciliano per il colpo di testa di martedì decidendo di ‘riacquistarlo’. Pur di raggiungere l’obiettivo promozione, la società è stata pronta e disponibile a mettere da parte orgoglio e principio che una situazione così grottesca avrebbe potuto determinare.
UNA STRANA STORIA – Ma raccontiamo con ordine queste ultime, convulse, ore di mercato. Lunedì pomeriggio, il procuratore di Tiscione ha lanciato strani messaggi alla dirigenza torrese sulla volontà del suo assistito di lasciare il Savoia. Martedì, alla ripresa degli allenamenti, Pippo si è presentato nello spogliatoio con le lacrime agli occhi, confidando a tecnico e compagni di aver deciso di tornare in Sicilia per motivi personali. In pratica sua moglie non era riuscita ad ambientarsi a Torre Annunziata e lui, per salvaguardare la famiglia, ha preferito scegliere di andare altrove. Una decisione rispettata da tutti, società compresa, che però si è voluta tutelare comunicando al calciatore di volerlo cedere in ‘prestito’ ad un club ben definito, di certo non uno in concorrenza come l’Akragas. Come dire: disponibili sì, sprovveduti no! A quel punto è arrivato il dietrofront di Tiscione che, attraverso il suo procuratore, ha chiesto un incontro all’amministratore Manca. Oggetto? Ottenere il cartellino senza limitazioni. Il Savoia determinato ha risposto con un secco ‘no’. Nel frattempo la società si è guardata intorno e ha valutato altre opzioni. Su tutte Andrea Pintori, in seconda battuta Cunzi, Galizia e Carrus.
FEOLA ‘VUOLE’ TISCIONE – Si giunge così a questo pomeriggio quando Feola, in conferenza stampa dichiara.
“Spero di poter riavere Tiscione a disposizione. Ha sbagliato e deve chiedere scusa a tutti. Subito dopo tornerà ad essere, a tutti gli effetti, un nostro calciatore e domenica, ve lo anticipo da ora, lo farò giocare”.
Parole chiare. Il tecnico vuole Pippo e se lo dice lui significa che anche lo spogliatoio è a favore del suo reintegro. E i tifosi? In questi giorni convulsi la tifoseria torrese ha espresso valutazioni di diverso tenore. Lo testimoniano i commenti alla nostra ‘ultimissima’ pubblicata sulla pagina ufficiale facebook di SOLOSAVOIA con la quale abbiamo anticipato il ‘dietrofront di Tiscione’, a testimoniare quanto il fantasista sia considerato vera e propria croce e delizia nel cuore della gente. Croce per l’atteggiamento personale con tanto di ‘lacrime’ espresso davanti a tutta la squadra, delizia per le sue indubbie qualità tecniche che lo rendono un calciatore in grado di fare la differenza. Sarà stato proprio quest’ultimo fattore a convincere l’amministratore unico Manca a scegliere di trattenere Pippo, puntando nuovamente sul fantasista palermitano che, in realtà, è stato sempre e comunque la prima scelta. Il campionato incombe e si è già scritto e parlato troppo di un caso nato e chiuso in poche ore. Domenica col Due Torri la maglia numero 7 ritroverà il suo legittimo titolare: FILIPPO TISCIONE.
(Giovanni Caracciolo)