01-11-2013 – E’ quasi un testacoda quello che vede opposta la capolista Savoia con il prossimo avversario, la Vibonese, penultima in graduatoria, vero e proprio flop di questo inizio torneo. Partita tra le favorite, la compagine calabrese non è riuscita a decollare, anzi, dopo nove giornate la sua situazione è divenuta critica. Nella nostra consueta SCHEDA del venerdì analizzeremo vizi (tanti) e virtù (poche) della compagine di mister Soda.
I NUMERI – Il campionato dei vibonesi è deficitario. Appena 3 i punti in graduatoria, uno in più del derelitto Licata. 6 le sconfitte, appena 3 i pareggi, nessuna vittoria. 16 le reti subite, 6 quelle all’attivo. In trasferta conquistato un solo punto sul campo dell’ultima della classe. Insomma, se questi non sono numeri di crisi conclamata, ci manca poco. Al punto che in settimana si era affacciata, seriamente, l’ipotesi di un cambio in panchina, con il campano Cioffi in pole position. Nulla di fatto ma il dimissionario presidente Caffo non può dirsi certo soddisfatto della guida tecnica e non si escludono novità già la prossima settimana.
I PRECEDENTI (a cura di Giuseppe Lucibelli) – Quattordici i precedenti nella lunga storia delle sfide tra Savoia e Vibonese. Dalla prima datata 21 ottobre 1951, fino a quella dello scorso anno, i match con i calabresi sono stati sempre appassionanti. I bianchi, tra le mura amiche, nei precedenti 7 incontri, non hanno mai perso, con uno score di 5 vittorie e 2 pareggi. 10 le reti realizzate, 3 quelle subite. Il primo incontro è del 1951 alla seconda giornata del Campionato di Promozione Lega Interregionale Sud, girone M. L’U.S. Torrese del tandem Salvatore Izzo – Antonio Carotenuto, alla guida di una società con gravi difficoltà economiche, si reca a Vibo Valentia. L’allenatore è Ruggero Zanolla, che a Vibo giocherà anche l’unica partita della stagione. Un calcio di rigore trasformato dall’ala sinistra Rodirosso, il raddoppio del centravanti Villari e il tris finale della mezz’ala D’Andrea confezionano il secco 3-0 a favore dei calabresi. Il ritorno a Torre Annunziata, si gioca il 17 febbraio 1952 e finisce in parità: 2-2. Questa la successione delle reti: 8’ e 28’ doppietta dell’ala sinistra torrese Jetto, poi la rimonta dei calabresi firmata Brigato – Mileto. Le due compagini si ritrovano dopo circa 30 anni. Nel Campionato Interregionale Girone I, edizione 1982-’83. Sulla panchina dei bianchi c’è Benito Montalto. Un gol del terzino sinistro Iovine al 55’, regala la vittoria al Savoia. Il 10 novembre 1985 è 2-0: al 19’ Loffredo, al 31’ raddoppia De Risi. Stesso punteggio anche l’anno dopo. Decima giornata, 23 novembre 1986. Dopo tre vittorie e un pareggio (casalinghi) Antonio Marzocca vuole consolidare la sua panchina che già traballa. Nella ripresa il centravanti D’Angelo sblocca al 54’ poi arriva il raddoppio di Guidetti al 60’, bravo a trasformare il calcio di rigore concesso dall’arbitro Griffo di Palermo. La sfida con la Vibonese cade ugualmente alla decima giornata nella stagione 1987-’88. Siamo al 22 novembre 1987. I calabresi sono stesi da un gol dello stopper Rumolo al 26’. Passano quindici anni prima che campani e calabresi si ritrovano in campo, nella nuova serie D. Stagione 2002-’03. Il 27 aprile 2003 al Giraud arriva la Nuova Vibonese. La partita finisce a reti inviolate. Uno stop di altri 10 anni ed ecco la sfida della passata stagione. Alla 21^ giornata la Vibonese di Soda arriva a Torre Annunziata con sei punti di svantaggio. E’ il 27 gennaio 2013. La squadra di Sasà Amura è al quinto posto, in piena zona play off. L’argentino Vicentin sblocca la partita all’8’ della ripresa. Il raddoppio di capitan Guarro mette in cassaforte la vittoria (20’). Il gol di Cosenza (35’) vale il punto della bandiera per i calabresi.
L’AVVERSARIO - Giovanni Lavrendi è uno degli ultimi ingaggi della Vibonese nel tentativo di salvare un torneo nato sotto pessimi auspici. Il mediano, dopo quattro anni all’HinterReggio, entra a far parte della corte di Soda che domenica si gioca il futuro sulla panca rossoblu.
Lavrendi, cosa ne pensa di questo difficilissimo momento?
“Domenica giocheremo per il tecnico, per il presidente ma soprattutto per noi stessi. Abbiamo bisogno di una netta inversione di tendenza perché sappiamo di non meritare il penultimo posto in classifica”.
Ma cosa è successo a questa squadra che appena sei mesi fa disputava i play-off?
“Sono a Vibo da appena tre settimane ma posso dire con assoluta certezza che ci manca solo un po’ di fortuna. Le ultime due partite con Torrecuso e Cavese sono state sconfitte assurde che non rispecchiano assolutamente i valori espressi in campo. Sono convinto che, ottenuta la prima vittoria, ci sbloccheremo e saremo sicuramente in grado di risollevarci andando ad occupare posizioni più consone al valore di questa squadra”.
Con un presidente dimissionario vi sentite tutelati dalla società?
“Per quanto concerne la mia breve esperienza qui, posso dire che se il presidente è dimissionario, lo è solo sulla carta dal momento che è quotidianamente vicino alla squadra. Peraltro, le dico anche che, nonostante la classifica non ci sorrida, lavoriamo in un ambiente tranquillo. Segno che i tifosi hanno compreso bene quanto effettivamente valiamo e sono anche loro convinti che ci manca solo la vittoria per sbloccarci e risalire”.
Domenica affronterete un Savoia arrabbiato per la sconfitta di Noto.
“Se il Savoia è arrabbiato per una sola sconfitta, noi saremo arrabbiatissimi! Bando agli scherzi, siamo ben consci di affrontare la capolista, una squadra attrezzata per la vittoria finale e dunque forte in tutti i reparti. Dal canto nostro però, come ho già spiegato prima, ce la giocheremo tutta per ottenere il massimo pur consapevoli che si tratta di una gara difficilissima. Certo, vincere a Torre Annunziata per noi rappresenterebbe un rilancio in grande stile, non sarà cosa semplice ma ci tenteremo”.
(Matteo Potenzieri)