22-11-2013 – Nuova Gioiese-Savoia: inedita sfida al vertice. Potrebbe essere titolato così il match di domenica al ‘Polivalente’. Infatti, se i bianchi sono partiti con i favori del pronostico e sul campo stanno confermando tutte le positive recensioni di inizio stagione, i calabresi, espressione della Piana di Gioia Tauro, sono la vera sorpresa di questo campionato. Neo promossi, i ragazzi guidati da mister Dal Torrione, sono terzi in graduatoria, alle spalle della coppia di testa. Nel nostro appuntamento fisso del venerdì con l’AVVERSARIO DI TURNO vi faremo scoprire i ‘segreti’ dei ‘viola’ di Calabria, con le curiosità legate all’unico precedente tra le due formazioni e le interessanti dichiarazioni del tecnico calabrese.
I NUMERI – 24 punti in graduatoria che valgono il terzo posto in condivisione con la Cavese. 7 le vittorie, 3 i pareggi e solo 2 sconfitte (in casa con la Battipagliese 2-3 e ad Agrigento 2-1). I viola si confermano squadra da trasferta. Lontano dall’impianto di casa hanno ottenuto ben 13 punti (il tecnico nella sezione dedicata alla sua intervista ci ha spiegato il perché di questa nota caratteristica). Il Savoia sarà la terza campana sulla strada della Gioiese, dopo Battipagliese e Torrecuso, affrontante entrambe in Calabria.
I PRECEDENTI (A cura di Giuseppe Lucibelli) – Andando a rovistare nella ultra-centenaria storia del Savoia abbiamo trovato un solo precedente con la Gioiese, stagione 1954-’55. La squadra di Torre Annunziata si chiamava Torrese ed aveva sostituito il Savoia dalla fine della guerra per motivi storico-politici. Il Campionato era di Quarta Serie, attuale serie D. Questa stagione rappresenta per i bianchi il canto del cigno. La squadra gioca tra mille difficoltà, pochi soldi e tanta improvvisazione. Secondo Rossi viene convinto dal “vulcanico” presidente Carotenuto a svolgere il doppio ruolo di calciatore e allenatore. La retrocessione sarà il male minore, la Lega cancella definitivamente la Torrese per i troppi debiti accumulati. A fine stagione chiude i battenti anche il campo “Formisano”. Il calendario propone alla sesta giornata la partita in quel di Gioia Tauro ma la gara viene recuperata il 30 novembre. Vincono i padroni di casa con un risultato netto: 3-1. Questo il tabellino:
Gioiese: Tommasini, Luisa, Arbitrio, Crudo, Grassi, Gioffrè, Foti, Mercuri, Saltalamacchia, Casali, Bertoni.
Torrese: Nasto, Mormone, Pettinari, Patri, Sampietro, Gilbo, Iuliucci, Rossi, Giglio, Manfredi, Glio.
Arbitro: Taurisano
Marcatori: 11’ Saltalamacchia, 48’ Bertoni, 65’ Rossi, 68’ Foti.
Nella gara disputata nel girone di ritorno, a Torre Annunziata, la Torrese vinse 2-1 con doppietta di Gilbo e gol di Saltalamacchia. A fine campionato entrambe le squadre furono retrocesse in Promozione.
L’AVVERSARIO – Confermatissimo dopo la splendida cavalcata che ha portato la Gioiese in serie D, Mario Dal Torrione, tecnico dei calabresi, continua a stupire. Chi si aspettava di dover scorrere a lungo la classifica per trovare la squadra viola ha clamorosamente fallito il pronostico: i calabresi sono lì, al terzo posto, in compagnia della Cavese.
La Gioiese è in piena zona play-off, se l’aspettava?
“Sinceramente no. Da matricola quale siamo, mai avremmo pensato di poter guardare molte avversarie dall’alto in basso, soprattutto in torneo così difficile come questo. Potevamo contare sull’entusiasmo derivante da una bella promozione, questo sì, ma non pensavamo di collocarci addirittura subito dietro le big del girone”.
A proposito di entusiasmo, come riesce a gestire l’euforia dell’ambiente?
“Si è puntato fortemente sull’aspetto psicologico. I nostri giocatori sanno benissimo che siamo ad appena un terzo del campionato e che bisognerà comunque soffrire su tutti i campi se vogliamo ben figurare. In questo ci aiuta molto l’aver mantenuto gran parte della struttura di squadra dello scorso anno e dunque in molti già sanno come la pensiamo e quanto occorre lavorare per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società”.
La sua squadra si esprime meglio fuori casa che allo Stanganelli.
“Questa è stata una prerogativa anche dello scorso anno. In effetti, abbiamo giocatori in rosa che si trovano più a proprio agio negli spazi e sono bravi nelle ripartenze. Di conseguenza, quando giochiamo in casa contro squadre che tendono a chiudersi a difesa del risultato, facciamo più fatica ad imporci”.
Tra poco si aprirà il mercato invernale. Come vi muoverete?
“Il nostro obiettivo principale rimane la salvezza. Lavoreremo in questa ottica fermo restando che siamo molto contenti e soddisfatti di quanto gli attuali giocatori hanno dato in campo e dei risultati che sono stati raggiunti”.
Ha incontrato l’Akragas in due occasioni tra campionato e Coppa Italia. Che impressioni ne ha tratto?
“La squadra siciliana è ben attrezzata con molti giocatori anche di categoria superiore. Tuttavia, nonostante le due sconfitte, la mia squadra non ha affatto demeritato, anzi. Direi che si sono imposti per la maggiore esperienze e personalità che hanno messo in campo”.
Domenica c’è la capolista: il Savoia dei record. Niente male!
“Per i torresi parlano i numeri: primo posto, miglior attacco, miglior difesa. E’ una squadra che merita il massimo rispetto ma va affrontata giocando come sappiamo senza particolari accorgimenti. L’importante è che sia una bella giornata di sport con due squadre che sono in grado di poter offrire un bello spettacolo. In questi casi, per come io vedo il calcio, il risultato passa in secondo piano”.
Chi teme di più dei bianchi?
“Meloni, il capocannoniere. Ha tutte le caratteristiche per essere il più pericoloso del Savoia. Senza dimenticare gente come Scarpa, Tiscione e Stendardo”.
Firmerebbe per un pari?
“A bocce ferme, sicuramente. Ma le partite devono essere valutate dopo il novantesimo. A quel punto si può anche recriminare per non averci provato”.
(Matteo Potenzieri)