25-11-2013 – MAIELLARO 6 – Nessun intervento di rilievo, se non una deviazione su colpo di te sta di Nesci al quarto d’ora del primo tempo. Spiazzato da Crucitti A. in occasione del rigore.
CRISCUOLO 5,5 – Prima prova insufficiente da quando Feola gli ha dato piena fiducia. Più di una volta in affanno con Lombardo. Non appoggia mai la fase offensiva (Dal 44’st LONGO S.V.).
VIGLIETTI 6 – Svolge bene la fase difensiva, meno quella offensiva. Avrebbe dovuto assistere maggiormente Scarpa sovrapponendosi sulla fascia.
GARGIULO 6 – Lotta come sempre nella zona nevralgica del campo. Interrompe sul nascere molte ripartenza avversarie.
STENDARDO 5,5 – Autore del fallo da rigore su Pascu che decide il match, anche se le immagini lo scagionano in pieno: penalty inesistente.
TERRACCIANO 5,5 – Nella ripresa gli capita l’occasione che potrebbe sbloccare l’incontro, ma a pochi passi dalla porta, di testa, manda alto.
TISCIONE 5,5 – Soffre più di tutti il campo pesante ed irregolare. La sua tecnica è messa a dura prova dalle pessime condizioni del terreno di gioco. Riesce a disimpegnarsi solo nella prima frazione, poi cala alla distanza, al punto che Feola dalla tribuna ne comanda la sostituzione. (Dal 24’st DEL SORBO 5,5 – Per lui poco più di 20 minuti a disposizione. Non incide sul match.)
DI PIETRO 5,5 – Meno lucido delle precedenti uscite. Qualche errore di troppo in impostazione che pesa nell’economia dell’incontro.
MELONI 5 – Impalpabile. Poco servito dai compagni, impacciato nelle occasioni che gli capitano. A volte sembra quasi nascondersi tra le maglie avversarie.
SCARPA 5,5 – Questa volta la sua grinta non basta. Cerca spesso il fallo al punto da irretire il direttore di gara. Da capitano, a fine gara, ‘ordina’ ai compagni di seguirlo sotto la curva per il confronto con i tifosi.
ESPOSITO 5 – Il giovane talento non brilla. Le sue caratteristiche sono poco adatte ai campi fangosi. In gare del genere occorre il gioco duro. (Dal 24’st PETRICCIUOLO 5,5 – Feola lo inserisce sull’out destro del centrocampo. A lui il compito di crossare per gli avanti Meloni e Del Sorbo. Non arriva mai sul fondo.)
SUPPA/FEOLA 5 – I due tecnici sbagliano la lettura dell’incontro. Nonostante in settimana lo stesso Feola avesse preventivato che a Gioia Tauro fosse necessario un Savoia “cattivo”, in campo è mancata la giusta determinazione. Il cambio di modulo a metà ripresa non sortisce alcun effetto. Serve coraggio per vincere queste partite ed il Savoia è apparso troppo timoroso. Al campanello d’allarme di Pomigliano, segue quello più preoccupante di Gioia Tauro.
(Redazione)