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ESCLUSIVA. Luce ‘scende’ in campo Intervista al patron dopo il KO di Noto: “Incontrerò la squadra, Feola non è in discussione”. Poi bacchetta i tifosi: “Almeno in mille non pagano il biglietto”

ESCLUSIVA. Luce ‘scende’ in campo

29-10-2013 – La battuta d’arresto accusata a Noto fa ancora parlare. Non si è spenta l’eco di una sconfitta che non solo ha interrotto la serie da record e l’imbattibilità che durava da inizio stagione, ma ha fatto nascere alcune preoccupazioni sviscerate dal presidente Lazzaro Luce (nella foto) subito dopo la fine del match. A due giorni di distanza da quelle ‘forti’ dichiarazioni, abbiamo riascoltato il patron che mette sul piatto concetti importanti, regole di condotta cui tecnico, giocatori staff e tifosi saranno tenuti a rispettare da qui al termine del torneo. Non è stata un’intervista con parole di circostanza ma sono stati rimarcati punti cruciali al fine di porre una serie di paletti per il raggiungimento dell’obiettivo promozione.

L’INCONTRO – Ieri sera, in maniera riservata, il presidente, accompagnato dall’amministratore Manca, ha incontrato il diesse Simonetti e tutto lo staff tecnico.

“Abbiamo finito poco dopo la mezzanotte. E’ stato un incontro molto lungo ma necessario. Tutti noi abbiamo tratto regole di condotta che dovranno essere portate avanti con estrema attenzione. Quando si vince il merito è di tutti ma sono dell’idea che quando le cose cominciano a deviare dalla giusta strada, il peso della responsabilità vada caricato su ognuno di noi, a partire dal sottoscritto”.

CRITICA COSTRUTTIVA – Luce è un attento osservatore, sicuramente rientra nella fascia di quei presidenti competenti di calcio. E questo, ovviamente, porta a confronti, anche duri, sempre tesi a creare e non a distruggere. L’ha fatto anche domenica nelle considerazioni del post gara.

“Ribadisco quanto detto domenica sera. Ho visto una squadra presuntuosa, troppo tesa alle individualità, piuttosto che al gioco collettivo. Questo mi ha preoccupato ed è stato tema di confronto con lo staff nell’incontro di ieri sera”.

Cosa ha rimarcato nello specifico?

“Ho voluto capire il perché di alcune scelte e per quale motivo molti calciatori sembravano giocare in piena anarchia. Ho visto difensori portarsi in avanti, esterni non rientrare, attaccanti poco concreti, una confusione che ha consentito ai nostri avversari, assolutamente mediocri, di vincere la partita. L’episodio del gol vittoria ha rappresentato l’apoteosi di una condotta di gara sbagliata”.

Quale la risposta di Feola?

“Il mister era convinto, anche lui con un pizzico di presunzione, di poter comunque vincere la gara. Così non ci si è accontentati del pari e la squadra si è gettata all’attacco all’arma bianca, senza costrutto. Le scelte sono state legate alla sua convinzione di premiare alcuni giocatori e far riposare altri. Purtroppo non è andata bene ed il risultato è stato negativo”.

L’ESPERIENZA DI SIMONETTIFondamentale in questa fase della stagione sarà il ruolo del direttore sportivo.

Luce non ha dubbi.

“Simonetti ha l’esperienza ed il carisma giusto per venir fuori da ogni tipo di situazione. Ieri sera ne abbiamo parlato e lui sa già cosa fare. D’altronde abbiamo concordato che non è successo nulla. Abbiamo perso una gara e questo ci può stare nel corso di un campionato logorante. Ma proprio da situazioni del genere bisogna ripartire più forti ed uniti di prima. In questo Simonetti è la persona adatta”.

LA SAGGEZZA DI FUCCI – Al patron sono rimaste impresse le parole del preparatore atletico.

“Ritengo che il prof. Fucci abbia centrato in pieno il problema. Ha affermato che all’inizio questa squadra giocava con timore e ciò tirava fuori il coraggio per superare ogni ostacolo. In questo modo ognuno dava una mano all’altro e si giocava in maniera collettiva. Dal momento in cui sono arrivate le vittorie una dopo l’altra, inconsciamente i giocatori si sono sentiti più sicuri e questo ha fatto sorgere un certo protagonismo. Ognuno ha cercato la gloria, legato anche all’importanza di questa piazza e automaticamente si è perso lo spirito di gruppo. Siccome i campionati li vince la squadra e non il singolo, da questo bisogna ripartire per riprendere la retta via”.

ARIA DI CAMBIAMENTO – Queste considerazioni che avete condiviso con tutti porteranno novità in squadra?

“Oggi l’allenatore ha parlato con i ragazzi mettendo sul tavolo tutte le problematiche. Domani sarò io ad incontrare i giocatori. A conclusione di questa tre giorni di colloqui, sicuramente qualcosa cambierà. Sarà necessario se vogliamo tornare ad essere la squadra protagonista delle otto vittorie di fila, della qualificazione agli ottavi di Coppa Italia che tanto ha fatto parlare bene gli addetti ai lavori. E’ nelle nostre corde, nelle nostre possibilità”.

Luce sottolinea un concetto, a scanso di equivoci.

“Ho sentito qualche rumors sull’allenatore. Feola non è assolutamente in discussione, lo abbiamo scelto per le sue qualità personali e professionali. L’intero staff tecnico gode della nostra massima fiducia. Questo sia ben chiaro a tutti”.

SPAZIO AD ALTRI – In quest’aria di novità non si esclude di rivalutare alcuni giocatori fin qui messi da parte, magari modificando in qualche caso anche il modulo.

“Queste sono scelte esclusivamente tecniche. Sarà Feola a decidere, non sono io ad imporre modulo e giocatori. Ieri abbiamo discusso anche di questo. Sarebbe immaginabile far riposare qualcuno, anche under. Abbiamo ad esempio un Esposito nel quale crediamo molto e perché no, passare, se necessario, al modulo a tre centrocampisti, con i vari Ruscio e Di Pietro che scalpitano. Insomma, la rosa c’è, è di altissimo livello ed è giusto che ad ognuno sia garantita la possibilità di esprimersi nei modi e nei tempi scelti da Feola. E’ lui il direttore d’orchestra e decide come operare”.

APPELLO AI TIFOSI – La parte finale dell’intervista è dedicata ai tifosi.

Luce lancia un messaggio teso a rasserenare la piazza.

“Bisogna stare tranquilli e continuare a sostenere la squadra. Siamo primi e vogliamo restarci. Domenica con la Vibonese sono certo che riprenderemo la nostra marcia”.

TUTTI AL BOTTEGHINO – Il presidente invita, inoltre, ad un comportamento più corretto una parte della tifoseria.

“Approfitto dello spazio di questa intervista, che avrà ampio rilievo mediatico, per rivolgermi direttamente ai tifosi sani che sono la stragrande maggioranza. Tutti devono sapere che ogni domenica almeno in 1000 entrano senza pagare il biglietto, con un’operatività che definirei squadrista. E’ un malcostume che non tollereremo più. Questa è una mancanza di rispetto nei confronti della società e di quei tifosi che pagano regolarmente il tagliando. Interverremo con decisione, con installazione di telecamere, intensificazione dei controlli e del numero di stewart che collocheremo nei punti sensibili, quelli nei quali gli pseudo tifosi scavalcano o tentato di fare pressione agli ingressi per entrare. Sarà fatto un pre-filtraggio all’esterno dei varchi. Figuratevi che alcuni nostri sostenitori, domenica scorsa, ci hanno fatto fare una figuraccia. Hanno sottratto dal botteghino del Noto un blocchetto di biglietti e sono entrati senza pagare. Inaudito. A costo di farmi nemici andrò avanti con decisione in questa battaglia per il buon senso e la correttezza. Per arrivare tra i professionisti, tutti dobbiamo esserne degni. Tolleranza zero. Anzi, chiedo proprio ai tifosi veri, quelli sani che ci stanno seguendo con affetto, di intervenire direttamente per educare tutti alle regole. E’ una questione di rispetto”.

(Giovanni Caracciolo)





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