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SAVOIA-CAVESE. Il pagellone Complimenti a Feola per la lettura della gara: Del Sorbo entra ed è decisivo. Scarpa, tensione da derby. Viglietti, il primo gol non si scorda mai

SAVOIA-CAVESE. Il pagellone

07-10-2013 – MAIELLARO 6 – Subisce il terzo gol di stagione, secondo su calcio di rigore. Naturalmente nessun addebito sulla realizzazione di De Rosa. Per il resto è attento, bravo con un intervento di piedi sullo 0-1 che evita il raddoppio avversario. Non si segnalano interventi di rilievo. Sulla traversa colpita dal capitano metelliano al 93’ non ci sarebbe arrivato. Nell’occasione ringrazia i legni della porta che lo hanno salvato e li ‘bacia’.

PETRICCIUOLO 5,5 – Non è la sua miglior partita stagionale. Nel primo tempo soffre tremendamente le trame che la Cavese sviluppa sulla sua fascia di competenza. Più di un colpo a vuoto ma è tutto il reparto che appare in affanno. Ci vorrà più di un tempo per registrarsi.

VIGLIETTI 6 – In più occasioni De Rosa lo mette in difficoltà. Si ‘arrangia’ come può ma le problematiche emergono. A differenza di altre domeniche, i compagni di reparto non riescono ad aiutarlo e così qualche imprecisione di troppo c’è. Ma il gol che regala la vittoria ai bianchi cancella tutto. Troppo bello ed importante. Da solo vale almeno un voto in più in pagella. (Dal 43’ st MOCERINO s.v.).

MANZO 5 – Non è in giornata. Sbaglia quasi tutto. Dal rigore causato per un calcio rifilato ingenuamente in piena area a Russo, a quando, insieme a Stendardo, si perde De Rosa che, ad inizio ripresa, si presenta a tu per tu con Maiellaro. L’ex grazia il Savoia mandando sul fondo la palla del raddoppio.

STENDARDO 5,5 – Il giocatore di maggior esperienza viene meno in buona parte della gara. In alcuni frangenti sembra che le maglie blu spuntino da tutte le parti e lui non riesce a tappare i buchi che si aprono. In condivisione con Manzo l’errore che poteva consentire a De Rosa di segnare la doppietta personale ad inizio ripresa.

DE LIGUORI 6,5 – Una gara di combattimento. Lo si poteva immaginare, considerando che anche Chietti piazza nella zona mediana giocatori di quantità. Ma lui è un guerriero, non si tira mai indietro. Anzi, numerose volte dà anche una mano a Gargiulo.

TISCIONE 6 – Come da ‘contratto’ si procura il suo bel rigore quando, a fine primo tempo, Cirillo gli alza la gamba ad altezza della spalla commettendo fallo. Peccato che Scarpa sciupi l’occasione. Per il resto è ben imbrigliato nella gabbia che Chietti gli costruisce attorno. Meno ispirato del solito.

GARGIULO 6 – A tratti si fa prendere dalla frenesia e sbaglia interventi facili. De Liguori in più occasioni gli corre in aiuto. C’è da dire che non era certo facile confrontarsi con i ‘mastini’ del centrocampo metelliano, superiore numericamente ai due proposti da Feola.

MELONI 6 – Non segna, e questa è una notizia per il capocannoniere del girone. Non ha tante palle giocabili, si fa irretire dai numerosi fuorigioco sbandierati dal secondo assistente. Segna due gol in offside, colpisce uno spettacolare palo in rovesciata. (Dal 44’ st CRISCUOLO s.v.)

SCARPA 6 – Lo ammette stesso lui in conferenza stampa, non si è espresso ai suoi soliti livelli. Sentiva questo derby come nessuno in squadra. Il suo attaccamento alla maglia è unico e per un torrese la gara contro la Cavese è sempre speciale. Sbaglia un calcio di rigore, poi si riprende siglando il penalty del pari e favorendo la rete vittoria di Viglietti.

CAROTENUTO 5 – Non entra quasi mai in partita. Avulso dal vivo dell’azione. Da migliore in campo ad Agropoli, finisce dietro la lavagna nel derby con i metelliani. Unico suo sussulto una conclusione dalla distanza dopo il vantaggio ospite di poco a lato. Feola ad inizio ripresa decide di cambiarlo. Sarà la scelta vincente. (Dal 6’ st DEL SORBO 6,5 – Il suo ingresso in campo cambia il volto alla partita. L’ex Gladiator riesce a creare spazi nella difesa avversaria che si era chiusa a riccio, in difesa del vantaggio. Lordi commette fallo su di lui in area: è il rigore del pari. Una prestazione di alto livello. Complimenti).

FEOLA 6,5 – Sapeva che la gara contro la Cavese avrebbe riservato parecchie insidie. Nel primo tempo Chietti lo mette in difficoltà, ma è sua la scelta che cambia la gara. Quando fa entrare, ad inizio ripresa, Del Sorbo, indirizza il derby verso il gran finale. Ancora una volta si dimostra bravo ed attento nel leggere la partita. L’espulsione? Ci può stare. E’ bello vederlo incitare la squadra dalla tribuna, di sicuro avrebbe voluto partecipare, in prima persona, alla remuntada.

(Redazione)





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