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CHE COLPI! Arrivano Manzo e Stendardo Il mercato del Savoia si chiude coi botti. Simonetti: “Adesso sono soddisfatto”. Monta il caso ‘Tessera del Tifoso’ per la gara di Gubbio

CHE COLPI! Arrivano Manzo e Stendardo

29-07-2013 – Il Savoia, nel giorno della partenza per il ritiro di Fara San Martino, piazza due colpi da novanta: Luigi Manzo e Mariano Stendardo (nella foto con il diesse Simonetti ed il presidente Luce) vestiranno la casacca biancoscudata. “Adesso posso ritenermi soddisfatto”, ha commentato subito dopo l’accordo con l’ex Treviso, il diesse Antonio Simonetti, visibilmente entusiasta per aver allestito una rosa di altissimo livello. Per Feola la ‘macchina da guerra’ è pronta, ora tocca al giovane tecnico vincere le tante battaglie.

TOUR DE FORCE – Questo pomeriggio è stato un vero e proprio tour de force per i dirigenti oplontini. Prima la firma di Luigi Manzo, poi verso le 17.00, l’accordo con Stendardo. Negli uffici del Giraud, Simonetti e Luce hanno strappato il ‘si’ del forte difensore, ultimo grande colpo di un mercato faraonico. Adesso, anche il reparto arretrato è completo. I bianchi hanno allestito una squadra con una spina dorsale di assoluta esperienza. Stendardo-Manzo per la difesa; Ruscio-De Liguori a centrocampo, poi la ‘contraerei’ nel settore avanzato con Meloni, Tiscione, Scarpa, Del Sorbo e Bizzarro.

CONOSCIAMO MANZO – 12 campionati di D, 354 presenze. Basterebbe questo per capire la grande esperienza che il ventottenne difensore centrale, nato ad Angri, può vantare in quarta serie. Per lui si tratta della settima squadra campana dopo i campionati con Angri (5), Pomigliano (1), Sangiuseppese (1), Sant’Antonio Abate (1), Sapri (1) e Gelbison (1), sua ultima esperienza. Una vera e propria sicurezza per la retroguardia oplontina che ha strappato il giocatore alla concorrenza di numerose contendenti, su tutte l’Hinterreggio appena retrocessa in D. Tra le sue altre esperienze ricordiamo Campobasso, Matera, Valle Grecanica e Fortis Trani.

“Ho voluto indossare questa maglia. C’erano Cosenza ed Hinterreggio che mi stavano corteggiando da giorni ma vestire la casacca del Savoia rappresenta il massimo. Non vedo l’ora di cominciare quest’avventura. Mi aspetto tante soddisfazioni perché qui c’è una società ed una tifoseria da serie superiore”.

Queste le prime parole di Manzo riportate nella nota ufficiale diramata dalla società.

CONOSCIAMO STENDARDO – Giocatore di grande esperienza tra C1 e B, fratello del più noto Guglielmo, per Mariano, reduce da una stagione culminata con la retrocessione del Treviso in Seconda Divisione, si tratta della prima esperienza in carriera in D. Nel suo palmares ci sono sei stagioni in B con Napoli, Perugia, Messina, Grosseto e Salernitana in cui ha totalizzato 103 presenze e 4 reti.  Cinque i campionati di C1 con Taranto, Cremonese, Pisa, Ternana e Treviso, contraddistinti da 68 presenze e 6 reti. Una stagione in C2 a Bellaria (33 presenze e 5 reti). Nessuna presenza in A, nonostante in tre diverse stagioni sia stato tesserato con compagini della massima serie: Lecce, Atalanta e Genoa.

TRASFERTA GUBBIO – In una giornata di grande entusiasmo e passione, purtroppo, una notizia ha offuscato l’orizzonte. Dalla Questura di Perugia è stata richiesta la  ‘Tessera del Tifoso’ per la trasferta di Gubbio. La società oplontina è già al lavoro per individuare la soluzione anche perché in D non vige il programma previsto per i professionisti, quindi i supporters oplontini non sono dotati di alcuna tessera. A quanto pare, questo pomeriggio, il presidente Luce ha contattato il sindaco Starita per la risoluzione di questo spiacevole inconveniente.

“Mi auguro che il buon senso prevalga – evidenzia il patron del Savoia – ho chiesto al sindaco di contattare il primo cittadino di Gubbio per trovare un accordo che permetta ai nostri tifosi di vivere una grande giornata di sport. Dal canto nostro, siamo anche disponibili a vendere i biglietti a Torre, magari facendoci consegnare la copia dei documenti dei singoli tifosi per creare una sorta di identificazione. Di più non possiamo fare anche perché le autorità di pubblica sicurezza hanno l’ultima parola in tal senso”.

 

(Redazione)





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