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LA CERTEZZA. Feola: “Saremo la squadra da battere” Il tecnico dei bianchi si confessa. La grinta di Conte e l’organizzazione di Giampaolo costituiscono il suo credo calcistico

LA CERTEZZA. Feola: “Saremo la squadra da battere”

06-07-2013 – Vincenzo Feola si presenta e lo fa in un afoso sabato di inizio luglio. Siamo al Giraud con lui. E’ arrivato da poco con il preparatore atletico Armando Fucci e il suo secondo Pasquale Suppa (un mese a Torre nell’estate del primo fallimento con Pane) per un sopralluogo agli spogliatoi ed al terreno di gioco. Sembra un giorno come tutti gli altri, si lavora. C’è il vice presidente Gianluca Marciano che sta coordinando la squadra di lavoro per risistemare il Giraud. Nello spazio antistante l’ingresso ci sono i furgoncini della Derichebourg Multiservizi SpA, la società di cui patron Luce è amministratore, che sta rifacendo il look al Giraud in tempi da record. C’è anche l’arbitro Marco Guida che sta scambiando qualche amichevole parola con i tecnici. Tocca a noi, Feola è pronto. Il clima è disteso, l’allenatore è sorridente. Ci accomodiamo con lui seduti in panchina (nella foto) in un Giraud, per ora vuoto ma che tra poco meno di due mesi diventerà una bolgia biancoscudata.

CHI E’ FEOLA – Mister, l’abbiamo conosciuta da calciatore.

Ci racconti chi è il Feola allenatore.

“A me piace il bel gioco. Non mi ispiro a qualche allenatore in particolare ma ammiro la grinta di Antonio Conte e l’organizzazione di Marco Giampaolo. Ecco, forse questi sono i miei punti di riferimento che tengo ben presente nella costruzione delle mie squadre e nel modulo che adotto. Di certo schiererò una difesa a 4 con ampio utilizzo degli under, per il resto sarà una squadra camaleontica pronta a sorprendere, dal centrocampo in su, ogni avversario. Faremo un gioco propositivo sempre alla ricerca dei tre punti”.

Feola arriva da un’importante esperienza a Caserta, poi è stato chiamato a dirigere, nella parte finale della scorsa stagione, il Gladiator. Adesso è qui. Ma quanto hanno contato le precedenti panchine nella sua maturazione?

“Sono state molto importanti. Caserta e Santa Maria sono grandi piazze. Specialmente con la Casertana ho potuto sentire il blasone di una compagine storica e questo in parte mi avvantaggia in questa mia nuova, intrigante, avventura”.

FEOLA E IL MERCATO – Da qualche giorno abbiamo lanciato il sondaggio per chiedere ai tifosi cosa pensano del mercato.

Lei che giudizio dà alla campagna acquisiti?

“Sono molto soddisfatto. Io ed il direttore Simonetti lavoriamo in grande sintonia. A volte litighiamo (sorride, ndr) come succede tra persone che si stimano e per questo si confrontano, ma alla fine ci troviamo d’accordo su come operare”.

FEOLA E I TORRESI – Durante la conferenza stampa il mister si è espresso nei confronti dei calciatori torresi del gruppo.

L’allenatore è consapevole del ‘fardello’ che un giocatore locale ha nell’indossare la maglia della propria città. Se poi questa è quella del Savoia, figuriamoci.

“Il torrese ha una responsabilità maggiore rispetto agli altri. Rappresenta la città, vive il Savoia 24 ore su 24. Conquistare qualcosa di importante qui sarebbe una gioia doppia. Resta il fatto che non mi esprimerò mai sul singolo giocatore ma valuterò sempre la prestazione del gruppo”.

FEOLA E LUCE – Il presidente è stato chiaro. Sta costruendo una ‘macchina da guerra’ e vuole vincere il campionato.

L’ambizione è forte. Lei cosa ne pensa?

“Spero di accontentare Luce. Non ci nascondiamo: saremo la squadra da battere. La società sta sostenendo enormi sacrifici per mettermi a disposizione una rosa di altissimo livello. I presupposti per vincere ci sono tutti, io ci credo”.

UNA PANCHINA CHE CONTA – Torre ha una grande tradizione di tecnici.

La panchina del Savoia non è come tutte le altre. Può costituire un trampolino di lancio nelle serie superiori. Gigi De Canio ne è l’esempio. Anche lui era giunto qui da semi sconosciuto tecnico del Pisticci e in due anni riuscì a conquistare la storica promozione in C1 nel 1995. Poi tante soddisfazioni. Lei?

“Sarebbe un sogno ripercorrere le orme di De Canio. Per ora penso solo a vincere col Savoia. Metterò tutto me stesso in questa avventura. Il campo valuterà il mio lavoro. Ci tengo a far felice me stesso, la società e la tifoseria”.

LUTTO SIMONETTILa redazione di SoloSavoia.it si stringe al dolore che ha colpito il ds Simonetti per l’improvvisa perdita del cognato.

(Giovanni Caracciolo)





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