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LA SCHEDA. Conosciamo mister Feola Tanta serie C da calciatore, alti e bassi da allenatore. Il neo tecnico predilige un calcio offensivo. E’ la scelta giusta per la scalata alla Lega Pro? Votate

LA SCHEDA. Conosciamo mister Feola

11-06-2013 – Perfidamente, potremmo dire che di Vincenzo Feola (nella foto) giocatore serbiamo un ottimo ricordo. Faceva parte, in qualità di difensore di fascia, di quella Juve Stabia seccamente sconfitta nella finale play-off di Avellino che regalò ai bianchi di Osvaldo Jaconi la serie B. E per il neo allenatore del Savoia (l’ufficialità a giorni) una delle più grandi amarezze della sua carriera di atleta.

IL CURRICULUM DA CALCIATORE… – Un curriculum fatto di tanta serie C quello di Feola, che in molte occasioni ha saputo imporre le sue qualità tanto da meritare la riconferma per più stagioni nello stesso club. Da calciatore quattro anni con il  Chieti, tre con la Casertana, altrettanti con il Sant’Anastasia, addirittura cinque con la Juve Stabia. Altre tappe importanti per il possente sommese sono state il Sorrento ed il Casarano. Chiude il suo andirivieni sulle fasce a Bojano in serie D, dove in pratica comincia in maniera un po’ curiosa il suo cursus di tecnico. E’ la stagione 2004-’05, dopo appena una giornata mister Farina viene esonerato dal vulcanico presidente Giancola che pensa a Feola nel doppio ruolo di giocatore e guida tecnica. Basta il sonoro 3-0 subìto al campo Italia di Sorrento perchè  il patron biancorosso torni sui suoi passi per ingaggiare Danilo Salvatori che,  per inciso,  dura quattro turni prima di cedere il timone a Sergio La Cava. Un tourbillon che non piace a Feola che proprio in quel caos, a trentotto anni, decide che la panca, a dispetto del traumatico debutto, è il suo futuro.

…E DA TECNICO – Ed eccolo nel torneo 2004/2005 con il Cicciano (Eccellenza), a rilevare la squadra all’ultimo posto in graduatoria per chiudere a centro classifica a fine torneo. La buona perfomance non basta a permettergli di guidare un club sin dall’avvio di stagione per cui gli tocca ancora subentrare, stavolta a Cavaliere, sulla panchina del Gladiator (Promozione 2005-‘06), dove si rende autore di una superlativa rimonta fatta di diciannove vittorie e un pareggio che lo porta a vincere il campionato. Confermato nel 2006-’07 non riesce a ripetere l’esaltante annata precedente e finisce anzitempo la sua esperienza per poi tornare a guidare i nerazzurri nei play-off 2007-’08 dove però viene eliminato al primo turno. Nel 2008-’09 approda a Caserta, ancora in Eccellenza, e porta i falchetti in serie D a capo di un campionato concluso con 70 punti all’attivo e undici lunghezze di differenza sui più diretti rivali dell’Alba Sannio. Confermato nella stagione successiva, ottiene un onorevole sesto posto a soli due punti dai play-off. Si “riposa” sino a gennaio del 2011 quando lo chiama la Capriatese per sostituire Cimmino. Feola conduce il club casertano al settimo posto conquistando 23 punti in 15 partite. La bella prova offerta al timone della squadra biancorossa gli vale le rinnovate attenzioni della Casertana che lo richiama per la stagione 2011-‘12. Venti punti in dodici partite non convincono la dirigenza dei falchetti che decide di affidare la guida tecnica a Giovanni Ferraro. Torna in pista con il Gladiator a campionato in corso andando a  sostituire Squillante: secondo posto e play-off con il Foggia persi ai tempi supplementari.

IL SAVOIA CHE HA IN MENTE – Interpellato sul suo futuro torrese, il tecnico di Somma Vesuviana non si sbottona più di tanto anche se tiene a sottolineare che “…sebbene sia ancora presto per fare delle giuste valutazioni, potendo attingere dalla rosa oplontina direi che ad un giocatore importante come Guarro non si può rinunciare a cuor leggero. Occorre trovargli la giusta collocazione perché possa rendere al meglio delle sue grandi qualità. Personalmente, mi piace giocare con quattro attaccanti in un 4-2-3-1 o un 4-2-4, moduli tanto offensivi quanto spettacolari. Per quanto riguarda i giovani, conosco bene anche Padulano ma, in genere, ritengo che avere in organico più under ci aiuta in quanto, fatte le dovute eccezioni, proprio per l’età e la scarsa esperienza, non sempre una buona prestazione viene confermata.”      

IL SONDAGGIOPrendendo ‘spunto’ dalla scelta operata dal presidente Luce e dal diesse Simonetti di affidare la scottante panchina del Savoia all’ex stabese Feola, abbiamo deciso di chiudere il precedente sondaggio per lanciarne uno nuovo ‘dedicato’ proprio al neo allenatore. Partiamo dal risultato scontato dell’ultimo voto popolare. Avevamo chiesto ai tifosi chi preferissero tra Lazzaro Luce e Sergio Contino, nei caldissimi giorni della querelle societaria. Un vero plebiscito per il neo patron che ha fatto incetta di gradimenti, battendo al ‘primo turno’ il diretto avversario quasi come si fosse in una contesa politica. Sui 546 voti complessivi, ben 416, pari al 76,2%, sono andati a favore di Luce, i restanti 130 (23,8%) per Contino.

Passiamo adesso alla nuova tornata ‘elettorale’. Chiediamo ai nostri affezionati e sempre più numerosi lettori:

FEOLA ALLA GUIDA DEI BIANCHI. E’ LA SCELTA GIUSTA?

  • SI
  • NO
  • NON SO

(Matteo Potenzieri)





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