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L’AVVERSARIO DI TURNO. Il Rende Calabresi 'rivoluzionati' dal mercato invernale ed in netta ripresa dopo la prima parte di campionato. Il tecnico Giugno: "Costretti a far punti"

L'AVVERSARIO DI TURNO. Il Rende

06-09-2013 – Secondo appuntamento con la nostra rubrica dedicata al prossimo avversario del Savoia. Dopo il Torrecuso, sulla strada dei bianchi, ancora una neo promossa (tra l’altro ripescata) dall’Eccellenza. Si tratta della Società Sportiva Rende, squadra sempre legata alla città di Cosenza di cui è una sorta di propaggine.

LA STORIANato nel 1968, il Rende comincia l’attività agonistica nella stagione 1971-‘72  partendo dalla terza categoria. In soli otto anni, nel corso dei quali ottiene ben cinque promozioni, la società biancorossa approda in serie C1, massimo campionato disputato dal club calabrese. L’entusiasmante crescendo permetterà al club di permanere cinque anni in terza serie, prima di cominciare una veloce discesa in Eccellenza con tre retrocessioni in appena un decennio. Nella stagione 1993-‘94 conquista la Coppa Italia Regionale e tre anni dopo ottiene il passaggio in D. Seguirà un ulteriore lustro tra retrocessioni e ripescaggi, prima di tre stagioni dense di sorrisi (tra il 2001 ed il 2004), nel corso delle quali i cosentini rivincono la Coppa Italia Regionale, ottengono una nuova promozione in D e subito dopo riapprodano in C2 dopo diciassette anni tra i dilettanti. Nella stagione 2005-‘06, in C2, il Rende raggiunge l’acme di quest’ultimo scorcio della sua storia: terzo posto, semifinale play-off con la Pro Vasto (1-1 in Abruzzo, 1-0 in casa), finale amara con il Taranto che vince di misura allo ‘Iacovone’ dopo aver impattato al San Vito di Cosenza (1-1). La post season, tuttavia, regala la possibilità di uno storico turno di Coppa Italia contro la Lazio al Flaminio. I romani di Delio Rossi, con Pandev e Rocchi, si imporranno con un rotondo 4-0 ma la soddisfazione per i colori biancorossi è enorme. E sarà anche l’ultima dal momento che, nel 2007, si ripartirà dalla I categoria con il titolo del Santo Stefano che poi assumerà la denominazione di S.S. Rende. Nel giro di un biennio ritroviamo la squadra dell’attuale presidente Pellicori in Eccellenza. Quattro campionati in questa categoria con due sconfitte alle semifinali play-off, ad opera del Città di Messina prima e del Manfredonia poi, con l’ultima più fortunata in quanto permetterà il ripescaggio in serie D.

LA ROSA – Per la stagione in corso la società ha inteso confermare molti della rosa che ha agguantato la post-season di Eccellenza a partire da mister De Angelis. I portieri Greco e De Brasi, i difensori Miceli ed Irace, i mediani Musacco, Leta, Grisolia e Di Finizio, l’attaccante Russo. Tutti, ad eccezione di De Brasi e Musacco, impiegati nel match di apertura perso con la Cavese. I nuovi arrivati rispondono ai nomi di Vicari, centrocampista proveniente dall’Hinterreggio, con presenze in A, sponda Reggina, Marchio, ingaggiato dal Cosenza e Severini, già al Civitavecchia. Gli attaccanti sono: Di Piedi, ingaggiato dal Nardò, dove ha collezionato nove presenze ed un gol nella stagione appena conclusa;  Franchino, ‘94 proveniente dal Renato Curi; Morello, altro ’94, prelevato dalle giovanili del Catanzaro e Casciaro, sei reti con il Sambiase lo scorso anno.

I PRECEDENTI – Sono solo tre i precedenti tra calabresi e torresi ma, i relativi tornei, hanno regalato sempre grosse soddisfazioni alternativamente all’uno e all’altro club. L’ultimo risale alla stagione 1989-‘90, che vedrà i bianchi ottenere la promozione in C2 dopo un entusiasmante testa a testa con l’A.C. Stabia, battuto per un solo punto. La squadra di mister Schettino, che conta tra gli altri Marasco, Comiato e i bomber Aruta e Di Rosa (29 reti in due), affronta i calabresi alla dodicesima giornata e sarà la seconda ed ultima sconfitta dell’intero torneo: 1-0 il risultato. Nel campionato 1977-‘78, in serie D, il primo incontro: finisce ancora 1-0 per i biancorossi, che accederanno direttamente alla nuova C2 per una lunghezza rispetto a Savoia e Palmese, costrette allo spareggio-promozione di Cava de’ Tirreni, che vedrà Garofalo & C. imporsi sui bianchi dello “sceriffo” Nicola D’Alessio, poi ripescati per meriti sportivi. Nella stagione successiva, i torresi colgono l’unico punto finora all’attivo al “Lorenzon”, grazie ad un pareggio a reti bianche contro quella che risulterà poi essere la dominatrice del torneo insieme al Siracusa. Era il Savoia del duo Immobile-Gallo, con il mitico segretario Sasso e Lello Autieri in qualità di diesse. In campo, sotto l’abile guida di Zurlini (ribattezzato mago Zurli..ni), Carrozzo, il siculo Castorina, Natale (straordinarie le sue punizioni al fulmicotone), Gobbetti, Francioni, Cafaro e la “perla” Ivan Gregori, una vita in serie A con le maglie rossoblu di Bologna e Cagliari.  

L’INIZIO DI STAGIONE – Partenza positiva per il Rende con il turno preliminare di Coppa Italia che ha visto i biancorossi prevalere sul Comprensorio Montalto 7-6 dopo i calci di rigore. 3-3 il risultato dei tempi regolamentari, nel corso dei quali gli uomini di mister De Angelis sono riusciti a ribaltare l’iniziale vantaggio dei cugini fino a portarsi sul 3-1 prima di crollare, per un evidente calo fisico, subendo due reti in dieci minuti. Secondo turno fatale contro la Vibonese che ha nettamente ragione dei cosentini per 3-1. In campionato, la prima esterna al ‘Lamberti’ di Cava è stata altrettanto negativa: sconfitta per 3-0 e prestazione modesta con ben due reti subite in superiorità numerica per l’espulsione dell’aquilotto Borrelli.

L’ALLENATORE – A guidare i cosentini il confermato De Angelis che abbiamo ascoltato per presentarci la sua ‘creatura’.

Si attendeva un inizio di stagione così altalenante?

“Certo che no, anche se siamo partiti con notevole ritardo rispetto alle altre compagini. Domenica scorsa, nonostante la squadra ampiamente incompleta e imbottita di giovani, alcuni addirittura del ’96,  abbiamo disputato una buona gara e avremmo meritato qualcosa di più con un po’ di fortuna che, invece, ci ha voltato completamente le spalle.”.

Rende ancora cantiere aperto?

“Stiamo valutando la possibilità di ingaggiare qualche altro under e, ad horas, dovremmo chiudere per l’attaccante Galantucci (già della Gelbiso ndr), che conferirebbe qualità alla nostra prima linea. Purtroppo abbiamo perso il difensore Viteritti, un ’94 di ottime prospettive, che ha preferito accasarsi al Teramo.”.

Riuscirete a recuperare qualcuno degli indisponibili per domenica?

“Per quanto concerne Musacco, preferiamo che si ristabilisca completamente prima di rischiarlo in campo. Sono più possibilista su Vicari.”.

Il suo modulo preferito è  il 4-3-3. Pensa di poterlo riproporre anche contro il Savoia?

 “ Molto dipende dall’evolversi delle diverse situazioni in cantiere”.

 Siete una neo promossa. Qual è il vostro obiettivo per questa stagione?

“Puntiamo a valorizzare i diversi giovani in rosa e raggiungere una salvezza senza troppi patemi”.

 Teme qualcuno in particolare del Savoia?

“Il Savoia è una squadra costruita per vincere il campionato ed ha in organico giocatori molto esperti e qualitativi. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Temerne uno sarebbe una limitazione alla forza dei nostri avversari. Faremo il possibile per contrastarli e fare bella figura davanti al nostro pubblico”.

(Matteo Potenzieri)





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