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L’AVVERSARIO DI TURNO. L’Agropoli Esordio con vittoria per il nuovo tecnico Pirozzi. L'ex Giraldi: "La nostra è una rosa competitiva ma dobbiamo confrontarci con un Savoia fortissimo"

L'AVVERSARIO DI TURNO. L'Agropoli

27-09-2013 – Il derby del ‘Guariglia’ è alle porte e noi, come da consuetudine, vi raccontiamo i ‘segreti’ dell’Agropoli nella nostra scheda del venerdì. I ‘delfini’ cilentani si giocano una buona fetta di stagione nel match di domenica contro il Savoia. Abbiamo ascoltato per l’occasione un ex di lusso, subito amato da Torre: Francesco Giraldi.                      

LA STORIA – Nato nel 1921, l’Agropoli calcio non ha mai varcato la soglia regionale fino alla storico sbarco in IV serie del torneo di Promozione (oggi Eccellenza) 1989-’90, dopo un lungo testa a testa con il Calitri. Ottima la prima stagione nella nuova categoria, dove si raggiunge un lusinghiero quinto posto alle spalle di Juve Stabia, Cerignola, Brindisi e Solofra ed in compagnia del Bitonto. 40 punti e solo sei sconfitte rappresentano il soddisfacente score dei delfini. Seguono altri cinque tornei di serie D con risultati altalenanti prima della retrocessione in Eccellenza nel torneo 1996-‘97. Due sole stagioni nella categoria prima di un altro salto all’indietro: è il campionato 1998-‘99, chiuso con appena 16 punti in 30 partite. Il ritorno in Eccellenza si registra nel 2002-‘03 con la presidenza Di Luccio. Dieci tornei nel massimo campionato regionale fino al ritorno in serie D nel 2011-‘12  vinto di una sola lunghezza sul Montecorvino Rovella.

I PRECEDENTI – Sono appena due i precedenti in terra cilentana. Il primo risale al campionato di Promozione 1974-‘75: si giocava la terza giornata ed i bianchi colsero un pareggio a reti inviolate per quella che sarebbe stata una trionfale cavalcata in serie D. La società, appena passata dalle mani del Commissario D’Amelio a quelle del presidente Coppola, allestì una compagine di tutto rispetto affidata prima alla coppia Mele-Affinito poi, dalla sesta giornata, a Cappiello per chiudere con un’altra coppia formata da Ciccone e lo stesso Affinito. In campo, ricordiamo in particolare il bomber Gaetano Bottaro recentemente scomparso, autore di dodici reti in venti apparizioni. In quella stagione, il Savoia fu anche campione regionale dopo aver battuto la Grumese per due reti a zero. L’altro precedente risale allo scorso campionato: secca sconfitta per 3-1  con rete della bandiera di Guarro, oggi in maglia azzurra. Lo stesso terzino torrese mise a segno i gol vittoria nella finale del trofeo ‘Carmine Rea’ (2-1) giocata sul neutro di Avellino, regalando alla sua squadra del cuore, la Coppa Italia di Eccellenza.

LA STAGIONE – E’ durata appena 270 minuti l’avventura di Mario Pietropinto sulla panchina dell’Agropoli, primo allenatore del girone a conoscere l’umiliazione dell’esonero (se si fa eccezione per Agovino allontanato dalla Cavese prima che iniziasse il torneo). Il tecnico ebolitano paga lo stentato avvio di stagione e soprattutto i due pareggi con Torrecuso e Città di Messina che hanno posto gli azzurri nella condizione di dover già inseguire la lepre Savoia distante quattro punti. Il nuovo tecnico, Egidio Pirozzi, già della Sarnese, battezza l’esordio con una convincente vittoria esterna sul Rende. Sontuosa la campagna acquisti dell’ambizioso presidente Cerruti che non ha nascosto di mirare alla promozione. Gli attaccanti Tarallo e Palumbo, il fantasista Vitale, i difensori Guarro, Panini e Scognamiglio costituiscono il biglietto da visita dei delfini. Due vittorie e due pareggi  lo score in questo avvio di campionato. Pesa, però, l’inopinata esclusione al primo turno di Coppa Italia Dilettanti ad opera del Real Metapontino, impostosi al’ Guariglia’ dopo i calci di rigore. Tre gli ex della partita. Oltre ai già citati Guarro e Scognamiglio, ha vestito la maglia bianca anche il mediano Giraldi

LA PAROLA ALL’EXFrancesco Giraldi è uno di quegli atleti che si fanno apprezzare oltre che per le qualità tecniche anche per le notevoli doti umane. Gli sono bastati pochi mesi di permanenza al Savoia per lasciare il segno e tanti amici. Al punto che, quando gli chiediamo di poterlo intervistare, ci stoppa con uno spiazzante 

“… E’ una cosa vera o uno scherzo? Te lo chiedo perché i miei amici torresi spesso e volentieri mi chiamano spacciandosi per giornalisti ed io puntualmente ci casco”.

Chiarito l’equivoco, partiamo.

Dalle tue parole ci pare di capire che hai lasciato un bel ricordo.

“A Torre Annunziata sono stato benissimo sia pure per poco tempo. A dicembre scorso dovetti lasciare molto a malincuore, per problemi sorti in società e sono passato all’Agropoli. La piazza mi ha voluto sempre bene e me lo dimostra tuttora. Ti dirò di più, guardo sempre con grande simpatia la mia ex squadra e mi fa piacere quando vince”.

E domenica come finirà?

“Alt, domenica vinciamo noi! Poi auguro al Savoia di vincerle tutte dalla sesta in poi. A parte gli scherzi, credo fermamente che sarà una bella partita, combattuta fino alla fine”.

Che idea ti sei fatto del Savoia?

“Per la struttura societaria attuale e per il grande seguito di tifosi che i bianchi possono vantare, dico che il Savoia meriterebbe ampiamente altre categorie”.

E l’Agropoli?

“L’Agropoli attualmente ha una società forte che non ha lesinato spese per allestire una rosa competitiva e punta ad un buon campionato. Il gruppo è ben affiatato e stiamo raggiungendo un’ottima forma fisica che ci consentirà di esprimerci al meglio e puntare il più in alto possibile. Abbiamo la qualità e le potenzialità per farlo. Anche se dobbiamo confrontarci con un Savoia fortissimo”.

Avete cambiato allenatore dopo appena tre turni, con Pietropinto esonerato senza aver mai perso. Non è che il cammino del Savoia ha influenzato le decisioni del club?

“Non saprei. Certo, la società ha investito molto e trovarsi già ad inseguire dopo poche giornate ha influito senz’altro. Mi dispiace per Pietropinto cui ero legato.”.

Quali differenze hai notato tra Pietropinto e Pirozzi?

“Anche se non ho giocato (per squalifica ndr) con Pietropinto sono stato bene, mi faceva sentire importante. Nel calcio però esistono gli esoneri. Mi dispiace per lui. Pirozzi è un ottimo allenatore”.

Pirozzi ha affermato che avrebbe preferito giocare questa partita un po’ più in là. Cosa ne pensi?

“Il mister prepara molto bene le gare. E’ qui da poco ma ci ha già fornito utilissimi suggerimenti che già con il Rende ci hanno fruttato bene. E’ chiaro che, meticoloso com’è, avrebbe preferito approfondire meglio le qualità di ciascuno di noi per preparare un match come quello con il Savoia nella migliore maniera possibile.”.

Ci stiamo per congedare quando Giraldi ci chiede ancora un attimo.

“Vorrei augurare, attraverso SOLOSAVOIA.IT, una rapida guarigione al figlio dell’amico e tifoso Antonino Albergatore”.

Certamente. Ci vediamo domenica.

(Matteo Potenzieri)





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