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SAVOIA-RAGUSA. Le interviste Meloni ringrazia Del Sorbo, Stendardo e Manca dedicano la vittoria a Luce. Suppa: “Carattere e bel gioco. Testa a testa con l’Akragas fino alla fine”

SAVOIA-RAGUSA. Le interviste

17-11-2013 – C’è tanto da dire in sala stampa. La roboante vittoria dei bianchi da il là ad entusiasmo e maggior consapevolezza nei propri mezzi. La soddisfazione è evidente in tutti i protagonisti. Da Meloni e Stendardo, fino a Suppa e Utro (tecnico del Ragusa), passando per la triade societaria Manca-Santaniello-Marciano. Le dichiarazioni non mancano, i temi pure.

MELONI – Il primo ad arrivare è Meloni. E’ ancora con la divisa da gioco. Il primo saluto è per la sua fidanzata, sempre presente nelle gare dei bianchi.

Per lui 12 partite, altrettanti gol, un ruolino da record.

“Grande soddisfazione. Grazie ai compagni ma soprattutto ad Antonio Del Sorbo che mi ha servito un assist al bacio per la tripletta”.

Meloni non manca mai di dedicare i suoi gol.

“Il primo è per Alfonso Di Nocera che mi aveva pronosticato la tripletta, il secondo è per Antonino Albergatore grande tifoso. Il terzo per la mia ragazza che è qui. Non potrei non farlo, anche perché ogni volta che segno guardo sempre in tribuna cercando il suo sguardo”.

STENDARDO – La parola passa a Stendardo (nella foto). Un rientro con i fiocchi dopo il turno di squalifica. Per lui gran partita e due gol.

“E’ la seconda volta che realizzo una doppietta. La prima nella stagione 2004/2005 a Cremona (contro il Pavia ndr). E’ stato importante pareggiare subito la gara. Dobbiamo assolutamente vincere questo campionato perchè questa tifoseria merita la Lega Pro. Faremo di tutto per raggiungere l’obiettivo”.

Per Stendardo, difensore col vizio del gol, è la tredicesima marcatura in carriera. Un commento sul gol iniziale del Ragusa.

“Sulla loro realizzazione ci siamo fatti trovare impreparati. Siamo stati bravi a reagire subito. Dedichiamo la vittoria al presidente che in questo momento è la persona che sta soffrendo di più. Pensare a lui ci dà una grande carica”.

SUPPA – Il mister di giornata, stante la squalifica di Feola, è l’ultimo a parlare.

“Bella vittoria. Dopo aver preso il gol a freddo abbiamo avuto una grandissima reazione. Mi fa piacere che oggi si è visto anche il gioco. Se torniamo indietro nel tempo, il nostro momento più difficile è stato con Cavese ed Orlandina, due successi ma sofferti. A Noto abbiamo perso perché non abbiamo giocato da Savoia, mentre con la Battipagliese è tornato un gran carattere, sembravamo undici leoni in campo. Dobbiamo continuare così perché l’Akragas non molla. I siciliani vengono da sette vittorie consecutive e questo la dice lunga sul loro momento di forma. Sono convinto che sarà testa a testa fino alla fine. L’unico rammarico è che il campionato ha già tagliato fuori le altre e questo farà venir meno gli scontri diretti”.

LA SOCIETA’ – Giusto e deciso intervento della dirigenza. In sala stampa arriva l’amministratore unico Manca, accompagnato dai vice presidenti Santaniello e Marciano.

E’ Manca che prende la parola a nome di tutti.

“Vittoria dedicata a Lazzaro. Questa squadra è il coronamento della sua passione. Noi cerchiamo di portare avanti il progetto Luce nel migliore dei modi. La squadra ha dimostrato grande determinazione nonostante l’avversario fosse abbordabile”.

In giornata è stato notificato il divieto di trasferta per il derby di Coppa a Pomigliano.

“Un vero peccato, non capisco il perché di questo divieto. Com’era andato tutto per il meglio in campionato, si sarebbe potuta ripetere la stessa giornata di sport anche mercoledì”.

Un ultimo passaggio sulla vicenda giudiziaria di Luce.

“La settimana prossima sarà discussa l’istanza al tribunale del riesame. Abbiamo buone speranze che tutto si risolva positivamente. Lazzaro è frastornato da questo evento del tutto inatteso”.

L’AVVERSARIO – L’ultima nota è quella del tecnico del Ragusa, Salvatore Utro. Per lui un esordio non certo felice in serie D. Prendere sei gol alla prima in assoluto non fa certo piacere.

Eppure il giovane allenatore siciliano, che in settimana è subentrato al dimissionario Sorrentino, vede il bicchiere mezzo pieno.

“Grazie a Torre Annunziata ed al Savoia per l’accoglienza. Complimenti alla città ed ai suoi tifosi. Oggi ho visto grande civiltà e sportività”.

Poi la disamina della gara.

“Dopo il vantaggio abbiamo avuto l’opportunità di raddoppiare, non ci siamo riusciti ed il Savoia ci ha punito. Oltre al gioco questa squadra ha grandissime individualità, specie in avanti. Ogni volta che toccano palla è un’azione da gol. Vi confesso di invidiare un po’ Feola perché guidare una squadra come questa in una piazza importante è davvero stimolante per un allenatore. Sono comunque soddisfatto dei miei ragazzi. Ho preso in carico la squadra giovedì, ho schierato ben sei under, siamo la compagine più giovane d’Italia. Sono convinto che ci tireremo fuori perchè chi è venuto prima di me e mi riferisco a Sorrentino aveva cominciato un ottimo lavoro. Sono onorato a 33 anni di poter guidare una squadra in D. Non è da tutti. Aver esordito al Giraud di Torre Annunziata è stato ancora più importante. Non dimenticherò mai questo pomeriggio”.

(Giovanni Caracciolo)





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