11-08-2013 – Il Savoia torna a casa. Dopo 14 giorni di romitaggio in terra umbra, Meloni e compagni rientrano alla base. Leggero allenamento mattutino, poi la squadra è ripartita, nel primo pomeriggio, per Torre, pronta a ritrovarsi domani, alle 17.30, al Giraud per l’amichevole contro l’Equipe Salerno Soccer. Potrebbe esserci anche il patron Luce, rientrato dopo dieci giorni di ferie in Trentino. Abbiamo ascoltato il tecnico Feola (nella foto) per trarre un bilancio di questa prima fase della nuova stagione, nella quella si cementano rapporti professionali ed umani che saranno fondamentali durante tutto il corso del campionato.
UN GRANDE SPOGLIATOIO – Feola è molto soddisfatto della risposta che il gruppo gli ha fornito.
“Io ed il mio staff abbiamo tratto ottimi elementi in questi giorni di ritiro, sia sotto l’aspetto tecnico che comportamentale. Questa è una rosa di elevato spessore sia dentro che fuori dal campo. Vi posso garantire che stiamo gettando le migliori basi per costruire un’annata straordinaria. Ne parlo spesso con il prof. Fucci e con gli altri collaboratori e concordiamo sempre sul forte carattere che connota questo gruppo”.
LE AMICHEVOLI – Se si fa eccezione per la gara di Tim Cup contro il Gubbio, i bianchi durante il ritiro non hanno effettuato probanti test sul campo. L’unica amichevole col Guardiagrele (Promozione).
“E’ vero. Ma sta di fatto che la partita di Coppa ha scompaginato i nostri piani, facendoci perdere 4 gironi di preparazione, tra pre-ritiro, partita e rientro a Fara. Pr questa ragione non ho potuto far sostenere alla squadra ulteriori test, preferendo sedute atletiche e tattiche in famiglia”.
Ma da domani la musica cambia. Al Giraud c’è l’Equipe Salerno Soccer che qualche giorno fa ha battuto a domicilio l’Agropoli (2-3), una delle avversarie più temibili verso la scalata alla Lega Pro.
“Adesso entriamo in una nuova fase. I muscoli dei ragazzi sono sciolti e posso cominciare a testare modulo e schemi con avversari di livello. Domani ci sarà l’Equipe, domenica prossima dovrebbe toccare al Sorrento. So che è in fase di organizzazione un triangolare col Benevento. Insomma, cominciamo a salire di quota anche perché il prossimo impegno ufficiale che ci attende è il campionato, avendo saltato i primi due turni di Coppa di D”.
E’ molto probabile che i test con Sorrento (18 agosto) e Benevento (25 agosto), non ancora ufficiali, si disputino al Giraud, in serale, per consentire al maggior numero di tifosi di assiepare le gradinate ed al tecnico di visionare le avversarie di campionato impegnate nel pomeriggio nelle partite di Coppa Italia.
NODO UNDER – L’arrivo di Carotenuto ha fornito ulteriori varianti in fase offensiva.
A questo punto il nodo principale riguarda l’impegno degli under. Scontato che tre di loro giocheranno in difesa, per l’altro ci sarà un sorta di turn over. E’ lo stesso Feola a confermarcelo.
“Gargiulo ed Esposito sono due ottime alternative tra centrocampo ed attacco. Sceglierò, di volta in volta, chi schierare dei due. Nel caso in cui giochi Gargiulo, è chiaro che sacrificherò uno dei due centrocampisti over (Ruscio o De Liguori ndr). Se, invece, optassi per Esposito, sarà l’attaccante centrale, alle spalle dell’unica punta, a restare in panchina (Del Sorbo o Carotenuto ndr)”.
IL SACRIFICIO DEGLI ESTERNI – In una formazione a trazione anteriore come il 4-2-3-1 del Savoia 2013/14, è ovvio che il reparto arretrato possa essere sottoposto alle pressioni avversarie.
Per questa ragione, Feola sta studiando le contromosse.
“Quando prima asserivo che questo è un grande gruppo, mi riferivo al fatto che ognuno ha compreso in pieno di far parte, in egual maniera, di un progetto duraturo e vincente. Gli esterni come Scarpa, Tiscione, Bizzarro sanno che dovranno svolgere un lavoro durissimo, perché in fase difensiva, saranno proprio loro a dover dare una mano ai compagni per contenere le ripartenze avversarie”.
NESSUN TITOLARISSIMO – Nelle prime uscite stagionali Feola ha mischiato le carte.
Ma non l’ha fatto per confondere gli osservatori, bensì perché in questo Savoia non esistono gli undici titolarissimi alla Mazzarri, bensì…
“Si alterneranno in 16/18 elementi. La società mi ha messo a disposizione un organico di altissimo livello ed io intendo sfruttare tutte le potenzialità che ognuno di loro potrà darmi. Sarà una stagione massacrante perché tutti ci aspetteranno al varco come favorita. Per questo motivo, considerando anche infortuni e squalifiche, voglio avere a disposizione una varietà di scelta che mi consenta di far giocare sempre il miglior undici possibile”.
Una base di titolari è, comunque, prevista.
“E’ chiaro. Ho in mente il gruppo che costituirà l’ossatura della squadra, oltre una serie di alternative di livello. Ho parlato chiaro a tutti. Non è necessario giocare 34 gare di campionato, a me ne bastano pure 25 ma di spessore. Ho l’opportunità per farlo. Perché non sfruttare quest’arma che, alla distanza, potrà risultare vincente?”.
ROSA CONFERMATA – 26 gli elementi della rosa. Più di due squadre a disposizione.
Ritiene che qualcuno possa essere ‘tagliato’?
“No. Ognuno sarà utile alla causa. La domenica tra titolari e panchina saremo in 20 (da quest’anno è in vigore anche in D la panchina lunga con 9 riserve ndr). In sei andranno in tribuna, consapevoli che la gara dopo potranno essere titolari. Chi non rientrerà tra i convocati non vivrà l’amaro sapore di una bocciatura ma la piacevole attesa di essere pronto la volta successiva”.
Le idee ci sono, adesso bisogna testarle sul campo.
(Giovanni Caracciolo)