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TIM CUP. Il Savoia è fuori al primo turno Ai bianchi non riesce l'impresa. Sonoro tris del Gubbio davanti a 500 tifosi protagonisti assoluti del rovente pomeriggio in terra umbra.

TIM CUP. Il Savoia è fuori al primo turno

06-08-2013 – Parte ufficialmente la stagione del Savoia edizione 2013/2014 con una sconfitta contro i rossoblu di mister Bucchi. I bianchi di Torre Annunziata supportati da circa 500 tifosi giunti da tutta Italia non riescono a regalare il derby contro la Juve Stabia alla torcida oplontina. Che la gara contro il Gubbio fosse difficile lo si sapeva, troppe le due categorie di differenza e dieci giorni di preparazione in più con quattro amichevoli già disputate. Di certo qualcosina di meglio da Meloni e compagni ci si attendeva specie nella fase realizzativa. Troppo evanescenti gli avanti torresi in modulo eccessivamente intraprendente. Il resto lo hanno fatto i tre gol degli eugubini e un arbitraggio di parte.

LE SCELTEFeola ha la possibilità di scegliere gli 11 titolari senza preoccuparsi di schierare obbligatoriamente gli under (non previsti dal regolamento della TIM CUP). Il mister si affida così ai giocatori di esperienza esibendo un 4-2-3-1 che in ampi tratti della gara si è trasformato in un 4-2-4. Tra i pali il giovane Maiellaro, da sinistra a destra la diga difensiva composta da Viglietti, Manzo, Terracciano e Criscuolo, a sostegno della retroguardia i muscoli di Ruscio e De Liguori, poi il tridente formato da Scarpa, Del Sorbo e Tiscione a sostegno dell’unica punta Meloni.

L’ILLUSIONE – Il Savoia parte bene e tiene testa al più quotato avversario per buona parte del primo tempo. I bianchi di Torre Annunziata per 30’ annullano di fatto le due categorie di differenza tenendo bene il campo e cercando di pungere in avanti con il bomber Meloni. Di contro un Gubbio che inizia in sordina e si affaccia dalla parti di Maiellaro solo con punizioni dalla distanza battute magistralmente dal difensore Radu. Il gran caldo, oltre 36° i gradi al ‘barbetti’, non permettono alle due squadre di esprimere tutto il proprio potenziale. Al 12’ il difensore oplontino Terracciano si esalta su calcio di punizione dal limite, ma Pisseri gli nega la gioia del gol togliendo letteralmente la palla dall’incrocio dei pali.

LA PRIMA SBERLA – Col passare dei minuti, complice il gran caldo, la squadra oplontina si allunga lasciando agli eugubini grandi spazi. È proprio su uno di questi che su contropiede al 36’ il Gubbio si porta in vantaggio. Caccavallo taglia in due la difesa oplontina, che nella circostanza si fa trovata impreparata, serve sulla sinistra l’accorrente Falconieri che calcia a botta sicura sotto la traversa. È l’1-0.

LA PROTESTA – Pochi giri di lancetta dalla rete degli eugubini che il Savoia ha subito l’opportunità di impattare la gara. Tiscione con dribbling ubriacante si libera dell’avversario diretto al quale non resta che atterrarlo. L’arbitro fischia, tutti guardano il dischetto, sembra rigore. Il direttore di gara pochi secondi dopo torna sui suoi passi e si avvicina al suo assistente per chiedere ‘consiglio’. Passa circa un minuto e Oliveri di Palermo opta per la punizione dal limite. Nulla di fatto, ma prima del duplice fischio è Maiellaro a salvare con un gran colpo di reni la porta dei torresi.

SAVOIA KO – Ci si attende un secondo tempo arrembante, ma i ragazzi di mister Feola non hanno più benzina nelle gambe. È il 47’, Falconieri fa il bello e il cattivo tempo sulla tre quarti oplontina, guizzo tra i difensori centrali, palla a Caccavallo che con un abile tiro a giro nell’angolino basso beffa Maiellaro. La gara è compromessa. La luce ci spegne definitivamente al 79’. Boisfer serve Sandomenico in area, l’attaccante eugubino dapprima scivola e successivamente da terra infila Maiellaro sul suo palo. Per il resto solo iniziative individuali che non portano a nulla.

LA VITTORIA DEI TIFOSI – A vincere, come sempre, sono gli ultras che per tutti i 90’ hanno incitato con cori e passione i propri beniamini. Momenti bellissimi culminati con la dedica speciale al neo capitano Francesco Scarpa e a tutti i giocatori ai quali è stato tributato un saluto al termine della gara. Davvero un peccato per loro non aver potuto festeggiare il passaggio del turno che avrebbe regalato il tanto atteso derby con i gialloblù di Castellammare di Stabia. Eppure in città si credeva al ‘miracolo’. Basti pensare che già dalle 9 del mattino il piazzale antistante il ‘Giraud’ era gremito di tifosi pronti a salire sui bus per vivere un martedì da ‘leoni’. Non è stato così ma il pubblico sa che l’appuntamento più importante è alla portata nonostante il fardello del girone pugliese che incombe sull’immediato futuro della squadra del patron Luce. Entro fine settimana la Lega ufficializzerà i gironi.

LA CURIOSITA’ – Ad assistere alla gara anche i giocatori ed il tecnico del Parma. Donadoni e i suoi ragazzi hanno apprezzato il bel primo tempo del Savoia con commenti molto positivi sull’undici di Feola. Mancava il direttore generale, Pietro Leonardi, grande ex, che la curva avrebbe voluto omaggiare con un saluto.

(Alfonso Caracciolo)





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