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L’EMOZIONE. Tiscione: “Che gioia esultare sotto la curva” Il fantasista palerminato si confessa a SOLOSAVOIA.IT. “Entusiasta di giocare in questa piazza. Ora sotto con il Rende”

L’EMOZIONE. Tiscione: “Che gioia esultare sotto la curva”

03-09-2013 – Una rete, un rigore procurato, un assist per il gol del 4-0. Davvero una bella presentazione per Filippo Tiscione (nella foto), il fantasista del Savoia, voluto fortemente dal diesse Simonetti che lo ha preferito a Cunzi dell’Ischia. Una scommessa già vinta sul nascere perché Tiscione ha evidenziato, immediatamente, di essere dotato di capacità balistiche non ordinarie. Il credito di 50 reti nelle ultime tre stagione è ben speso. Le sue marcature non sono mai banali. Il Giraud già se n’è accorto quando, nel mezzo della ripresa, si è ‘inventato’ il 5-0 con una traiettoria perfetta all’incrocio dei pali da distanza notevole. Tutto questo, e non solo, è Tiscione. Il talento siciliano si confessa a SOLOSAVOIA.IT dopo la funambolica partita contro il Torrecuso.

L’ARTE DELA MODESTIA – Filippo è un ragazzo timido, poco propenso alle luci della ribalta. Nel dopo gara di domenica scorsa è stato l’unico dei grandi protagonisti di giornata a non scendere in sala stampa. Preferisce rimanere defilato, pensare solo ad esprimersi alla grande sul terreno di gioco.

La modestia è una delle sue doti, davvero inusuale nel mondo del calcio che vive, troppo spesso, di protagonismi. Ma per lui è un imperativo di vita.

“Sono fatto così, preferiscono starmene lontano dall’eccessiva notorietà perché voglio restare concentrato sui miei obiettivi. Da quando ho iniziato a giocare è stato così ed è una regola che mi sono dato anche nella vita privata”.

TORRE NEL DESTINO – Il direttore sportivo Simonetti lo ha atteso con fiducia e determinazione. Voleva Tiscione e l’ha ottenuto. La sua corte è stata spietata e così non appena il Messina ha mollato la presa, Simonetti si è lanciato come un falco per assicurarsi le sue prestazioni.

Filippo ricorda ancora quei ‘caldi’ giorni di luglio, determinante la sua scelta.

“Ho voluto fortemente il Savoia. Quando il mio procuratore mi ha detto che c’era questa opportunità, ho subito scelto. E’ vero, c’era il Messina ma non ho pensato alla categoria. Ero deciso a venire in una piazza che ha fatto la storia del calcio ed oggi sono davvero entusiasta di questa decisione. La rifarei altre mille volte. Già mi sento a casa tra la gente di Torre”.

LA FIDUCIA DEL TECNICO – Nello scacchiere offensivo dei bianchi, Tiscione e Scarpa rivestono un ruolo fondamentale. Non solo quello di suggeritori e, all’occasione, goleador, ma anche il faticoso compito di aiutare i compagni nelle ripartenze avversarie.

Il fantasista palermitano ha subito messo in chiaro la sua disponibilità, assicurandosi la fiducia, incondizionata, di mister Feola.

“Mi fa piacere che il tecnico punti anche su di me. Siamo una rosa altamente competitiva ed ognuno ha le sue possibilità di potersi mettere in evidenza. Per quanto mi riguarda, Feola ha chiesto a me e Scarpa di sacrificarci anche nell’aiutare i compagni del reparto arretrato. Noi abbiamo la corsa, la forza e la volontà di farlo. Pur di raggiungere la Lega Pro sono disposto ad adattarmi a qualsiasi esigenza per il bene della squadra”.

GIOIA SOTTO LA CURVA – Nella ‘manita’ al Torrecuso per Tiscione un’emozione in più: segnare nella porta che si affaccia verso la Curva Sud.

“Sono stato il primo a provare quest’emozione. Ho scherzato negli spogliatoi con Meloni che, nonostante avesse siglato una tripletta, si è speso tutte le sue cartucce nella porta ‘sbagliata’. Io uno ne ho fatto e ho colpito in quella giusta. A parte gli scherzi è davvero una sensazione unica poter correre sotto la Curva per gioire con compagni e tifosi. Sono i momenti più belli per un calciatore, quelli che ti riempiono di soddisfazione dopo tanta fatica e sacrifici”.

SOTTO COL RENDE – Messa alle spalle l’entusiasmante vittoria sul Torrecuso, il pensiero è rivolto alla prossima avversaria. Ancora una neo promossa, ripescata dall’Eccellenza. Si tratta del Rende che viene da una pesante sconfitta alla prima in quel di Cava (3-0).

Che tipo di avversario pensate di trovarvi di fronte?

“Guardiamo solo a noi stessi. Sono loro a doverci temere. Li rispettiamo ma andiamo in Calabria per i tre punti. Con la vittoria di domenica abbiamo lanciato un messaggio importante alle altre e non vogliamo perdere punti per strada. Per questo, sospinti anche dai nostri tifosi che sono sicuro verranno in tanti a Rende, abbiamo tutta l’intenzione di tornare a Torre con la vittoria, pronti ad affrontare il primo big match contro l’Akragas a punteggio pieno”.

(Giovanni Caracciolo)





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