28-06-2013 – Si respira davvero una nuova aria intorno al Savoia. La fiducia, il sostegno e l’entusiasmo di un’intera città sono per Lazzaro Luce, l’uomo che ha restituito speranza alla piazza, la giusta carica per tentare l’assalto al calcio che conta. Elemento chiave verso questa progressiva ed inesorabile ascesa, lo stadio Giraud ed i rinnovati rapporti con l’Amministrazione comunale. Nella sua lunga intervista concessa a SOLOSAVOIA.IT, il futuro presidente dei bianchi (la sua nomina sarà ufficializzata in un’apposita conferenza stampa che si terrà martedì prossimo al Lido Azzurro) ha catechizzato il primo cittadino a stare vicino al nuovo progetto Savoia. E Starita?
STARITA RISPONDE PRESENTE – Il sindaco ha letto con attenzione le parole di Luce ed ammette.
“Il nuovo patron del Savoia vi ha riportato perfettamente il senso del nostro incontro. Ammetto di aver avuto un’ottima impressione di Luce che sin dal primo momento ha dimostrato grande rispetto per i ruoli. Ho apprezzato la sua visita di cortesia di qualche settimana fa ed ho avuto conferma delle prime sensazioni nella riunione a Palazzo Criscuolo”.
DA SPONSOR A SOCIO – Sono due i punti focali del Luce pensiero.
Il primo riguarda la volontà del presidente di stampare sulle maglie dei bianchi il logo ‘CITTA’ DI TORRE ANNUNZIATA’. Ecco cosa ne pensa Starita.
“Luce ha evidenziato grande sensibilità nell’esprimere questo suo sentiment. Gli ho risposto che, a prescindere dalla scritta sulla maglia, potremo consolidare i nostri rapporti affiancando sempre più spesso il logo del Comune al vessillo biancoscudato, in un rinnovato ed auspicato spirito di collaborazione che ci possa vedere presenti alle vicissitudini del Savoia”.
L’altra grande proposta lanciata da Luce ha riguardato la richiesta rivolta dal patron di riservare una quota di partecipazione societaria al Comune.
“Luce è una persona con tante interessanti idee che, però, non possono trovare immediata esecuzione. E’ ovvio che bisogna cercare una sintesi tra la burocrazia e le regole di un Ente Pubblico ed il forte senso di pragmatismo di un imprenditore”.
Starita chiarisce il punto.
“A seguito della spending review (la revisione della spesa pubblica introdotto dal Governo Monti ndr) ogni Ente locale deve rispettare dei parametri definiti per le spese da effettuare. In questo ambito il Comune ha la possibilità di detenere un determinato numero di partecipazioni societarie con finalità di pubblico interesse. Faccio l’esempio della Multiservizi. Orbene bisognerà studiare con attenzione una soluzione alle richieste di Luce perché il Savoia rappresenta, comunque, una realtà sportiva in grado di avere conseguenze nel sociale, pertanto vanno valutate tutte le implicazioni di un nostro eventuale intervento nel capitale della società”.
GIRAUD, LA CASA DEL SAVOIA – Altro momento importante dell’incontro tenutosi a Palazzo Criscuolo ha riguardato il Giraud.
Anche sull’utilizzo dell’impianto Starita è ottimista.
“Troveremo sicuramente un’intesa. A differenze di altri suoi predecessori che hanno tante, troppe volte, portato avanti pretestuose battaglie contro l’Amministrazione, Luce ha evidenziato una grande capacità di dialogo e una forte volontà di raggiungere un’intesa. Questi sono elementi fondamentali che mi fanno spingere nel dire che si è aperta una nuova stagione nei rapporti tra Savoia e Comune”.
IL SALUTO DI STARITA – Il sindaco, a conclusione dell’incontro della scorsa settimana, ha ‘promesso’ a Luce che sarebbe stato presente alla prima conferenza stampa indetta dalla società.
“Lo confermo. Martedì prossimo, con estremo piacere, interverrò con un messaggio di benvenuto alla società, convinto che il progetto della nuova dirigenza avrà successo per la gioia della tifoseria e di tutta la cittadinanza”.
IN RICORDO DI FABIO – Il prossimo 13 luglio allo stadio Giraud, con inizio alle ore 18.00, si terrà un incontro amichevole in ricordo del tifoso Fabio Montuori scomparso prematuramente la scorso anno. A volerla gli ultras oplontini che giocheranno contro una rappresentativa di ex giocatori del Savoia. La cittadinanza è invitata in gran numero.
(Giovanni Caracciolo)