29-11-2013 – Dopo l’aggancio in vetta ad opera dell’Akragas, domenica prossima per la prima volta in stagione dalla quarta di campionato, i bianchi non giocheranno con il primato solitario in tasca. Il banco di prova di giornata non è dei più semplici. Al Giraud sarà di scena il Comprensorio Montalto Uffugo, squadra calabrese, protagonista di un buon inizio torneo. Quinti in classifica, gli uomini del presidente Candelieri sono reduci dal pari interno con la Cavese che sa di beffa (il gol del 2-2 metelliano è giunto in pieno recupero). Nel nostro appuntamento per scoprire l’AVVERSARIO DI TURNO analizzeremo l’andamento stagionale dei biancazzurri cosentini, con alcune chicche statistiche e le parole del tecnico Riccardo Petrucci che da selezionatore della Rappresentativa di D-Girone I è passato alla guida del club silano.
I NUMERI – 21 punti in classifica: il Montalto è tra le squadre meno battute del torneo con appena 2 sconfitte subite (con Akragas 4-0 e Due Torri 3-1); 5 sono i successi, ben 6 i pareggi. Con questo dato, i calabresi sono la compagine che ha pareggiato di più in stagione, ed in ben 4 occasioni proprio contro le campane. Un mini record che vede al momento il Montalto imbattuto con le corregionali. L’attacco che ha nei confermati Zangaro e Piemontese le punte di diamante, ha realizzato ‘solo’ 18 reti, una in più di quelle subite.
I PRECEDENTI (A cura di Giuseppe Lucibelli) – Sfida recentissima quella tra Savoia e Montalto, non certamente per i bianchi che hanno una storia ultracentenaria ma per i biancazzurri cosentini, che lo scorso anno hanno vissuto il loro più importante momento incontrando il rivale Cosenza, addirittura battendolo a domicilio per 0-3. Ma veniamo all’unico precedente con il Savoia. Nella stagione 2011-2012 il Comprensorio Montalto riesce a vincere il campionato di Eccellenza dopo due secondi posti nelle ultime due stagioni. Questa promozione verrà ricordata per Montalto e per i tifosi come una promozione storica. Infatti è la prima volta che il Comprensorio Montalto giocherà a livello nazionale. L’unica sfida con il Savoia risale quindi all’ultimo Campionato di serie D, quello della stagione precedente. Quindicesima giornata, in programma il 9 dicembre 2012. A Torre Annunziata arriva per la prima volta la compagine calabrese, piazzata al quarto posto con 25 punti, alle spalle di Messina, Cosenza e Gelbison. Il Savoia crea ma non concretizza. Tanti gli esordi tra i bianchi, a partire da Viscido per finire a Vicentin. Al 21’ della ripresa il vantaggio del Savoia firmato da Guarro viene annullato per posizione (dubbia) irregolare dello stesso esterno sinistro. Anche a quattro minuti dal termine Savarese, lanciato dall’argentino Vicentin, segna ma il gol non è convalidato. L’arbitro Viotti di Tivoli si erge a protagonista in una gara giocata a porte chiuse e nega la vittoria agli uomini di Amura. La partita finisce 0-0.
L’AVVERSARIO – Riccardo Petrucci, una vita da attaccante con le maglie di Rende, Castrovillari e Akragas. Da quest’anno siede sulla panchina del Comprensorio Montalto dopo aver salvato l’Acri lo scorso anno ma anche vinto il Torneo Nazionale Giovanile di serie D guidando la selezione del girone I (di cui facevano parte anche i bianchi Catalano e Padulano). Tecnico molto abile con i giovani, ci prova quest’anno con i calabresi che proprio della linea verde fanno una filosofia societaria.
Petrucci il suo Montalto veleggia nelle zone alte della classifica, esattamente come un anno fa. Non è che fate un pensierino ai play-off?
“Non sono questi i nostri obiettivi. Abbiamo una squadra composta essenzialmente da under e soli sei esperti. I nostri ragazzi stanno dimostrando di avere molte qualità che ci permettono di ben figurare. Il nostro obiettivo, comunque, resta una tranquilla salvezza”.
Il Montalto ha subìto appena due sconfitte, esattamente come le battistrada Savoia e Akragas. Questo dimostra quanto sia difficile battervi.
“Se analizziamo bene i due ko, quello con l’Akragas ci sta tutto, molto meno convincente la battuta d’arresto con il Due Torri che reputo immeritata. Ripeto, siamo una squadra interessante che riesce a sciorinare anche buon calcio ma sicuramente non possiamo confrontarci con le capoliste che sono di un altro pianeta”.
A giorni si apre la sessione invernale di calciomercato. Cosa farete?
“Probabilmente lasceremo andare qualche over. Ritengo che abbiamo tutte le carte in regola per salvarci lanciando contestualmente qualche ragazzo di buone prospettive. In questo, e lo dico con amarezza, ci aiutano le cattive notizie che giungono da Licata e Ragusa che potrebbero dare forfait risolvendo anzitempo la lotta per non retrocedere ridotta così a due sole squadre attraverso i play-out”.
Domenica c’è il Savoia. Partita ostica e avversario che ha qualcosa da farsi perdonare dopo l’inopinato stop di Gioia Tauro.
“La nostra squadra ha una naturale predisposizione a giocare in attacco. Faremo la nostra partita ma stando ben attenti all’avversario magari forzandoci a restare un po’ più coperti. Giocare contro la capolista non è esattamente come giocare con qualsiasi altra compagine del campionato. Sulla carta siamo spacciati ed io stesso, nella mia tabella personale, alla voce Savoia avevo messo uno zero. Ovviamente non ci fasciamo la testa prima di essercela rotta”.
Ha affrontato e perso con l’Akragas. Cosa pensa dei siciliani?
“Una buona squadra. Ma credo che il Savoia sia più forte, il pubblico sarà determinante per la vittoria. Nello scontro diretto che ho visto in tv, i bianchi hanno letteralmente passeggiato. E i molti amici che ho in Campania, mi confermano questa tesi. Anche domenica contro la Gioiese, nonostante credo non sia stata la miglior partita, ha evidenziato alcuni sprazzi dove si è intravista la forza di questa squadra”.
Teme qualcuno in particolare degli uomini di Feola?
“Tutti! Chi ha costruito questa squadra ha messo sù una Ferrari per giunta guidata da un ottimo allenatore che sta ben tenendo a freno gli entusiasmi e gli umori della piazza, forse in questo momento anche preoccupata per le vicende societarie. Cosa niente affatto facile, soprattutto quando la domenica ci sono quattro, cinquemila persone che ti seguono con affetto e passione”.
(Matteo Potenzieri)