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EXTRA-LUSSO. E’ un Savoia a 5 stelle! Gol e spettacolo a Rende. I bianchi superano con lode anche l’esame trasferta. In 300 da Torre Annunziata. Tifo incessante e applausi dal pubblico di casa

EXTRA-LUSSO. E’ un Savoia a 5 stelle!

08-09-2013 – Il Savoia è davvero tanta roba. Si è ritrovato l’entusiasmo messo da parte in questi ultimi anni, per tornare a gridare alta la propria passione. L’1-5 di Rende racconta sentimento, emozioni, orgoglio, rispetto. Un mix di sensazioni che ha accompagnato la trasferta dei 300 giunti da Torre, dei giocatori in campo e di una dirigenza sempre più determinata nel portare avanti un grande progetto. Signori, il Savoia è tornato alla grande!

CHE VITTORIA! – Dopo aver ‘asfaltato’ sette giorni fa il Torrecuso, i bianchi bissano vittoria e gol contro il Rende (primo successo nella storia dei torresi in casa dei cosentini). Un 1-5 che lascia pochi dubbi, nessuna recriminazione. Troppo forte questo Savoia per gli avversari, al punto che dopo la quinta rete, siglata con un vero e proprio eurogol da Longo, i giocatori hanno evitato un’eccessiva imbarcata ai biancorossi. Carotenuto, Scarpa (due gol), Tiscione e Longo chiudono la pratica e confermano il Savoia al primo posto in comproprietà con Akragas, Cavese ed Hinterreggio, a punteggio pieno, con ben 10 reti all’attivo ed una sola subita, peraltro su calcio di rigore. Numeri importanti, numeri da capolista.

SCHEMA VINCENTEFeola conferma uomini e schema del successo sul Torrecuso. Così, il Savoia si schiera col 4-2-3-1, modulo, modificato nella ripresa, quando Ruscio subentra a Carotenuto, trasformando l’assetto tattico in 4-3-3. Ma poco o nulla cambia. Lo schema si rivela, comunque, vincente.

VANTAGGIO RENDE – La prima parte evidenzia un Savoia un po’ leggerino, così come accaduto sette giorni fa. Il Rende ne approfitta e si fa coraggio, ottenendo anche il vantaggio. Corre il 26’ quando Stendardo commette un fallo veniale su Di Piedi, il direttore di gara, Schirru, con molta generosità, concede la massima punizione. Sul dischetto si presenta Leta che con un perfetto rasoterra, spiazza Maiellaro. E’ il 27’.

SAVOIA BUM BUM – Il pubblico di casa non ha tempo di festeggiare che il Savoia, un minuto dopo, ottiene il pari. Tiscione crossa a centro area, la difesa rinvia, la palla giunge a Terracciano che passa al centro dell’area per l’accorrente Carotenuto che è bravissimo ad anticipare, con un pallonetto, portiere e difensore avversario. E’ 1-1 sotto la curva occupata dai tifosi torresi. Ormai il Savoia si è sciolto. 32’ Tiscione entra in area, la palla passa, lui no, Chiari lo stende, per l’arbitro è rigore. Capitan Scarpa si presenta sul dischetto. Gran bolide sotto la traversa, tiro imprendibile: è il gol del pari (33’). Ma non è finita qui. Al 44’ arriva anche l’1-3. Angolo di Carotenuto sul primo palo, Scarpa di sinistro al volo trafigge De Brasi. Apoteosi Savoia.

LA ‘MANITA’ E’ SERVITA – Nella ripresa la gara è senza storia. Gli allenatori cambiano gli uomini ma il tema della partita è lo stesso. Il Savoia domina in lungo e largo, al punto che realizza altre due reti che portano a cinque il bottino di giornata. Siamo al 68’: Tiscione, con gran caparbietà, entra in area e dribbla due avversari, poi con un ‘tocco di magia’ trova l’angolino tra palo e portiere. E’ un gran gol. Non da meno la quinta realizzazione. Corre il 76’ quando Longo, appena subentrato a Scarpa, dal limite trova un tiro fenomenale che si insacca sotto la traversa, nulla da fare per De Brasi: il pokerissimo è servito. All’appello con la marcatura manca solo il bomber Meloni che all’85’ avrebbe la grande occasione per inserirsi nel tabellino. Grande sgroppata del numero 9 che entra in area, diagonale preciso ma il portiere calabrese si allunga di quel tanto che basta per deviare il tiro. La gioia è strozzata in gola. La gara termina qui.

ESEMPLARI – A fine partita si vivono minuti di grande intensità. Il pubblico di Rende, amareggiato, si affretta ad abbandonare gli spalti quando succede qualcosa di inusuale. I giocatori del Savoia si recano sotto la curva per il consueto ‘bianchi alè’. L’urlo si alza forte in tutto lo stadio che anche i sostenitori calabresi si fermano ad ammirare questa bellissima pagina di unione tra squadra e tifosi. Tutto lo stadio applaude. E’ un momento emozionante. Dalla curva oplontina si alza il coro “Rispettiamo chi ci rispetta”. Dal lato calabrese altri applausi. Complimenti a tutti, oggi una squadra ha vinto sul campo ma due città hanno onorato, alla grande, il gioco del calcio: esemplari!

(Giovanni Caracciolo)





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