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L’AVVERSARIO DI TURNO. Il Ragusa Iblei in zona retrocessione. Quattro cambi in panchina da inizio stagione: è caos. Il capitano Ferla: "Al Giraud è quasi impossibile far punti"

L'AVVERSARIO DI TURNO. Il Ragusa

15-11-2013 – Dopo la prova di forza e carattere nel derby di Battipaglia, il Savoia è chiamato ad una gara, sulla carta, abbordabile. Di scena al Giraud l’A.S.D. Ragusa, penultimo della classe, in uscita da una lunga crisi societaria che ha minato alle basi questo inizio di stagione. Nel nostro appuntamento settimanale che ci porta a conoscere il prossimo avversario, analizzeremo i numeri degli iblei, i precedenti e le riflessioni del giocatore più rappresentativo, il portiere e capitano Ferla.

I NUMERI – 5 punti, solo una vittoria, 2 pari e 8 otto sconfitte. Seconda peggior difesa del torneo con 22 reti al passivo, appena 11 i gol realizzati. Numeri davvero deficitari che confermano la posizione in graduatoria che oggi vede i ragusani in piena zona retrocessione. Quattro i tecnici che si sono succeduti da inizio campionato, un vero record in negativo. Due domeniche fa si era accomodato sulla panchina Sorrentino: nessun punto totalizzato e ben 7 gol al passivo. Così, a sorpresa, lo stesso Sorrentino giovedì ha ‘abbandonato’ tutti ed è andato in Albania ad allenare il Durazzo (serie A). Al suo posto l’allenatore in seconda, Salvatore Utro che domenica farà l’esordio proprio in casa della capolista. L’unica vittoria è giunta a Licata quando i gialloblu erano in piena crisi societaria. Da qualche domenica una nuova cordata ha rilevato il club dando maggior fiducia all’intero ambiente. Di certo bisognerà rifondare la squadra nella fase di mercato di fine anno.

I PRECEDENTI (A cura di Giuseppe Lucibelli) – Domenica al Giraud sarà di scena il tredicesimo confronto tra Savoia e Ragusa. In casa dei bianchi si registra un sostanziale equilibrio, con 3 successi per il Savoia, 2 per gli iblei, un solo pareggio. La prima sfida risale a 47 anni fa. Campionato di serie D, girone F, prima giornata, 25 settembre 1966. I siciliani vincono 2 a 0 grazie all’autogol di Santin (33’) e al gol di Baggio al 70’. In Serie C2 invece le successive tre gare disputate a Torre Annunziata. Male la prima, datata 12 novembre 1978. Un gol di Cracchiolo al 43’ decide il match. E’ l’ultima vittoria del Ragusa sul Savoia. Un pari a reti inviolate nella stagione successiva (0-0) alla sedicesima giornata, datata 20 gennaio 1980. Infine la prima vittoria dei bianchi. Nell’ultima sfida in C2 alla terza giornata. Era il 12 ottobre 1980.  Il Savoia vince alla grande, 4-1. Apre le marcature Qualano (20’), pareggia Sortino (21’). Poi sale in cattedra Giovanni Bacchiocchi che al 30’ riporta in vantaggio i bianchi, arrotonda il risultato Carrozzo all’84’ e ancora il centravanti va in gol all’88’ su calcio di rigore. In serie D le ultime due sfide. Stagione 2006-’07, quella di Paolo Anastasio in panchina (poi subentrò Massimo Agovino) e Alessandro Farinelli alla presidenza. L’anno del miracolo, con pochi soldi si arrivò a disputare la finale play off contro la corazzata Siracusa. Il 15 aprile 2007 il Savoia vince 2-0. Agovino è squalificato, segue la partita dalla tribuna stampa. Non si vince da 10 giornate. Il Ragusa tra squalificati e infortunati arriva in formazione rabberciata. La partita si sblocca nella ripresa. Prima Ruggiero porta in vantaggio i bianchi al 26’ poi raddoppia Claudio De Rosa (40’).  Infine la sfida dell’Epifania 2013, che termina con il risultato di  3-1 con le reti realizzate da:Guarro(22’), Pallonetto (30’ st), Guarro (aut) (38’ st), Manfrellotti (52’ st).  Una partita importante perché coincide con la riapertura del Giraud. Sirivede, infatti, il pubblico dopo quattro mesi di assenza forzata per la squalifica dopo i “fatti” di Pomigliano.

LA PAROLA ALL’AVVERSARIO – Quattro stagioni in serie D con Brindisi, Palazzolo ed il suo attuale club, il Ragusa, due tornei in C2 a Gela e la soddisfazione di essere stato appena ventenne il dodicesimo in serie A con il Messina pur senza la gioia del debutto in massima serie. Gabriele Ferla è il numero della squadra iblea. In tutti i sensi. Capitano degli azzurri e titolarissimo fra i pali di una compagine che sinora gli ha regalato ben poche soddisfazioni.

Ferla, ventidue reti subite in appena undici partite. Qualcosa non va.

“I numeri parlano da soli. Ma bisogna dire che abbiamo avuto seri problemi societari che non ci hanno aiutato. Quando non si è tranquilli è facile incappare nell’errore e subire oltre i propri demeriti. Esattamente quello che è successo a noi. Fortunatamente, con la nuova dirigenza le cose sembrano evolversi in maniera positiva. I presupposti per fare bene ci sono tutti”.

Un esordio coi ‘fiocchi’ per il neo tecnico Utro.

“Non poteva capitare di peggio. Certo, a lui nessuno chiederà di far risultato a Torre ma se dovesse accadere…”.

La vostra è una squadra molto giovane. Forse pagate lo scotto dell’inesperienza?

“Nonostante tutto l’impegno non manca anzi, si deve dare atto ai compagni che stanno andando oltre le attese anche se scontiamo caramente i peccati di gioventù. Domenica scorsa, per esempio, con la Cavese, pur perdendo abbiamo disputato una buona partita: un rigore ed una disattenzione difensiva, sempre figlia dell’inesperienza, ci hanno costretto a rincorrere il risultato e nonostante una bella reazione non siamo riusciti a raddrizzare il match. Se a questo aggiungiamo un rigore sbagliato, diciamo che la fortuna non ci sta dando una mano”.

Il prossimo turno vi vede opposti alla capolista. Avete predisposto qualche accorgimento?

“Domenica ci tocca il Savoia, primo della classe. Sarà una partita molto difficile ma che affronteremo serenamente. Guai se partissimo già sconfitti anche se bisogna ammettere che al Giraud è quasi impossibile far punti”.

(Matteo Potenzeri)





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