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MELONI AL GIRAUD. “Questo stadio mette i brividi” Le foto del bomber del Savoia che sbarca dalla Sardegna e raggiunge Torre nel pomeriggio. Le sue prime dichiarazioni e il saluto ai tifosi

MELONI AL GIRAUD. “Questo stadio mette i brividi”

18-07-2013 – Ore 19.40. Giuseppe Meloni arriva al Giraud. Il bomber, partito questa mattina dalla Sardegna ed arrivato intorno alle 17 al porto di Civitavecchia, è giunto in città nel tardo pomeriggio. Prima di andare in albergo, passaggio ‘obbligato’ allo stadio che tra meno di due mesi diverrà una bolgia biancoscudata, pronta ad esplodere ad ogni suo gol. Ad attenderlo per la società il vice presidente Gianluca Marciano, il socio Mario Luce e il responsabile della comunicazione, Rodolfo Nastro.

LA VISITA – Ad accompagnarlo all’interno della struttura è Marciano che, con orgoglio, gli mostra l’impianto. Il primo sguardo è allo spogliatoio dei bianchi, poi un passaggio in palestra. Ma la curiosità del top player è quella di scendere sul terreno di gioco. Presto fatto. Arriva anche un pallone e per Meloni sono i primi palleggi sul manto in sintetico del Giraud (nella foto).

PRIME EMOZIONI – L’esperienza non gli manca, ha appena vinto un campionato in D, eppure uscire dal sottopassaggio dello stadio ed ammirare terreno di gioco e spalti porta emozioni. Meloni non ha problemi a confessarcelo.

“E’ davvero bellissimo. Avevo visto lo stadio solo su internet. Oggi lo testo dal vivo e vi assicuro che mette i brividi. Se solo penso che tra qualche mese potrebbe essere tutto pieno, non voglio immaginare quali sensazioni proverò in quel momento. Non oso immaginare la bolgia di pubblico se dopo quattro, cinque, giornate saremo già primi”.

PIAZZA UNICA – Meloni si trattiene una decina di minuti in campo, racconta la sua stagione con la Torres, gli allenamenti, i ritiri, il tutto all’insegna dell’improvvisazione.

Qui capisce subito che l’organizzazione è alla base di tutto.

“Mi sto rendendo velocemente conto di essere venuto in una piazza unica. L’ho capito quando il sito SOLOSAVOIA.IT ha anticipato il mio acquisto. In quel momento il mio profilo su facebook è stato invaso da richieste di amicizia dei tifosi e da tanti attestati di stima. Vi confesso che non ci ero abituato. Questa è Torre, questo è il Savoia. Va benissimo così!”.

IL PROGETTO – Lasciare la sua Sardegna non è stato facile. A Sassari era un vero e proprio idolo. Eppure alla fine un elemento ha prevalso su tutto.

Meloni ce lo spiega.

“Il progetto del presidente Luce. Questa è una società che vuole fare le cose in grande ma in maniera oculata. La D a Torre Annunziata vale moltissimo. Meglio di una Prima Divisione nella quale non essendoci retrocessioni, ci sarà un livello mediocre con poche squadre che tenteranno di andare in B ed il resto a vivacchiare. In Seconda Divisione sarà una lotta acerrima per non finire nelle ultime nove squadre condannate alla retrocessione. In questo vero e proprio clima di confusione, una D fatta bene potrà portare grandi soddisfazioni. E sono convinto che questa è la piazza giusta per farlo”.

MODELLO INZAGHI – Meloni racconta le sue caratteristiche.

“Gioco sul filo del fuorigioco, cerco la profondità. Non mi piace essere statico, spesso cerco il pallone per proporre azioni offensive. Sono istintivo, mi piace segnare di testa”.

A chi si ispira?

“Il mio modello è stato sempre Pippo Inzaghi, non tanto per il modo di giocare ma per quello di esultare. Lui era il classico giocatore che anche sul 6-0, in caso di gol, festeggiava la segnatura con tanto ardore, come fosse il gol partita. Questa sua concentrazione e volontà di non lasciare nulla sul campo le ho sempre apprezzate”.

IL GIRONE – Meloni ha chiuso la stagione fregiandosi del titolo di capocannoniere del girone ‘G’ con 22 reti, determinanti nella vittoria del campionato della Torres.

Ironia della sorte potrebbe ritrovarsi nello stesso girone, pronto a regalare il bis, stavolta al Savoia.

“Speriamo. Sarebbe bello così potrei tornare anche in Sardegna a giocare. Respirerei l’aria di casa e questo mi gasserebbe ulteriormente”.

IL SALUTO AI TIFOSI – Non appena Meloni conclude la sua prima visita al Giraud ed esce dal ventre dello stadio, i tifosi sono ad attenderlo. Cori e strette di mano, primo bagno di folla per la sua nuova gente.

“E’ tutto bello, unico. Spero di regalare tante soddisfazioni e gol determinanti per portare il Savoia sempre più in alto”.

MERCATO – Nel tardo pomeriggio il patron Luce ha tenuto un lungo breefing di mercato per approntare le ultime strategie in vista degli obiettivi finali. Tramontato Cruciani che alla mezzanotte di ieri non ha sciolto la riserva, la società ha puntato un altro grande nome ancora top secret. Di certo sarà un calciatore di esperienza. Probabilmente domani potrebbe esserci la fumata bianca.

CONVENZIONE GIRAUD – A pochi chilometri dal Giraud si è tenuta una riunione tra i più alti livelli dell’Amministrazione comunale e del Savoia. Ordine del giorno: la convenzione per lo stadio. Le parti stanno proseguendo in un clima di reciproca armonia e collaborazione. Entro la prossima settimana potrebbe essere chiuso l’accordo. Ampia anche la convergenza sui lavori allo stadio che procedono in maniera spedita e puntuale.

(Giovanni Caracciolo)





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