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Sorrento di misura. Ma che pubblico al Giraud 726 paganti per il match con i costieri. Buon primo tempo con Scarpa che pareggia su rigore il vantaggio ospite. Nella ripresa tanti esperimenti.

Sorrento di misura. Ma che pubblico al Giraud

18-08-2013 – Un Savoia bello in parte, si arrende al Sorrento nel secondo, vero, test di pre-campionato.  La squadra di Feola ha tenuto bene il campo per parte del primo tempo, poi nella ripresa, con otto/undicesimi di nuovi innesti i bianchi si sono sfaldati ed hanno ceduto alla distanza al più quotato avversario. Questa sera ciò che più ‘incuriosiva’ riguardava la risposta del tifo all’attestato di fiducia chiesto dal presidente Luce, con il biglietto a pagamento. La città ha risposto presente. 726 paganti, un vero record per un’amichevole di fine estate, con ancora buona parte della città in vacanza e con la concomitante gara di Supercoppa italiana in diretta Rai. La passione, l’orgoglio della gente, ancora una volta, ha vinto. La tribuna centrale, trasformata, per una sera, nella Curva Sud con canti e cori senza soluzione di continuità, ha coinvolto tutto il settore che, in più occasioni, ha ritmato col battito delle mani, le coinvolgenti atmosfere degli ultras.

LA PARTITA – Feola ha confermato il suo 4-2-3-1, con una formazione che non potremo mai vedere in campionato, perché mancante di un under. Davanti al titolarissimo Maiellaro, la linea difensiva, da destra a sinistra, composta da Petricciuolo, Terracciano, Stendardo e Viglietti. Zona mediana di spessore con il duo De Liguori-Ruscio, in avanti Tiscione e Scarpa laterali, Carotenuto centrale alla spalle dell’avanzato Meloni. I bianchi partono bene. Al 2’ Carotenuto serve sulla sinistra l’accorrente Scarpa che impegna severamente Polizzi in una respinta corta, arriva Tiscione che, da buona posizione, spara alto sulla traversa.

VANTAGGIO SORRENTO – Nel miglior momento del Savoia, gli ospiti passano in vantaggio. Corre il 19’, Lettieri scodella al centro una palla invitante per Cavallaro che, tutto solo, insacca di testa alla destra di Maiellaro.

LA REAZIONE  – Il Savoia non ci sta. Il pubblico dagli spalti incita, incessantemente, i propri beniamini. Al 20’ Carotenuto innesca Meloni sul filo dell’offside. La punta entra in area ma cincischia troppo e si fa anticipare. 32’ Tiscione, spostato pochi minuti prima sulla fascia sinistra (si è scambiato più volte la posizione con Scarpa), tenta con un gran diagonale di sorprendere l’estremo avversario. La palla è fuori di poco.

IL PAREGGIO – Al 37’ Meloni entrato in area, tenta di dribblare Danucci, lo stopper del Sorrento entra in scivolata falciandolo. Il direttore di gara ordina il penalty. Dal dischetto si incarica il capitano Scarpa. Gran botta sotto la traversa alla sinistra di Polizzi che aveva battezzato l’angolo opposto. Siamo al 38’ ed i bianchi trovano il meritato pareggio.

IL FESTIVAL DEL GOL – Nella ripresa Feola sostituisce tutti gli effettivi, eccezion fatta per Maiellaro (a metà ripresa subentrerà Rinaldi), Ruscio e Stendardo (poi sostituito da Viscovo). Conseguenza: il Savoia non riesce a fare più gioco, la manovra è farraginosa. Il Sorrento ne approfitta ed va in gol per altre due volte. Al 31’ Saudant crossa al centro per l’accorrente Lettieri ma Maiellaro è bravissimo a respingere con un gran riflesso, sulla ribattuta però arriva Esposito R. che con un tap-in vincente sigla il raddoppio. Rossoneri in vantaggio. Nove minuti dopo i costieri chiudono i giochi. Ancora Saudant si beve tutta la difesa oplontina ed infila Rinaldi con un perfetto diagonale. Il gol è davvero molto bello ed il pubblico lo riconosce con uno sportivissimo applauso. Al 44’ i bianchi trovano la seconda marcatura grazie ad un autogol di Benci che non si intende con il suo portiere ed insacca nella propria porta. E’ l’ultima emozione. Il match termina 2-3 per il Sorrento.

LE INTERVISTE – A fine gara si tiene la consueta conferenza stampa in un clima afoso. Ad intervenire sono il presidente ed il tecnico.

LUCE – Il suo primo pensiero è per i tifosi.

“Sono davvero soddisfatto della risposta data dalla città. Il pubblico ha compreso perfettamente il senso del costo del biglietto. Li ringrazio. Hanno incitato la squadra per tutti i novanta minuti. Sono davvero il dodicesimo uomo in campo. E’ stato molto bello e coinvolgente ascoltare i cori degli ultras. Non c’è che dire questa è una grandissima piazza, ogni giorno che passa ne sono sempre più convinto”.

Luce opera poi un passaggio sull’organizzazione.

“Oggi sono arrivato un po’ prima con l’amministratore Manca per testare l’organizzazione. Devo complimentarmi con il vice presidente Marciano ed il responsabile della comunicazione Nastro che sono riusciti ad allestire una macchina organizzativa di spessore. Figuratevi che gli stewart hanno fermato anche me all’ingresso per identificarmi. Questo è sinonimo di un lavoro fatto nei minimi dettagli”.

Poi un passaggio sulla partita.

“Una buona prima frazione. Abbiamo tenuto testa al più quotato avversario, in alcuni frangenti siamo stati anche superiori, ma poi quando la tensione cala emerge qualche problema. Ho visto la squadra un po’ lunga con un centrocampo in affanno. In attacco siamo belli da vedere ma dobbiamo anche essere in grado di rientrare. Stasera Scarpa ha fatto un ottimo lavoro anche in fase di ripiego. Ma è chiaro che questo è calcio d’agosto e l’obiettivo del mister resta fissato per il campionato, per questo motivo queste gare vanno prese con il beneficio dell’inventario”.

FEOLA – Tocca al tecnico. Gli viene fatta notare la riflessione del presidente.

“Siamo ancora in fase di sperimentazione. Voglio essere pronto per il primo settembre e sono consapevole che in queste amichevoli possono emergere difficoltài. Alcune me le sono cercate come quella che ha riguardato il giovane Petricciuolo. Sapevo che poteva andare in difficoltà sulla fascia però mi interessava vedere la sua reazione. La risposta c’è stata”.

Feola è consapevole che il modulo con le quattro punte, a volte, sbilancia troppo la squadra.

“Di base giocheremo in questo modo, ma è ovvio che durante le partite potremo scegliere un modulo meno offensivo, per dare maggiore copertura al centrocampo che sò essere sottoposto ad enormi pressioni. Stiamo lavorando anche su questo”.

(Alfonso Caracciolo)





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