07-08-2013 – Da pochi minuti è arrivata l’ufficializzazione sui gironi del prossimo campionato di D. Con un colpo di coda il Consiglio direttivo della Lega ha modificato le decisioni in corso, al termine di una due giorni ‘caldissima’ negli uffici romani che vi ‘sveliamo’ nei suoi punti più nascosti.
IL NODO – A far saltare il banco è stato il girone laziale. L’impossibilità oggettiva di collocare il Savoia nel raggruppamento ‘G’ (non è stata vagliata, e non si comprende il perché, la più facile delle soluzioni, ovvero l’inserimento delle 4 molisane in Puglia con la possibilità per due campane di approdare nel girone laziale) ha maledettamente complicato i ‘giochi’ per le campane. La Turris Neapolis, ormai sicura di giocare nel raggruppamento più facile, quello siciliano, improvvisamente, ha dovuto fare i conti con la società di patron Luce che non ci stava a dover essere inserita nel girone più difficile proprio per fare spazio ai rivali corallini. A questo punto si è tentato di trovare una soluzione che accontentasse tutti. Dal canto loro Taranto e Matera volevano evitare, a tutti i costi, il Savoia che si era reso disponibile a giocare anche in Puglia, purché ci fosse un equilibrio di forze. Ed ecco la sorpresa con il Consiglio direttivo che ha deciso: Savoia in Sicilia insieme all’Agropoli, corallini in Puglia in buona compagnia di Taranto e Matera.
IL GIRONE – Ecco la composizione del girone ‘I’: Akragas, Città di Messina, Due Torri, Licata, Noto, Orlandina, Ragusa, Comprensorio Montalto, Hinterreggio, Nuova Gioiese, Rende, Vibonese, Agropoli, Battipagliese, Pomigliano, Cavese, Savoia, Torrecuso.
LUCE – Abbiamo immediatamente ascoltato il patron dei bianchi.
“Noi avremmo accettato qualsiasi decisione. Non abbiamo mai pensato di fare ricorsi o ritirare la squadra. Siamo per il rispetto degli organi federali, dei quali accettiamo con serenità, la decisione”.
Luce evidenzia un elemento.
“Se tante squadre ci volevano evitare sta a significare che ci temono. E questo mi inorgoglisce. Sanno che il Savoia società con la sua tifoseria costituiscono una forza dirompente, una grande realtà del calcio. Noi siamo qui, pronti ad affrontare tutti. Lo avremmo fatto con Taranto e Matera, lo faremo con Agropoli ed Akragas”.
Il presidente non nasconde un pizzico di soddisfazione.
“Ho sempre ritenuto che se non fossimo stato collocati nel girone laziale, sarebbe stato giusto restare in Sicilia. Così è stato e questo mi soddisfa anche se dalla lettura degli organici, il Consiglio direttivo, ha fatto un ottimo lavoro perché ha restituito equilibrio ad entrambi i raggruppamenti. Sarà un grande campionato che noi vogliamo vincere”.
(Giovanni Caracciolo)