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LE FATICHE DEL SAVOIA. I segreti del prof. Fucci Savoia sotto torchio in Abruzzo. L’ex preparatore atletico della Juve: “I ragazzi lavorano bene, sono soddisfatto. De Liguori un esempio per tutti”

LE FATICHE DEL SAVOIA. I segreti del prof. Fucci

03-08-2013 – Sul verde altopiano in cui è incastonata Fara San Martino, nel bel mezzo del Parco Nazionale della Maiella, il Savoia sta svolgendo il suo intenso romitaggio. Tanta fatica e sudore sotto i continui ‘stimoli’ del preparatore atletico Armando Fucci (nella foto). Proprio con l’ex ‘mago’ della tenuta fisica della Juventus abbiamo avuto un interessante colloquio per scoprire i segreti della preparazione dei bianchi, consapevoli che buona parte dei futuri successi dipenderà dal suo operato.

TUTTO NUOVO – Per i giocatori i ritmi cui sono sottoposti, nelle due ore e mezzo delle sedute mattutine, costituiscono una vera e propria novità. Chi pensava che ci sarebbero state lunghe passeggiate e corse per i boschi ed i sentieri circostanti, si è sbagliato. Tutto sul campo, tutto sotto gli occhi dello staff tecnico. I giocatori vengono divisi in due gruppi paralleli ‘controllati’ da Fucci e Suppa. Corse, ripartenze, giro-ostacoli, ripetute. A ritmo cadenzato con sequenze ben definite, tutti gli atleti sono sottoposti ad attenta valutazione. A parte lavorano i portieri con il loro preparatore Ammendola. Feola osserva tutto, meditando sulle scelte tattiche da mettere in campo nell’allenamento che si svolge nel pomeriggio.

LA REAZIONE – La prima domanda che rivolgiamo a Fucci riguarda la risposta della squadra alle sue sollecitazioni.

“Sono moto soddisfatto considerando che siamo nella prima settimana del ritiro in Abruzzo ed abbiamo alle spalle le alte temperature degli allenamenti al Giraud”.

Quanto è stato importante cominciare proprio sotto casa?

“Ho voluto che i giocatori avessero subito un forte impatto fisico ed atletico con le condizioni climatiche di Torre Annunziata e con il sintetico del Giraud”.

Una partenza in salita, un prosieguo un po’ più soft, almeno sul piano delle temperature, considerando che a Fara ci sono circa 10 gradi in meno rispetto a Torre.

“In tutti i casi ho preferito svolgere le sedute atletiche di mattina perché, rispetto al pomeriggio, la temperatura è ancora più gradevole. Considerando che i giocatori sono sotto sforzo, è meglio metterli nelle migliori condizioni per sopportare la fatica in questa prima fase della preparazione”.

I BAGNI NEL TORRENTE – Quelli che potrebbero sembrare goliardici momenti di relax, a fine allenamento, in realtà hanno anche uno scopo ben preciso.

Fucci ci spiega l’utilità dei bagni nelle freddissime acque del torrente del Parco della Maiella.

“I ragazzi si divertono e questo è un lato positivo perché significa che il gruppo si sta cementando anche sotto l’aspetto caratteriale. Ma ciò che mi interessa è  il contatto dell’acqua con i muscoli. Questo consente ai tessuti di rinvigorirsi e riprendersi immediatamente dagli stimoli fisici precedenti. Vi garantisco che non è semplice stare in quelle acque. Io non riesco a bagnarmi per più di una trentina di secondi”.

IL SEGRETO – La Juve di Fucci correva e manteneva una condizione ottimale per ampia parte della stagione.

 Sarà così anche per il Savoia? Con gli stessi risultati?

“Ho ben in mente la tabella di marcia per tutto il campionato. Stiamo rispettando modi e tempi, per questo ribadisco di essere soddisfatto dalle risposte del gruppo”.

Prof, ci sveli un segreto. Dobbiamo attenderci un Savoia che attuerà una partenza a razzo oppure una sorta di motore diesel che poi innescherà il turbo col passare delle giornate?

“Mi aspettavo una domanda del genere. Questa sarà una sorpresa. Ve ne accorgerete solo con l’inizio della stagione. Certo che molto dipenderà anche dal tipo di gioco che vorrà fare il mister perché il modulo lascerà intendere quali reparti saranno sottoposti a maggiori sollecitazioni rispetto ad altri”.

A Gubbio che Savoia sarà?

“Una squadra nel pieno della preparazione. Il caldo sarà determinante. E’ chiaro che i giocatori risulteranno appesantiti dai carichi di lavoro del ritiro. In quel contesto gli stimoli mentali prevarranno su quelli fisici”.

DE LIGUORI, UN ESEMPIO – L’organico è molto ampio. Ci sono giovanissimi atleti, giocatori navigati, fisici diversi.

Chi sta rispondendo meglio alle sue direttive?

“Tutti ma ciò che mi inorgoglisce è vedere un calciatore come De Liguori, non più giovanissimo, che segue alla lettera il programma di allenamento, con l’entusiasmo e la voglia di far bene di un ragazzino. Lui si che è un modello da imitare per le giovani leve”.

CINQUE PASTIUn’ultima curiosità la riportiamo noi. Il metodo-Fucci non prevede soltanto i tre pasti giornalieri e il consueto consumo di frutta fresca a fine allenamento. Ci sono anche due ‘spuntini’ extra, nel pomeriggio ed intorno alle 22, con biscotti secchi e succhi di frutta. Di certo il cibo non scarseggia…

(Giovanni Caracciolo)





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