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NOTO-SAVOIA. Le interviste Il presidente Luce: “Sono deluso dai ragazzi. Abbiamo perso contro una squadra di bassa classifica”. De Liguori: “Ricompattiamoci e ripartiamo”

NOTO-SAVOIA. Le interviste

27-10-2013 – Il clima del post partita non è dei migliori. Feola appare contrariato e nervoso, vorrebbe rilasciare alcune dichiarazioni ma non può perché squalificato, Suppa non parla. Solo il presidente Luce e Vincenzo De Liguori esprimono il loro giudizio ai nostri taccuini.

LUCE – Il patron scappa via subito dopo l’incontro. Lo incrociamo poco dopo. Ha parzialmente sbollito la delusione per l’inopinata sconfitta ma la sua analisi come sempre risulta lucida e precisa nell’amarezza del commento.

“Sono molto deluso dai ragazzi. Ho visto una squadra disunita, presuntuosa, che ha badato troppo a giocare con le individualità piuttosto che attuare un gioco collettivo. Questo è un problema che ho notato da alcune settimane, Coppa Italia compresa. E’ chiaro che bisogna cambiare rotta rapidamente”.

Un giudizio sui singoli.

“Oggi salvo soltanto Maiellaro, Viglietti, Scarpa e De Liguori, per il resto tutti mediocri. Non giochiamo più sulle fasce, i laterali non rientrano e così il centrocampo a due si trova sempre in inferiorità, mettendo in grossa difficoltà la difesa. Oggi abbiamo sbagliato tanto e siamo stati puniti da una squadra di bassa classifica”.

Gli strali del massimo dirigente colpiscono la squadra. E l’allenatore?

“Martedì parlerò con lui. Voglio capire alcune cose. Gli ribadirò quanto vi ho appena detto perché tecnico e squadra devono andare di pari passo”.

DE LIGUORI – Dall’alto della sua lunga esperienza, Vincenzo De Liguori (nella foto) non ha peli sulla lingua ed ammette la brutta prestazione della squadra.

“Non ci aspettavamo una battuta d’arresto. Abbiamo preso gol all’ultimo secondo, quando sarebbe stato sufficiente gestire meglio la palla e chiudere il match in parità”.

Il mediano esprime la sua preoccupazione.

“Fino a qualche domenica fa riuscivamo subito a reagire alle azioni avversarie, oggi questo non ci riesce. Ritengo che più che di calo fisico si possa parlare di problema di ordine mentale. Adesso dobbiamo ricompattarci e ripartire perché l’Akragas, alle nostre spalle, corre e noi non possiamo permetterci altre gare come quella di oggi. Abbiamo tutti i numeri per vincere e non dobbiamo sciupare quanto di positivo costruito finora”.

(Giovanni Caracciolo)





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